11.

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Il giorno dopo mi svegliai presto, volevo assolutamente allenarmi e dimostrare alla celentano che potevo portarmi a casa quel pezzo.
Non potevo arrendermi alla prima difficoltà, non gliel'avrei data vinta. Arrivai molto prima dei coach ma iniziai comunque ad allenarmi e non uscì da quella stanza prima di sera. Tornai in casetta quando ormai si stava per fare buio ero stanca morta ma ero soddisfatta ero sicura di aver migliorato molto il pezzo.
"Ehi ma che fine avevi fatto" mi corse incontro serena non appena avevo varcato la soglia della casetta
"Ero a lezione" dissi semplicemente
"Per tutto il giorno? " mi chiese Alex
"Sapete quando non mi viene bene qualcosa mi fisso su quella e non riesco a smettere di provarla e riprovarla finché non mi viene bene" cercai di giustificarmi.
Andai poi in camera cercando di riordinare un po le mie cose ero stata a lezione tutto il giorno e non ne avevo avuto il tempo.
"Luca ha preparato la cena ti unisci a noi?" chiese Christian entrando in camera
"No grazie, sono stanca morta penso che andrò subito a dormire"
"Sei stata tutto il girono in sala?"
"Si" non capivo dove volesse arrivare
"Hai mangiato almeno qualcosa oggi?"
"Non ti preoccupare Christian, so badare a me stessa"
"Lo prendo per un no quindi" disse lui portano le braccia al petto
"Non sono una bambina, non ti devi preoccupare per me" dissi infastidita da questa sua insistenza
"Volevo essere solo gentile ma vedo che non sei dell umore oggi" disse uscendo dalla stanza. Ma che voleva da me quel ragazzo, pensai tra me e me, perché si preoccupa tanto. Probabilmente la cosa che mi infastidiva di più era il fatto che in meno di 5 minuti avesse capito tutto, non avevo idea di come facesse, ma era già arrivato al succo della questione.
Il giorno dopo mi alzai presto questa volta non era solo per andare a lezione ma volevo anche evitare le domande degli altri. Arrivai in cucina e trovai Mattia e Christian che facevano colazione
"Tu non fai colazione?" mi chiese mattia quando orami avevo già afferrato la maniglia della porta
"No altrimenti arriverò tardi" mi limitatai a dire, Christian non mi guardò nemmeno probabilmente era ancora arrabbiato per ieri sera. Mi limitai a salutare e mi diressi verso la scuola.
Entrai in sala e salutai Giulia "Sei pronta?" mi disse mi limitai ad annuire e cominciammo la lezione
"Bene Beatrice per ora direi che può bastare" mi disse dopo un paio d'ore di lezioni.
"Vai a riposarti, la produzione mi ha detto che ti sei allenata tanto ieri"
"Vedono proprio tutto loro eh?"
"Ci sono telecamere in ogni stanza, e poi ci dicono solo le cose essenziali lo fanno anche per il vostro bene.."
"Ti stai impegnando tanto" continua a dire
"Voglio solo dimostrare di meritarmi questo posto"
"OK ma non esagerare" mi disse alzandosi, mi alzai anche io per salutarla ma poco dopo ricadi a terra
"Stai bene?"
"Sisi tranquilla mi gira solo un po' la testa"
"Vuoi che chiami qualche tu compagno che magari può riaccompagnarti in casetta?"
"No non ti preoccupare ora passa" cercai di tranquillizzarla non volevo che allarmasse qualcuno di loro, alla fine si limito ad annuire e dirmi però di riguardarmi poi mi salutò ed uscì. Poco dopo senti la porta aprirsi in principio pensavo fosse ancora Giulia ma poi mi girai e vidi una persona che proprio non mi aspettavo
"Che ci fai qui?"
"Ho portato il pranzo"
"Christian...."
"Non accetto un no come risposta" mi interruppe subito lui sedendosi poi affianco a me
"Mangiamo?" mi disse porgendomi una ciotola con della pasta mentre lui si prese l altra. Mangiammo in completo silenzio mandandoci degli sguardi di tanto in tanto, nel mentre mi chiedevo cosa ci facesse qui, stamattina sembrava arrabbiato non credevo che mi avrebbe rivolto parola.
"Mi spieghi che succede?"
Rimango in silenzio
"E non dirmi nulla che da un giorno all altro hai smesso improvvisamente di mangiare e hai raddoppiato le lezioni"
E solo in quel momento realizzai cosa stavo facendo, non mi ero nemmeno resa conto del cambiamento radicale che avevo fatto in poco più di 24 ore, di quanto le parole di una sola persona mi avevano stravolta e influenzata. Sospirai e presi a raccontargli per filo e per segno le parole della Celentano di alcuni giorni prima.
"È per questo?"
Annui "Sono stata una stupida me ne sto rendendo conto solo ora"
"No non ti devi colpevolizzare ora, l importante però è che tu abbia capito che comportarti così ti farà solo del male" annui. Non era la prima volte che mi comportavo così, ogni volta che avevo un problema serio o una grande preoccupazione o avevo subito una delusione  mettevo me stessa in secondo piano, e capitava che smettessi di mangiare o di riposarmi finche non avevo raggiunto il mio obbiettivo. Questa volta il mio scopo era far ricredere la celentano e per farlo stavo mettendo al secondo posto la mia stessa salute.
"Perché ti preoccupi per me?" chiesi di punto in bianco, non ero abituata ad avere qualcuno che si interessava alla mia salute a parte Filippo.
"In realtà non so darti una risposta precisa, ma ho una cara persona che ha avuto lo stesso problema e quando ho visto che non mangiavi più con noi ho capito che c'era qualcosa che non andava. A lei è andata peggio e non volevo che ti accadesse la stessa cosa" avrei voluto chiedergli chi fosse e ora come stava ma vedevo che faticava a parlarne e allora non insistetti.
"In realtà non sono l unico ad essersi accorto che c'era qualcosa che non andava anche gli altri sono preoccupati" disse poi. Sospirai
"Scusa per ieri" dissi ricordandogli la conversazione della sera precedente
"Per quello sono ancora arrabbiato" disse lui cercando di rimanere serio
"ah si?"
"Si dovrai impegnarti per riuscire a farti perdonare "

Omnia vincit amor //Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora