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Uscì dalla sala stanca morta, era ormai sera e avevo passato tutto il pomeriggio a lezione con Giulia e Elena. Questa settimana avevo una coreografia contaminata non era propriamente nel mio stile e mi permetteva di sperimentare cose nuove però, fortunatamente, non mi stava dando grosse difficoltà.
Andai in sala relax per sciaquarmi il viso dal sudore e recuperare alcune cose che avevo lasciato lì prima della lezione e poi mi avviai verso l'uscita.
Mi incamminai da sola e mi misi le cuffie per distrarmi un po' e ascoltare un po' di musica.
Ad un certo punto senti un braccio posarsi sulle mie spalle, sobbalzai.
"Che ci fai tutta sola ?" senti dire mentre mi toglievo le cuffiette , voltai lo sguardo e notai la figura di Simone al mio fianco. Non mi aspettavo che dopo la discussione della altro giorno riprendesse tutta questa confidenza come se nulla fosse, ma al tempo stesso non mi dispiaceva il fatto che non se la fosse legata al dito.
"Ho finito ora lezione, ed in realtà credevo di essere l'unica ad aver terminato così tardi " dissi cercando di allontanarmi un po' da lui, non so perché ma quel contatto mi infastidiva.
" Rudy aveva chiesto di incontrarmi " spiegó lui
"Mi dispiace che l altro giorno la conversione abbia preso quella piega" disse lui " volevo solo farti un complimento, eri semplicemente stupenda in quella coreografia davvero bellissima " continuò lui
"grazie " mi limitai a dire cercando di essere il più educata possibile, anche perché  con quelle parole non si stava per nulla aiutando, per poi accelerare il passo per sfuggire a quella situazione che stava per me diventando insopportabile.
Alla fine risuci a distanzarmi abbastanza da lui che non fece nulla per riprendermi.
Non capivo che cosa ci fosse in lui ,quali fossero le sue intenzioni ma la situazione mi sembrò strana. Intendiamoci anche Alex, Albe o Mattia mi mettono le braccia sulle spalle e non c'è nulla di male ma non so perché quando l aveva fatto lui mi era sembrato strano, mi aveva infastidito quasi come se il mio corpo sentisse che dietro quel tocco ci fosse dell altro.
Scacciai ogni pensiero credendo fossero solo mie paranoie ed entrai in casetta.
Alcuni ragazzi stavano già cenando altri chiacchierando qua e là.
"Ciaooo" mi salutò Sissi appena mi vide entrare era seduta al bancone della cucina affianco a Dario. Nonostante fosse entrata da poco più di una settimana, quei due erano già diventati inseparabili nonostante dicessero di essere buoni amici, ma chissà anche io lo dicevo di Christian eppure non è andata proprio così. Anche se c'era una differenza la cantante aveva un fidanzato che l aspettava fuori da qui.
Ricambiai il saluto avvicinandomi a loro e notai che dietro al bancone c'era anche Mattia, ma questa volta da solo e la cosa mi sembrava strana, perché quei due erano letteralmente inseparabile tanto da esseri guadagnati il soprannome di crick e crock.
"Chri?" gli chiesi non notando la sua presenza da nessuna parte nella stanza
"In camera " rispose Mattia sorridendo, segno che non fosse successo nulla anche perché era molto tranquillo e Mattia non era bravo a nascondere le emozioni quindi la cosa tranquillizzo anche me.

Feci per entrare nella sua stanza, ma una volta giunta sulla soglia lo vidi che teneva tra le mani il telefono dritto di fronte a sé, e per paura di interrompere qualcosa feci un passo indietro ma lui mi notò.
"scusa non volevo disturbarti me ne vado subito" dissi sottovoce
"No resta" mi mormorò lui
"No no non voglio disturbarti"
"Dai vieni qui" mi disse indicando il letto, mentre una voce femminile dall altra parte del telefono continuava a parlare
Scossi nuovamente la testa
"Dai vieni qui" mi ripeté lui
"Chri ma mi stai ascoltando?" chiese la voce dall altra parte del telefono
"Si" disse Christian tornando a guardare lo schermo "ma aspetta volevo farti conoscere una persona" disse con un sorrisetto stampato sul volto
Avrei voluto scomparire, sotterrarmi, sentivo l imbarazzo aumentare sempre di più e rimasi bloccata sulla porta.
"Dai non farti pregare vieni qui" ripete di nuovo lui, e orami dubito che avessi altre alternative, che figura ci avrei fatto ad andarmene proprio ora. Con passo titubante mi avvicinai al letto, mentre Christian si spostava di poco per lasciarmi lo spazio per sedermi.
Guardai lo schermo e notai la figura di una donna bionda su di esso. La guardai attentamente e notai subito la somiglianza, solo un ceco non avrebbe notato come i suoi lineamenti, il suo profilo e il taglio dei suoi occhi fossero identici a quelli del ragazzo al mio fianco
"Mamma lei è..." iniziò a dire Christian ma il moro fu subito interrotto
"Tu devi essere la famosissima Beatrice, Christian parla spesso di te" disse e di scatto mi girai verso il ragazzo che iniziò a diventare rosso
"Mammaaa" la riproverò lui
"E come puoi aver capito io sono la mamma di Christian, mi chiamano Anna piacere"
"è un piacere mio  conoscerla signora" dissi entrando per la prima volta nella loro conversazione.
"Dammi pure del tu tesoro, vi vedo sempre in tv e chri mi parla molto di te quindi è un po come se ci conoscessimo già"
"Spero ne parli bene" dissi non sapendo come altro continuare al conversazione
Christian mi guardò quasi offeso del fatto che io mettessi in dubbio la cosa
" assolutamente si, sono contenta che abbia trovato una persona come te con il quale condividere questo percorso" mi disse e sentì la mano del ragazzo strinrgere la mia
"Anche io, sono stata molto fortunata, su figlio è una persona d'oro e senza di lui non immagino nemmeno come avrei affrontato certe situazioni qui dentro" dissi voltandomi però verso il moro che mi guardava fisso negli occhi che potrei giurare stessoro diventando lucidi, ma riportai la mia attenzione sulla donna che ci stava guardando con un enorme sorriso sul volto.
"Chri non è uno che lega con tutti quindi devi essere anche tu una persona speciale se sei riuscita a legare così tanto con lui" mi disse Anna con un tono dolcissimo, e con la coda dell occhio notai Christian annuire. Chissà se sapeva che stavo con suo figlio oppure credeva che fossi una semplice amica , chissà se Christian gliene avesse già parlato oppure preferiva che la madre lo intuisse da sola.

