30.

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Finta la puntata ci dirigemmo tutti verso la casetta, ero felice e soddisfatta ero riuscita a ricevere dei complimenti portando in scena uno stile che non avevo mai fatto prima. Di fianco a me c'era Carola anche lei soddisfatta dalla puntata mentre serena ci aveva abbandonate per stare poco più avanti con Albe.
" Sei stata bravissima oggi" mi disse Carola
"Anche tu" le dissi non potevo vedere il suo sorriso visto che indossavamo le mascherine ma ero sicura che fosse felice.
Tornata in casetta la prima cosa che feci fu cercare Mattia, dovevo ringraziarlo se non fosse stato per lui, per tutta la pazienza avuta in settimana e per tutti i suoi consigli non sarei mai riuscita a portare a termine la coreografia. Non ci misi molto a trovarlo era nel salotto in piedi dietro al divano
"Matti" lo chiamai e solo quando mi avvicinai notai che con lui c'era anche Christian, non l avevo visto prima  per via della colonna al quale era appoggiato. Mi avvicinai e lo vidi abbassare lo sguardo, ma ormai avevo attirato l attenzione di mattia e non potevo andarmene senza dire nulla.
"volevo ringraziarti se non fosse stato per te non avrei ricevuto quei complimenti oggi" gli disse
"Ti correggo, se non ti fossi impegnata tanto non avresti ricevuto quei complimenti" mi disse lui e io lo abbracciai. Ci staccammo e notai che nel frattempo christian se ne era andato in cucina
"Mi dici che cos ha il tuo amico?" chiesi al ballerino che era rimasto al mio fianco
"Devi chiederlo a lui" disse cercando di sviare la risposta
"Tu lo sai" dissi incrociando le braccia al petto e mettendomi di fronte a lui per evitare che se ne andasse.
"Non ho detto questo" balbettó il biondo ma ormai lo avevo scoperto " e anche se fosse non sta a me dirtelo" disse
"Mattia dimmelo" insistetti
"Perché non vi comportate da persone intelligenti quali siete e non vi parlate?" chiese Mattia, sospirai, aveva ragione.
"Se fosse così facile"
"Vai e parlagli"
"Ora?" lo guardai perplessa e agitata allo stesso tempo
"Vai" disse spingendomi verso la cucina.
Feci un respiro profondo cercai di prendere coraggio e soprattutto la calma e mi diressi verso la cucina.
"Christian possiamo parlare?" gli chiesi una volta arrivata di fronte a lui.
"Non credo ci sia qualcosa di cui parlare" mi disse freddo
"Chri per favore" dissi, si voltò e finalmente mi guardó, lo stavo letteralmente supplicando una cosa che non avrei mai creduto di fare e se non avesse funzionato così non avrei saputo  che altro fare.
"ora non posso devo.. " disse cercando di inventarsi qualche scusa ma lo interuppi subito
"Adesso sono stanca" dissi alzando il tono della voce beccandomi uno sguardo sorpreso da parte del ragazzo che non apri bocca. Lo presi per il polso e lo trascinai.
"Che fai?" mi chiese lui
"Che ti vada o no non mi interessa ora dobbiamo parlare" dissi trascinadolo verso le camere, lo feci  perché avevo alzato notevolmente la voce attirando gli sguardi degli altri, e se già ero in difficoltà a parlagli figuriamoci se l avessi fatto in cucina davanti a tutti. La mia stanza era occupata e quindi alla fine andammo nella sua dove però trovai Dario.
"Dario per favore puoi usicre un attimo" chiesi, mi guardò confuso ma all ennesima mia supplica e vedendomi leggermente alterata annui ed uscì. Feci per chiudere la porta della stanza ma arrivó Simone
"Bea posso.."
"Non ora Simone ora sono impegnata" dissi senza nemmeno lasciargli finire la frase e chiudendogli la porta in faccia, mi sentivo in colpa a trattare le persone così ma questa situazione mi stava davvero esaspernado e dovevo mettergli fine.
