33.

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"Grazie Elena" dissi alla fine della lezione abbandonando la sala, tornai in casetta e posai il borsone a terra per poi buttarmi sul letto.
Avevo fatto due ore di lezione con Elena ed ero letteralmente distrutta, quella ragazza aveva una grinta incredibile e sarebbe andata avanti per ore ma io non le stavo dietro.
Poco dopo senti qualcuno entrare in stanza aprendo gli occhi notai serena.
"Abbiamo provato il passo a due" disse e io mi tirai su subito dal letto
"e com'è andata?" chiesi
Sorrise per il mio grande interesse alla sua lezione, ma ormai sapeva che tutti ciò che riguardava chri  aveva la priorità per me.
"in realtà neanche tanto male ma vorrebbe concentrarsi sulla sfida e comunque non ci basterebbe una settimana per farla al meglio"
"Anche lui è tornato?" chiesi
La bionda annnui
"Scusa" dissi interrompendo la conversazione è andando direttamente nella stanza verde.
Entrai e lo trovai sdraiato sul letto a pancia in giù, mi sedetti sul bordo e gli accarezzai il braccio
"Com'è andata?"
"Mi fa male la schiena" disse girandosi per guardarmi. Le mie paure si stavano trasformando in realtà si sarebbe davvero fatto male.
" ehy no non è nulla di che, mi passerà" disse accarezzandomi il fianco
"Si ma se non ci riesci non devi sforzarti"
"Non la voglio fare, non questa settimana almeno, voglio concentrarmi sulla sfida"
"Allora devi parlare con Raimondo è l'unico che può aiutarti"
"Dopo ci vado" disse "adesso vieni qui" mi disse e io mi sdraiai al suo fianco. Ci trovammo l'uno vicino all altro con le noste fronti incollate, la sua mano che mi percorreva il fianco andando ad accarezzarmi poi la schiena. Senti una scia di brividi percorrermi tutto il  corpo, ogni volta che mi sfiorava, ogni volta che mi guardava, ogni volta che lo vedevo sorridere per me le emozioni erano sempre le stesse, un turbinio che mi percorreva tutta, che mi torceva lo stomaco, che a volte mi faceva mancare anche il respiro ma che al tempo stesso mi rendeva tanto felice.
Mi strinsi ancora più vicino a lui per quanto possibile e lo baciai, lui ricambió senza nemmeno farmi aspettare un secondo, era un bacio diverso da tutti quelli che c'eravamo dati in precedenza era più lungo, più intenso, sicuramente anche più consapevole del fatto che ormai eravamo sicurissimi che i nostri sentimenti fossero reciproci. Ci staccammo per riprendere fiato e appoggiai la mia testa nell incavo del suo collo, lui mi strinse a sé, stringendo le sue braccia dietro la mia schiena e rimanemmo così per un tempo che sembrava infinito abbracciati sul letto con i nostri petti appiccicati e le nostre gambe aggrovigliate. Sarei rimasta così per ore, stargli così vicino mi faceva stare bene mi faceva sentire al sicuro, ma purtroppo non eravamo mai soli.
"Christian" sentimmo chiamare da Serena ancora prima che la porta della stanza si aprisse.
"Chri... Oh, scusate ma todaro vuole vederci" disse serena ormai nella stanza.
"No tranquilla poi anche io ora devo andare a lezione" dissi ricordandomi che quel giorno avevo solo un ora libera e che era quasi terminata
"Che ansia" senti dire da Chri mentre si alzava dal letto.
"Andrà tutto bene" gli dissi
Prese il giubbotto se lo mise, si avvicinò a me e mi stampo un bacio
"Ci vediamo dopo" mi disse per poi uscire dalla casetta accompagnato da Serena.

