19.

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Appena tornata in casetta mi precipitai a farmi una doccia prima che Carola o Serena potessero occupare il bagno. Una volta uscita mi rivestì e mi diressi in cucina.
" Che fai con i capelli bagnati tu?" mi chiese Alex che stava cucinando, facendo così girare verso di me anche  Albe, Tommaso, Dario, Mattia e Christian che erano lì a guardarlo.
"il nostro phon si è rotto e sinceramente penso che li lascerò asciugare da soli" dissi
"Poi ti ammali" mi riposose Alex
"Ma no" conclusi io
"Dai vai ad usare il nostro" mi disse Christian
"Non ce ne bisogno" insistetti io ma,
Christian si mise dietro di me e mettendomi due mani sulla schiena inizio a spingermi verso la sua camera
"Dai! Poi i tuoi capelli stanno anche gocciolando se continui così bangerai tutto"
Alla fine mi lasciai convincere e li asciugai nel bagno della stanza verde.
Christian rimase li appoggiato allo stipite della porta a guardarmi.
"Non ti ho mai visto con i capelli sciolti, perché non li lasci mai così?"
Effettivamente non lasciavo mai i capelli sciolti anzi erano sempre ben legati in una coda o in una treccia o comunque raccolti e tante volte pure con l aiuto di mollette e forcine.
" Più che altro per comodità, sono così  lunghi che  rischierei di strappari e comunque mi sono scomodi nella maggior parte delle coreografie" dissi finendo asciugare i miei capelli che ormai arrivavano fin infondo alla schiena
"Grazie" dissi riponendo il phon al suo posto è uscendo dal bagno,
"Hai tutta la maglia bagnata adesso" disse Christian indicandomi
"Non fa niente" dissi
"Metti questa" disse togliendo una maglia nera dal suo armadio avrei voluto dirgli che non era necessario ma avevo capito che continuare a desistere non serviva a nulla, tornai in bagno e la misi.
Ritonammo insime in cucina e nel mentre Christian mi disse "Comunque stai benissimo con i capelli così"
"Grazie" dissi semplicemente trovandomi completamente spaesata dal complimento inaspettato.
Tornammo dagli altri e Alex stava già impiattando quelle che sembravano essere delle verdure, non avevano un gran bel aspetto.
"Matti ma che hai fatto alla mano?" chiese Dario e solo in quel momento mi cadde lo sguardo sulla mano di Mattia che aveva una visibile macchia rossa
"No niente" disse Mattia, ma in quel momento mi venne come un flashback e senza nemmeno pensare agli altri dissi
"No ti prego non dirmi che è colpa mia"  mettendomi le mani sulla faccia.
"Beh non volvo dirlo ma ormai l hai fatto tu, effettivamente è così" si grattó il capo come se fosse totalmente imbarazzato dalla cosa anche se l'unica persona che doveva sentirsi in imbarazzo e in colpa in questo caso ero io.
"Ti prego scusami" dissi abbracciando
Lui mi passo un braccio sulla schiena e ridacchio
"Tranquilla non fa niente"
"Scusa ma come hai fatto a fargli quel segno? " chiese Tommaso
Mattia ridacchio e tra me e me pregai che si inventasse una scusa
"Beh qualcuno qua presente era talmente in ansia durante la sfida di Christian che mi ha stritolato la mano"
Gli tirai un pugnetto sul petto, per quanto tutti quanti sapessimo che mattia faceva schifo in fatto di bugie per una volta poteva anche dirne una.
"Scusami ancora" dissi staccandomi dall abbraccio
"Dai non ti preoccupare so che non l hai fatto apposta"
Mi voltai verso Christian e notai uno sguardo compiaciuto, ecco perché non volevo che Mattia dicesse la verità chissà cosa starà pensando ora.
"A tavola" urlò Alex e tutti andammo a sederci.

