• <adesso sarà libero di spiegare le sue ali> •
Sul display compari il nome della persona che mi stava chiamando
era Gabriel...Non aspettai che il telefono facesse un altro squillo, risposi ad una velocità record mentre Eren si tirava su a sedere un po imbronciato ma allo stesso tempo un velo di preoccupazione sul suo viso si paleso
pronto?
ciao T/n
La sua voce era mogia, brutto segno,iniziai seriamente a preoccuparmi.
senti la farò breve, papà è caduto
dalle scale per via di un emorragia
ad una vena del cervello, l'ha rotta e ha sbattuto la testa ora è in sala operatoria per
favore corri qui molto probabilmente non
supererà la notteChiuse la chiamata e un groppo alla gola mi fece perdere la capacità di parola, non risposi alle domande di Eren del perché avessi fretta di trovare i vestiti sparsi per la macchina.
Mi fiondai sul sedile anteriore e rimettevo le scarpe,accesi il motore mentre il ragazzo mi segui andando a posizionarsi sul sedile del viaggiatore
< Madonna T/n vuoi dirmi che sta succedendo?> mi chiese agitato mentre si allacciava la cintura
< papà è in sala operatoria> uscì dal parcheggio e schiacciai l'accelerazione, non avrei mai più corso così velocemente in macchina come in quella sera, avevo paura di andarmi a schiantare ma poco importava papà stava morendo e io non ero lì con lui.Arrivammo all'ospedale e chiesi ad Eren di trovare un posto macchina mentre io entravo nella struttura
< buonasera, sono la figlia di Gary Hill > e feci vedere un documento
< 3° piano > mi disse la ragazza al di là del vetro non alzando gli occhi dalla lima per unghie che stava usando per sistemarle mentre masticava in modo fastidioso una gomma.Corsi verso l'ascensore ma guarda un po le sfighe della vita tutti erano occupati, cercai in modo ossessivo le scale e appena le trovai corsi nella loro direzione e poi in alto sempre più su, cercando in tutti modi di raggiungere la vetta, il rumore delle mie suole che sbattevano sul marmo si propago per la tribuna mentre i minuti passavano intercettabilmente
...ogni secondo ero sempre più vicina alla cruda realtà.
Spalancai la porta e di fronte a me la sala d'aspetto, come mio fratello seduto sul divanetto con le mani nei capelli e sul punto di un esaurimento nervoso.
< Gabriel!> lo chiamai e lui alzò la testa, mi sguardo dalla testa ai piedi e poi batte la mano sul cuscino della seduta invitandomi a mettermi vicino a lui
< vedo che sei vestita bene > ghinio un pochetto cercando di nascondere la sua palese tristezza
< ero ad un appuntamento con Eren >
< capisco...>
< mi spiace avervi interrotto > si scuso< ma cosa dici Gabriel era un nostro diritto saperlo > il castano arrivo dal corridoio, lui non aveva trovato gli ascensori pieni.
Strinse la mano a mio fratello e lo sostenne con dolci parole.
Udendo quelle frasi Gabriel si addolci lo si vedeva dall'espressione del suo volto
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Non fa per te /Erenxreader/
Fanfiction{ COMPLETATA } La famosa band, conosciuta in tutta la città come i the titan boys, cerca qualche nuovo membro per il gruppo. Ma Eren, il chitarrista, ha le idee molto chiare Quale sarà la sua scelta? ~scene esplicite ~ ~scene di alcol e violenza~ ...