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• serata tra amici•

Erano passate due settimane dalla festa e l'esame di solfeggio era alle porte.


< hei hei Armonia cosa c'è che ti turba? > mi chiese Connie
< è in ansia per l'esame > rispose al posto mio Eren
< non è vero non sono in ansia>
< ieri sera l'hai passata a solfeggiare un solo esercizio > mi guardo con una faccia da " cosa dicevi?"
< senti e se mi chiede quello, e se non va bene, e se vengo rimandata e s-> due braccia mi cinsero alle spalle
< Armonia andrà bene, sei una delle migliori, anche Connie con il tuo aiuto è riuscito a triplicare i suoi voti > il pelato annuì energicamente
< d'accordo grazie J > mi girai e lo abbracciai
< prego Armonia a questo servono gli amici>

< RAGAZZI!>
< ma che cazzo di urli Connie!> si lamentò Eren
< ho una visione con delle immagini >
< che? >
< sta avendo un'idea> affermai io
< stasera dato che domani non andiamo all'uni maratona di film>
< siiiiiiiii maratona di Harry Potter>
< Per favore T/n tutto ma non quello> mi disse Jean
< perché no?> misi su un musino e quello per non incontrare il mio viso quindi cedere si giro di lato.
< facciamo così, stasera films horror, la prossima volta Harry Potter > propose Eren
< okkk> sbuffai
< Armonia sei proprio una bambina > eclamo Connie pizzicandomi con forza le guance

< che si ordina?> chiesi
< MESSICANO> aveva proposto Jean
< SUSHI SUSHI SUSHI > Connie stava saltando in giro per la casa.

Eren non disse nulla, in questi ultimi giorni cambio radicalmente; da ragazzo solare e energico si trasformò in un svogliato e noioso essere quasi inesistente.
Questa cosa mi ferì molto, volevo aiutarlo ma ogni cosa che dicessi o facessi peggioravo la situazione.
Secondo i suoi amici non era era anomala la sutazuone; il castano aveva questi momenti di depressione e riflessione su se stesso,ma a me la cosa non sembrava molto normale.

< io direi di ordinare una pizza e via andare> parlo infine girandosi verso la nostra direzione e lasciando che il braccio penzolasse sulla spalliera della seduta.
< oki > presi il telefono e ordinai una diavola per tutti.
< ora altro problema, che si guarda?> continuai a esporre le mie domande
< ihihihihihi ho qualcosa in mente > disse faccia da cavallo strofinadosi le mani una contro l'altra con un ghinio sul volto
< sai J sei inquietante> punzecchio Eren in modo apatico il rivale
< e tu un depresso dannato > di risposta il castano alzò le sopracciglia e roteo gli occhi.

< vediamo The Conjuring- il caso Enfield> fini J
< si così stanotte T/n non dorme> disse Connie
< ma->
< tranquilla tesoro ti proteggerò io> e dicendo questo J mi trascino verso la sua direzione per un altro abbraccio.
Mi sentivo pizzicare la nuca come se uno sguardo penetrante mi fosse stato lanciato alle spalle da qualcuno.

Mi liberai dalla presa di Jean e andai a cercare le coperte nei cassetti del tavolino al centro dei divani facendomi autare da Eren mentre gli altri due apparecchiavano la tavola.

Suonarono al campanello, mi precipitai a prendere le pizze dal fattorino, pagai e appogiai i cartoni sulla tavola già apparecchiata.
Presi il tagliapizza e divisi in 8 fette precise le diavole.

Calo un silenzio tombale tra il tavolo.
A volte capitava perché i tre ragazzi, essendo ragazzi non potevano parlare delle cose loro dato che ero del genere opposto e io di rimando non mi esprimevo.
Decisi di scrivere ad Armin un consiglio

you
ARMYYYYYYYYY

aiuto

Armin🌊🐚
dimmi tutto

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