La nostra cena fu improvvisamente interrotta dallo squillo del telefono della produzione.
Luca si alzò è andò a rispondere, scoprimmo così che all ingresso c'era una busta rossa.
Iniziammo a chiederci per chi fosse e se fosse una cosa grave perché era strano ricevere una busta così a ridosso della puntata, erano forse passate due ore dalla sua conclusione .
Andammo a sederci sulle gradinate e Matt prese la lettera e iniziò a leggerla era per Inder da parte della sua prof. La pettinelli nella lettera diceva di essersi sentita presa in giro da Inder e che tale mancanza di rispetto non poteva essere tollerata. Inoltre diceva che per lei il percorso del cantante all interno della scuola era concluso a meno che un altro prof non lo avesse voluto con sé.
"... saluta i tuoi compagni perché questi sono i tuoi ultimi momenti nella casetta..." recitavano le ultime parole della lettera.
Rimanemmo tutti sorpresi per il modo in cui era appena stato eliminato. Inder senza nemmeno aprir bocca si diresse nella sua stanza e inzio a preparare la valigia. Non potevo immaginare cosa provasse, per quanto la mia simpatia nei suoi confronti non fosse delle migliori, non potevo fare a meno di pensare a cosa avrei provato al suo posto.
"Ma ti arrendi così?" gli chiese Tommaso
"e cosa posso fare? Ho già chiesto scusa, e poi nessun prof mi vuole quindi non ho altra alternativa" aveva perfettamente ragione.
Alla fine andammo tutti ad abbracciarlo e lo accomagnammo fino alla porta. Salutato inder andai nella mia camera dove trovai Carola e Serena.
"Non se lo meritava, non così" disse Carola
"più che altro è per il modo in cui è stato eliminato né una sfida né un diritto di replica, mi dispiace" dissi
"E si che mi sembrava non ti stesse molto simpatico" mi disse serena
"Questo orami era abbastanza evidente, ma al di là di quello mi dispiace proprio a livello umano è comunque un ragazzo con un sogno come ognuno di noi ed è brutto il modo in cui è stato interrotto" dissi e le due ragazze annuirono.
Mi sdraiai sul letto, rimanemmo tutte e tre per qualche istante in silenzio a fissare il soffitto.
"Continua a scherzare con me" disse improvvisamente Serena facendo una vocina abbastanza stridula, ci misi un attimo a collegare che quella frase l avevamo sentita nel video che Maria aveva mostrato a Carola in puntata, una frase detta da Carola a Luigi.
"Non prendermi in giro" disse quest'ultima lanciando un cuscino a Serena, scoppiammo tutte e tre a ridere.
"Mamma mia è stato imbarazzante" continuò
"Ma siete così carini insieme" dissi io
"Avete parlato?" chiese Serena tirandosi su a sedere cosa che poco dopo facemmo anche io e Carola.
"Da parte di entrambe c'è solo un interesse che rimarrà tale" disse la ballerina di classico
"Ma perché non qualcosa di più" insistette Serena
"Perché non voglio distrazioni e poi io sono sposata con la danza" disse, annui a questa sua affermazione.
Eravamo nelle scuola più famosa di Italia un occasione che capita una solo volta nella vita, non potevamo permetterci il lusso di avere delle distrazioni o di rovinare tutto per dei legami che non sapevamo nemmeno quanto sarebbero durati.
"Ma quella maglia?" mi chiese Carola cercando di cambiare argomento
"Che fai cerchi di cambiare argomento?" dissi
Serena continuava a fissare la maglia nera che indossavo che era visibilmente troppo grande per me.
"È di Christian" dissi alla fine sapendo che quelle due avrebbero insistito fino a portarmi allo sfinimento. Vidi un sorrisetto nascere sul volto di Serena
"Che c'è?" chiesi io
"Devi dirci qualcosa?" chiese Serena 
"mi ha solo prestato una maglia" dissi
"Anche lei prende spesso le cose di luigi" dissi indicando Carola
"infatti lei ha ammesso di avere un interesse per luigi" continuò la bionda
"No ragazze ferme, non è quello che pensate è solo un buon amico" dissi io ma in quel momento sembrava che stessi convincendo più me stessa che loro.
"Se ne sei convinta tu" continuo serena
"Per me esiste solo la danza e poi credo sia lo stesso anche per lui" dissi
"Non credo dovresti vedere come ti guarda" disse Carola enfatizzando l ultima parte della frase
"Come guardata tutte" dissi
"Tu ti sottovaluti troppo amica mia" disse Carola
Sentimmo bussare alla porta e vidi la testa di albe spuntare appena appena dall uscio
"Arrivo" disse Serena e appena albe spari dalla mia vista
"Mi sa che sei tu che devi dirci qualcosa" dissi alla bionda
"Se mai accadrà qualcosa sarete le prime a saperlo" disse uscendo dalla stanza
"Andrò a vedere che combina Luigino" disse poi Carola "e tu..."
"io andrò in giardino a prendere aria" dissi
"quello sul retro immagino" disse, beh si era quello dove volevo andare e quindi?
"passando per la stanza verde" continuo lei e finalmente capi a cosa si riferiva, ed effettivamente era vero l'unico modo per accedere a quel giardino era passare per la stanza verde la sua stanza.
"non ci avevo nemmeno pensato" ammisi
"perché anche se tu non lo vuoi ammettere il tuo subconscio ti porta da lui" disse Carola
"Ma ti prego" dissi non credendo nemmeno un po a quell affermazione
"vai da Luigino va che è meglio" dissi spingendola  verso la porta mentre io me ne andai nella direzione opposta.

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SPAZIO AUTRICE
Ci tenevo tanto a ringraziarvi tutti per le 1k di letture, grazie infinitamente
Spero che la storia vi stia piacendo, fatemi sapere cosa ne pensate
😘

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