Tornai in casetta solo dopo l ultima lezione della giornata e andai subito a farmi una doccia, stavo preparando una coreografia davvero intensa e energetica, speravo davvero di poterla portare in puntata, avrebbe mostrato un altro lato di me e magari chissà sarei potuta piacere a tutti i prof.
Una volta finita la doccia mi rivestì e una volta tamponati i capelli mi diressi nella stanza verde non sapevo se chri era tornato o meno ma volevo sapere cosa gli aveva detto todaro.
Entrai nella stanza e trovai Mattia
"Chri?" chiesi
"Ma ciao anche a te, io non ti vado bene?" chiese facendo il finto offeso
Mi buttai sul suo letto o lo abbracciai
"Si dai posso accontentarmi" dissi ridendo
"mi stai bagnando tutto con quei capelli" si lamentó il biondo e io risi
"Hai sempre qualcosa per cui lamentarti" dissi io
"Che succede qui?" chiese il moro entrando nella stanza con in mano un mandarino che lanciò subito al compagno di stanza
"La tua ragazza mi importuna" si lamentó di nuovo mattia
"non è che sei tu che importuni la mia ragazza?" chiese il moro e per quanto la cosa avrebbe dovuto farmi ridere mi soffermai su quella parola, era la prima volta che gliela sentivo dire, era la prima volta che definiava il nostro rapporto non che io l avessi mai fatto.
" Che c'è? " mi chiese christian fermandosi di fronte a me
"No nulla" dissi cercando di sviare la cosa,  mi sentivo anche in imbarazzo per essermi emozionata per quella che probabilmente agli occhi di tutti era una piccolezza.
"Ok vi lascio" disse mattia alzandosi per poi uscire dalla stanza
"mi dici a cosa stai pensando? " disse sedendosi sul letto
"Non è nulla chri davvero" dissi ma mi venne istintivo abbassare lo sguardo
"Bea" mi chiamò, prendendomi il viso tra le mani e obbligandomi a guardarlo negli occhi
"Ok però magari per te è una cosa stupida quindi poi non prendermi in giro" dissi e lui mi guardò confuso
"È che prima hai detto"la mia ragazza" e mi ha fatto effetto è la prima volta che lo dici non me l aspettavo, anzi fino all altro giorno non sapevo nemmeno cosa fossimo"dissi abbassando nuovamente lo sgaurado
" Non è una cosa stupida anzi è una cosa bellissima" disse e ancora con il mio viso tra le sue mani mi baciò. Mi lasciai trasportare da lui, e ci staccammo solo per riprendere fiato.
"Ma poi Todaro che ti ha detto? " chiesi  poco dopo ricordandomi cosa mi aveva portato nella sua stanza.
"Che non devo fare il passo a due, che per lui non avrei dovuto farlo a prescindere dalla sfida" disse
"bhe meglio no? cosi ti potrai concentrare meglio sulla sfida"
"Si" disse lui
"Perché non mi sembri contento, era quello che volevi" dissi cercando di scrutare una risposta anche solo dal suo volto.
Sospirò
"la celentano sostiene che il compito non sia rimandabile e che la sfida e un passo a due non siano poi tutta sta molte di lavoro e che se un domani volessi diventare un ballerino professionista dovrò imparare e studiare più pezzi alla volta" disse iniziando a torturarsi l elastico che portava al polso.
"Quindi che cosa hai intenzione di fare?"
" devo fare quello che mi dice il mio insegnante"
"Ma tu odi trovarti in questa situazione giusto?" chiesi cercando di capire che cosa lo tormentasse tanto da non essere contento nemmeno di essere riuscito ad ottenere ciò che voleva, ovvero potersi concentrare interamente sulla sfida.
"Vorrei poter fare quel pezzo per dimostrare alla celentano che c'ho  messo almeno l impegno, ma sono consapevole che quelle cose sono difficilissime per me, non ho una base classica, non ho mai fatto classico in vita mia"
"Secondo me non devi rimuginarci sopra troppo, ora pensa alla sfida, poi qui hai tutto il tempo per studiare classico e se non sarà la prossima settimana dimostrerai più avanti alla celentano quanto vali"
Mi sorrise "Hai ragione" mi disse poi abbracciandomi , strinsi le braccia intorno al suo collo, appoggiando la mia testa alla sua.
"Se continui così ti ammalerai" disse improvvisamente rompendo l abbraccio
"Eh?" lo guardai confusa mentre si alzava dal letto e andava in bagno, ma che gli è preso mi chiesi mentre aspettavo il suo ritorno.
Ritornò qualche minuto dopo con un phone tra le mani e solo allora collegai che si riferiva ai miei capelli ancora bagnati. Si avvicino al letto e  attacco la presa al muro
"dai girati" mi disse
gli diedi le spalle e lui accese l apparecchio, che odiavo per il rumore che emetteva ma lo lasciai fare comunque beandomi delle sue attenzioni, delle sue carezze e delle sue mani che passavano delicatamente tra i miei capelli.

Omnia vincit amor //Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora