I giorni passarono velocemente, tra lezioni e prove, la coreografia fortunatamente riuscì ad apprenderla abbastanza velocemente , mi mancava solo di migliorarla un po.
E se non ero a lezione il resto delle giornate le passavo con Carola e Serena,come d'altronde stavo facendo anche ora
"Se lo fissi ancora un po lo consumi" mi disse Carola, indicando di fronte a noi. Io Carola e Serena eravamo in cucina impegnate a preparare la cena. Di fronte a noi seduti sul divano c'erano Christian e Alessandra, o Ale come si faceva chiamare lei. Da quando era entrata in casetta, un paio di giorni fa, non lo mollava nemmeno per un secondo, all inzio la scusa dell essere nuova e della non conoscienza della casetta poteva anche funzionare, ma dopo tre giorni cosa doveva ancora sapere su come funziona una casetta.
"Che sparisse proprio" dissi ad alta voce senza nemmeno rendermene conto, attirando così le occhiate delle mie compagne di stanza.
"Ma per caso qualcuno qui è geloso?" chiese Serena
Sbuffai e allora decisi di esporre i miei pensieri alle due ballerine
"Ma non è esagerato il modo in cui da quando è entrata gli si è attaccata al collo, non lo molla un secondo"
Le due ridacchiarono tra di loro, sapevo che così facendo avrei alimentato solo le loro teorie su me e Christian, ma in quel momento avevo bisogno di qualcuno che confermasse le mie idee e che mi facesse sentire meno pazza.
"Potete essere serie per un attimo?" le implorai mentre misi la teglia nel forno
"Effettivamente passa tutto il tempo possibile con lui" disse Serena "però è anche stato il primo ad accoglierla e lui è sempre gentile con tutti, non c'è nulla di male" disse, sospirai ora si che mi sentivo la cattiva della situazione, che la stessi giudicando prima del tempo solo perché era sempre con lui?
"Però potrebbe anche passare del tempo con le sue compagne di stanza eh" disse Carola
"Voi siete solo gelose, mi state dicendo che se una ragazza abbraccia il ragazzo che vi piace voi pensate subito male?" chiese serena
"Vorresti dirmi che se una ragazza passasse tutto il tempo con albe, non lo mollasse nemmeno per un secondo, ridesse continuamente con lui e cercasse sempre di abbracciarlo, non ti darebbe fastidio?" dissi
"Beh forse un po si" ammise lei dopo averci pensato per un bel po
" lo sai vero però che così inconsciamente hai ammesso che ti da fastidio perché lui ti piace" mi disse la bionda con un sorrisetto stampato sul volto.
"Non ho mai detto questo" cercai di contraddirla io
"Oh guarda lo sta baciando" disse Serena
Alzai lo sguardo di scatto distraendomi però dal coltello che stavo usando
"Ahia" urlai più per lo spavento che per il dolore, mi ero tagliata, e per giunta per il nulla visto che Christian era seduto ad un lato del divano mentre Ale a quello opposto.
"Oddio scusa, volevo solo farti uno scherzo perdonami bea" mi disse serena passandomi un fazzoletto, col quale cercai di tamponare la ferita.
"Dai non ti preoccupare" dissi
"Che è successo?" chiese Luca che si trovava dall altro lato della stanza.
"Bea si è tagliata" rispose semplicemente Carola
"Fa vedere" senti dire da una voce arrivata improvvisamente alle mie spalle
"Non è nulla" dissi al moro che ormai aveva preso la mia mano
"Non è niente" disse scimmiottando un po quello che avevo detto "però non smette di sanguinare dai vieni" disse trascinandomi verso il bagno.
"È solo un taglietto" dissi " Faccio da sola non ti devi preoccupare" dissi cercando di prendere il cerotto, ma lui mi precedette
"perché non vuoi mai farti aiutare" borbotto lui
"Si però non tirare così tanto" dissi chiudendo gli occhi mentre finiva di mettermi il cerotto
"Scusami" disse
Uscimmo dal bagno
"Grazie Chri" dissi voltandomi per tornare in cucina
Poco dopo ci sedemmo tutti a cena e Ale ovviamente si mise di fianco a Christian. La cosa iniziava ad innervosirmi, ma non volevo farlo vedere anche perché effettivamente non avevo ragioni per stare così.
Dopo cena me ne andai in camera mentre gli altri rimasero a vedere un film. Presi il telefono che finalmente ci avevano restituito per qualche ora e videochiamai Filippo
"Ciao Amo" mi disse lui con il suo solito entusiasmo, ogni tanto mi chiedevo da dove prendesse tutte quelle energie
"Ciao filo"
"Amo ti piaccio" disse passandosi una mano fra i capelli, tinti di rosa
"Stai benissimo, anche se tu stai bene con ogni colore" gli dissi
"La prossima volta li farò azzurri, ma parliamo di te come stai?"
"Bene bene, tu?"
"non mi sembri molto convinta, problemi con quel bel moretto" disse sgranai gli occhi ma per caso ce l avevo scritto in fronte, come è possibile che arrivino tutti a lui anche senza dire nulla e soprattutto senza vivere qui in casetta.