La conversazione continuò e pian piano mi senti sempre più a mio agio, parlammo di tutto e soprattutto di danza mi fece un sacco di complimenti e la cosa mi fece molto piacere soprattutto perché lei, oltre ad essere la mamma di chri, era un insegnate di danza e sentirsi apprezzati da una professionista era sempre un enorme soddisfazione.
"mi piacerebbe un giorno averti qui nella mia scuola" mi disse
"sarebbe un onore"
"scusate se vi interrompo ma è quasi ora che restituisca il telefono" disse Christian che per la maggior parte del tempo era rimasto in silenzio
Ci salutammo e Anna mi fece promettere che ci saremmo sentite nuovamente.
"mi dispiace" dissi una volta conclusa la telefonata
"e perché?" mi chiese
"perché alla fine ho parlato più io che tu e sono sicura che avresti voluto passare un po di tempo con lei" dissi mi sentivo in colpa come se gli avessi fatto un torto ma lui mi sorrise
"e invece sono felice che tu ci abbia parlato, sono felice che andiate d'accordo siete due delle persone a cui tengo di più al mondo ed è stato bellissimo anche solo avervi guardato parlare tra di voi" mi disse sorridendomi e cingendomi la vita con le braccia
"poi ti farò conoscere anche il resto della famiglia" disse stampandomi un bacio sulle labbra
"Anzi guarda " disse facendomi avvicinare alla parte affianco al suo letto dove avevo notato già tempo fa diverse foto appese.
"Quello è mio padre" disse indicando una foto  che ritraeva un uomo dalla capigliatura nera con in braccio un piccolo Christian
"Quella è mia sorella, Alexia" disse indicando un altra foto dove, questa volta, si vedevano in primo piano due volti, i loro, più sorridenti che mai con il mare sullo sfondo.
"Che c'è ?" chiese vedendomi trattenere una risata
"Sai la prima volta che ho visto queste foto, avevo pensato che fosse la tua ragazza " ammisi ricordando perfettamente quel momento
"Eri già gelosa " disse punzecchiandomi
"Chissà forse il mio subconscio sapeva già cosa sarebbe successo" dissi sorridendogli mentre un suo braccio mi cingeva sempre più stretto la vita
"E poi ci sono loro Joy , Dea e Diva" disse indicando una foto che lo ritraeva circondato da dei cani
"Loro sono parte integrante della famiglia " e lo guardai mentre i suoi occhi si riempivano di felicità a parlare di loro doveva esserci molto legato
"Ti manca tanto la tua famiglia?"
" Tantissimo" ammise sospirando
"Ma so che stanno bene e questo mi basta" disse
D istinto lo abbracciai
"Grazie " sussurrai al suo orecchio mentre nascondevo il mio viso nell' incavo del suo collo
"Perché ?" chiese confuso
" Perché ti stai aprendo con me" dissi non era facile sentire Christian parlare apertamente di sentimenti, non lo faceva praticamente mai e il fatto che pian piano si stesse aprendo mi riempiva di felicità.
Senti le sue braccia stringermi ancora più forte, avremmo potuto dire tante cose ma in quel momento le parole non ci servivano, bastavamo noi due e i nostri sentimenti.

Ci avviammo poi verso la cucina dove Christian avrebbe dovuto riporre il telefono nella scatola apposita, dove c'erano già tutti gli altri.
"Ma come siete felici" disse Mattia che si trovava in cucina con Alex, effettivamente avevamo entrambi un enorme sorriso sul volto e non poteva essere altrimenti
"Abbiamo fatto le presentazioni in famiglia" disse Christian ridacchiando
"hai conosciuto mamma Anna?" mi chiese Alex ed io annui, immaginavo che lui e Mattia l avessero già conosciuta e probabilmente ci avessero già parlato, Christian stava spesso con loro e probabilmente in qualche videochiamata si erano visti.
"vorrei chiedervi come è andata, ma ve lo si legge in faccia" disse Mattia facendo ridere sia me che Christian.
Era andata bene benissimo, non poteva essere andata maglio.




~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~SPAZIO AUTRICE

Ecco a voi un altro capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate
mi fa un sacco piacere leggere i vostri commenti ❤️

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