Mi voltai verso di lui e notai un sorrisetto
"Ah adesso sorridi" dissi nervosamente beccandomi uno sguardo serio da parte del moro
"mi spieghi cos hai? è da giorni che mi eviti, è da giorni che non mi guardi nemmeno in faccia, mi spieghi cosa ti ho fatto?" chiesi cercando di mantenere la calma ma la mia voce risultò più alta del dovuto
"No..." iniziò lui
"Ti prego non dirmi che non è vero perché potrei davvero perdere la pazienza" dissi senza neanche lasciarlo parlare
"Non mi hai fatto nulla" disse con una voce talmente calma che mi sorprese
"Allora perché?"
"vuoi la verità?" chiese ed anche la sua voce inizió ad alzarsi "perché mi dava fastidio"
Lo fissai senza capire, aspettando che continuasse a parlare
"mi dava fastidio Simone, da quando è qui ci sta provando e tu non te ne rendi nemmeno conto"
"E per quello che te ne sei andato quella sera" dissi ad alta voce iniziando a collegare nella mia mente il perché se ne fosse andato improvvisamente mentre Simone mi faceva sentire i suoi pezzi.
"a parte che secondo me non ci stava provando, ma che centro io perché trattare di merda me che colpa ne ho io?" chiesi
"Vedi che non te ne rendi conto, prima ti fa sentire i suoi pezzi e lo fa solo con te, poi l altro giorno in cucina dai ti era letteralmente appiccicato addosso " disse ricordandomi tutti i vari momenti degli ultimi giorni
"Si ma perché devi trattarmi così, anche a me ha dato fastidio il modo in cui ale ti si è appiccicata addosso da quanto è entrata ma non ho tratta di merda te, al massimo non ho degnato di uno sguardo lei" dissi tutto d un fiato rendendomi conto troppo tardi di aver ammesso la mia gelosia a Christian
"Cosa?" disse infatti lui avvicinandosi
"Ti ha dato fastidio Ale ma perché?"
"Dai ti prego da quando è entrata non ha perso occasione per stare con te, per abbracciarti per stuzzicarti lei si che ci ha provato palesemente" dissi
Lo guardai negli occhi era un misto tra sorpreso e divertito quasi come se provasse soddisfazione da questa mia gelosia
"E sai perché io non ti ho detto nulla e perché mi sono sempre comportata come se nulla fosse?" chiesi ma non mi aspettavo alcuna risposta e continuai subito "perché io non sono niente, non sono nessuno per dirti con chi devi stare" dissi iniziando a sentire gli occhi lucidi, avrei voluto aggiungere altro ma mi sembrava inutile
"Non dirlo mai più, non dirlo nemmeno per scherzo" disse lui avvicinandosi ancora di più, indietreggiai ma dopo pochi passi la mia schiena fini per sbattere contro la parete.
"Non è assolutamente vero che tu non sei nessuno per me anzi, sai che ti dico sei costantemente nella mia testa, sei in ogni mio pensiero, il mio umore cambia in base al tuo, hai preso il controllo delle mie giornate " disse, tutto d un fiato, sembrava esasperato almeno quanto me. Non mi sarei mai aspettata quelle parole e rimasi immobilizzata a guardarlo come se tutto questo non fosse reale come se fosse tutto frutto di un sogno. Senza nemmeno rendermene conto mi prese il viso tra le mani e incolló le sue labbra sulle mie. Restai immobile come paralizzata, non me l aspettavo per nulla, ci speravo? si ma non mi sarei mai aspettata che saremmo passati dal urlarci contro al baciarci nel giro di 10 minuti. Si staccó e io restai ancora immobile come se il mio corpo non fosse in grado di reagire
"Scusa I-io" balbettó indietreggiando di qualche passo "io non dovevo" disse completamente imbarazzato girandosi verso l uscita della stanza.