"Anche se non vedo tutto quello che succede lì dentro, in qualche daytime ci sei anche tu e poi sorellina fattelo dire il modo in cui l hai difeso in quel provvedimento, beh tu fai così solo con le persone a cui tieni"
"Non ho difeso solo lui" dissi
"E poi in qualche daytime vi si vede in sottofondo che vi abbracciate e vi guardate"
"Ma ti segui proprio tutti i daytime?"
"Per forza tu non ti fai mai sentire e l'unico modo che ho per sapere che stai bene" mi disse, sembrava veramente preoccupato
" purtroppo non sempre ci lasciano usare il telefono"
"Ma dimmi una cosa ti piace?" sospiri ora la cosa iniziava a stufarmi perché me lo chiedevano tutti
"No"
"Sicura sicura?"
"Non lo so Filo, non lo so, per ora sto bene così con lui e poi sono entrata qua per la danza e devo pensare a quella" dissi sbuffando
"Ma non esistono solo le passioni e il lavoro nella vita"
" Possiamo parlare un po di te?" chiesi cercando di cambiare argomento
"Va bene per ora ti lascerò in pace ma sappi che ne riparleremo ancora" disse col suo solito sorrisetto furbo
"E ora devo andare sorellina ho un appuntamento"
"Ma come ti interessi della mia presunta vita sentimentale tu mi nasconti la tua"
"ti racconterò la mia quando tu mi dirai la tua" aveva sempre la risposta pronta.
"Ciao Bea"
"Ciao Filo" dissi e attaccai il telefono e lo appoggiai sul letto.
Rimasi a fissare il soffitto avevo la mente completamente confusa e continuavo a ripetermi che non avrei dovuto lasciarmi distrarre, domani ci sarebbe stata la puntata.
"Posso?" senti dire da una voce fin troppo famigliare mentre apriva la porta, lui mi guardò e io annuì.
"tutto ok?" mi chiese
"Si certo"
"e allora perché te ne stai qui tutta sola?" alzai semplicemente le spalle. Non gli avrei di certo detto che stavo così perché mi dava fastidio che l'ultima arrivata gli stesse attaccata tutto il tempo, che diritto ne avevo io non ero nessuno per lui e lui era libero di fare tutto ciò che voleva.
Si sedette sul letto difronte a me, io rimasi a fissare il soffitto mentre lui guardava la parete dietro di me.
"Ma si può scrivere sui muri?" chiese lui, segui il suo sguardo e capi a cosa si riferiva
"Boh, non mi hanno mai detto nulla non si è mai lamentato nessuno quindi credo di sì" risposi
"Che c'è scritto?" mi guardo confuso
"Omnia vincit amor è latino e in breve significa l amore vince su tutto" dissi
"Tu credi nell amore?" se ne uscì lui di punto in bianco, che razza di domanda era l amore è un concetto troppo grande, troppo vasto, troppo difficile per limitarsi ad un si o un no.
" Io credo nell importanza dell amore, credo nell amore tra un fratello e una sorella, credo nell amore tra un genitore e un figlio, credo nell amore che c'è in un amicizia, credo nell amore che si può provare anche per una passione, nel nostro caso per la danza"
"e nell amore classico?" chiese e nel dire l ultima parola mimó con le mani delle virgolette
" Non lo so, credo di non aver mai provato quel tipo di amore" dissi e nel mentre pensai che effettivamente non avevo mai avuto una vera e propria relazione, qualche flirt si ma nulla che poi si concludesse con un vero e proprio fidanzamento.
"Tu ci credi?" chiesi cercando di spostare da me quell argomento
"anche io non credo di aver mai provato il vero amore, ma credo nella sua esistenza. Vedo i miei genitori, il loro costante supportarsi nonostante facciano due lavori molto diversi, il loro spronarsi reciproco nel dare il meglio, il loro esserci sempre l'uno per l'altro nei momenti difficili ma anche in tutti gli altri, il loro modo si scherzare e prendersi sempre in giro nonostante siano passati parecchi anni. Sogno di trovare e provare un giorno un amore come il loro." disse
Lo guardai gli brillavano sempre gli occhi quando parlava di loro, gli voleva un bene immenso e lo dimostrava spesso .
"Posso chiederti una cosa?" chiese cambiando completamente tono di voce sembrava quasi aver paura di farmi quella domanda
"dimmi" risposi semplicemente
"perché non parli mai dei tuoi genitori?" ecco speravo che quella domanda non arrivasse mai, anche se sapevo benissimo che prima o poi qualcuno l avrebbe notato e non mi stupii per niente il fatto che fosse proprio lui il primo ad averlo notato.
"È una storia parecchio lunga "dissi sospirando " un giorno, ti prometto, che te la racconterò ma oggi non ne ho le forze " dissi ritornando a fissare il soffitto, era un capitolo della mia vita che avevo fatto fatica a superare e non so se ero pronta a riaprirlo.
Lui si sdraio al mio fianco "Vieni qui" disse stringendomi a se, appoggiai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi mentre la sua mano faceva su e giù sulla mia schiena. Sarei rimasta così per sempre.
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Omnia vincit amor //Amici21
FanfictionBeatrice sogna di diventare una ballerina professionista ma purtroppo una serie di eventi la portano a mettere la danza in secondo piano. L ingresso nella scuola di amici le darà una nuova speranza e un incontro le cambierà la vita