E vedendolo avvicinarsi alla porta mi risvegliai da quello stato di trans nella quale ero caduta
"Aspetta" dissi afferandogli il polso, avevamo passato l'ultima settimana senza parlarci senza guardarci non avrei mai permesso che riaccadesse non per colpa mia. Si girò e mi guardò, gli misi e le braccia intorno alla vita e nascosi il viso nell incavo tra la sua spalla e il suo collo.
"perfavore non te ne andare" dissi, all inzio rimase rigido ma la cosa duro qualche secondo e subito ricambió l abbraccio stringendomi a sé.
"resta qui" sussurai
"ehy non ne vado ok" mi sussurro al orecchio accarezzandomi i capelli. Rimanemmo così per qualche minuto e poi mi staccai andandomi a sedere sul suo letto.
"Sei stato bravissimo oggi" dissi nel tentativo di smorzare il silenzio imbarazzante che si era creato
"Anche tu" disse sedendosi accanto a me
Mi lasciai cadere, sdraiandomi sul letto, sospirai questo silenzio non era da noi e mi stava mettendo enormemente a disagio.
Lui mi imitó straiandosi sul letto e si giro su un lato, feci lo stesso e ci trovammo l uno di fronte all altro a pochi centimetri di distanza.
" Scusa, sono stato uno stronzo in questi giorni" disse lui guardandomi negli occhi, gli accarezzai il viso
"non ti preoccupare" susurrai guardandolo negli occhi. Non ero arrabbiata, per quanto mi avesse infastidito il suo comportamento lo capivo, avevo provato lo stesso fastidio vedendolo con Ale, sapevo come ci si sentiva.
"Non ti devi preoccupare di Simone" aggiunsi poi
"E tu non farlo per Alessandra" disse facendo un sorrisetto. Sentii la sua mano cingermi il fianco e avvicinare ancora di più il mio corpo al suo, portando cosi anche i nostri volti a sfiorarsi. Questo contattó mi provocò una scarica di brividi lungo tutta la schiena, era una sensazione nuova, una sensazione strana. Questa volta fui io ad avvicinarmi e a mettere le mie labbra sulle sue. Notai un sorrisetto spuntare sul suo volto ma lui a differenza mia ricambió il bacio. Era una sensazione così bella avrei vuluto rimanere così con lui per sempre.
"Nooo non ci credo, era ora! iniziavo a pensare che non l avreste mai capito" disse Mattia tutto euforico avvicinandosi a noi, che ci staccammo immediatamente un po colti di sorpresa un po spaventati dall arrivo improvviso del biondo
"e mai possibile che tu devi arrivare sempre nei momenti più sbagliati" disse Christian lanciandogli un cuscino che sta volta lo colpi in pieno stomaco.
"ero venuto a cercarti perché stasera tocca a noi cucinare ma vedo che sei troppo impegnato" disse ridacchiando senti l imbarazzo aumentare
"Sisi" disse il moro tornando a sdraiarsi "vai vai arrivo tra 5 minuti"
Mattia si avvicino all uscita dalla stanza "ok ma state lontani dal mio letto" disse dirigendosi verso la cucina.
Christian allungo le braccia circondandomi nuovamente i fanchi e  tirandomi a se. Tornammo così nella posizione di prima e iniziando a scambiarci una serie di piccoli e brevi baci a stampo.
"adesso devo andare se no Mattia mi uccide già odia cucinare se poi glielo faccio fare anche da solo" disse Christian sbuffando, si alzo a mala voglia, si avvicinò alla porta ma poi tornò subito indietro, mi prese il viso tra le mani e mi lascio un altro bacio
"adesso posso andare"
Lo vidi uscire e sospirai rimanendo su quel letto, era successo tutto così inaspettatamente ma ero così felice.





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SPAZIO AUTRICE

Eccomi sono tornata, scusatemi per l attesa ma ho avuto un sacco di impegni e poi non è stato per nulla semplice scrivere questo capitolo spero tanto che vi piaccia <3

Omnia vincit amor //Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora