-capitolo 33-

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Mille domande vagavano nella mia testa. Sentii entrare qualcuno e voltai il mio sguardo verso la porta.  Tsunade e Sakura, seguite da Kakashi, entrarono nella camera. Tutti e tre avevano gli occhi lucidi e Sakura venne ad abbracciarmi.
" Yuzuki...pensavo di non vederti mai più!"
Ricambiai l'abbraccio. Sakura non sapeva che avevo sentito il piccolo discorso che aveva fatto...giorni fa?
Il tempo nell'oblio passava in modo indefinito. Sapevo che erano passati mesi perché gli sentivo, ma a me sembrano solo minuti, massimo ore.
" Sono contenta che ti sia ripresa"
Guardai Tsunade. Si vedeva che la guerra l'aveva distrutta, un po' come tutti noi.
" Grazie Tsunade-sama"
Le sorrisi lei ricambiò. Era una donna forte, il mio esempio dopo la morte di mamma e Kushina. Era il mio esempio, certo, ma solo come carattere e forza, dopotutto era anche lei un'essere umano, aveva dei pregi, certo, ma anche dei difetti.
" Direi di lasciarvi soli"
Entrambe ci lasciarono soli e Kakashi ne aproffittò per avvicinarsi e togliersi la maschera.
Gli feci segno di venire a stare vicino a me, sul letto, e non se lo fece ripetere due volte. Si mise vicino e mi abbracciò. Mi godetti il suo calore e il suo profumo, che non sentivo da tanto, forse troppo tempo.
" Mi sei mancata"
Mi lasciò un bacio sui capelli e continuò a tenermi stretta a lui, come se potessi andarmene da un momento all'altro.
" Non me ne andrò più"
Mi baciò, un bacio dolce che man mano diventava sempre più passionale.
Si mise sopra di me e ci staccammo dal bacio per la mancanza di ossigeno. Solo in questo momento capii quanto mi era mancato. Posò la sua fronte sulla mia e si sdraiò sopra di me. Posò la sua testa sul mio petto ed io ne approfittai per accarezargli i capelli argentati.
" Sai, sono successe tante cose"
" Che ne dici di raccontarmele e di non tenermi sulle spine?"
" E se lo facessi? Tapnto tu mi hai tenuto sulle spine per mesi"
Lo guardai male e lui scoppiò a ridere.
" Dio quanto mi eri mancata"
" Non è divertente!"
" Sì invece, dovevi vedere la tua faccia!"
Misi il broncio e lui mi baciò per "farsi perdonare"
" Così va meglio"
"...forse...."
Mi sorrise e poi si rimise comodo.
" Sono diventato Hokage"
" Ma è fantastico! D'ora in poi dovrò chiamarti signor Hokage?"
Scoppiai a ridere e stavolta fu lui a mettere il broncio. Lo baciai come lui fece precedentemente e gli sorrisi.
" Perdonata?"
" ....forse ..."
Sorrisi e lo incitai a continuare.
" Akemi è diventata una bambina prodigio. Pensa che ha sviluppato lo sharingan! Ma è diverso dal tuo, il suo è viola! Mi chiedo solo come sia possibile...pensavo che la tua famiglia sviluppasse solamente lo sharingan del fulmine. Lei ha uno sharing vero e proprio. "
A quella affermazione mi bloccai. Dovevo parlare con Kakashi di ciò che avevo scoperto.
" Mia madre era una Uchiha"
Lui si bloccò di botto, forse non era stata una buona idea sparare così una cosa tanto importante. Lui mi guardò. Se non fosse stato un momento talmente serio sarei scoppiata a ridere nel vedere quella faccia.
" Mentre ero nel coma.... Maeko, uno spirito, mi portò in una grotta dove vi era un pensatoio"
Kakashi mi guardava sempre più interessato.
" Ho scoperto la verità sulle mie origini e sul perché Kaiere ha scelto me. Questa storia riguarda anche te e le tue origini"
" Cosa?"
" È tutto collegato, lascia che ti racconti."
Kakashi si mise vicino a me e mi invitò ad iniziare.
Tempo fa vi erano due giovani ragazzi, Kiyo, appartenente all'attuale clan Kiyo, e Hatake, appartenente all'attuale clan Hatake. I due si innamorarono, ma il loro amore era maledetto. Un giorno Fumihiro, volente di conquistare il mondo, si scontrò contro Kiyo, conosciuta come forza portante del re dei demoni e guerriera dal potere straordinario. Dopo ore dall'inizio dello scontro venne anche Hatake con lo scopo di proteggere la propria amata, ed è quello che fece. Una freccia maledetta stava per colpire Kiyo, ma Hatake la prese al suo posto.  Prima di morire Hatake promise all'amata che si sarebbero incontrati in un'altra vita e che il loro amore sarebbe trionfato. Alla morte di Hatake Kiyo lo vendicò, ma per volere del destino venne infilzata con la stessa freccia scagliata ad Hatake. I due morirono insieme, come se fossero abbracciati. I fratelli decisero di portare avanti il loro nome, ma di fare scordare della loro esistenza agli altri."
" Wow... Ma cosa c'entra tutto ciò?"
" Madara era  un dei  fratelli di Kiyo"
" Ok...c'entra eccome"
" I fratelli di Kiyo decisero di vietare accoppiamenti fra Kiyo e Uchiha. Madara, dopo la morte della sorella, decise di creare un clan tutto suo, poiché egli possedeva lo sharingan e di accettare il patto, per evitare la che la tragedia si ripeta. Kiyo possedeva Kaiere e il Rinnegan dell'anima mentre il fratello che portò avanti la dinastia Kiyo possedeva il dono dei fulmini. Tutti i Kiyo precendenti a mio padre erano mezzosangue, ma mio padre no. Mia nonna era una Kiyo nascosta al clan e mio nonno era un Kiyo puro. Mio padre fu il primo figlio puro dopo anni e accoppiandosi con mia madre, una Uchiha pura, ebbero me, la prima Kiyo donna pura."
" Wow... E Kaiere?"
" Kaiere vedendo il sacrificio di Kiyo nei confronti dell'amato risvegliò un bene dentro di sé, diventando uno spirito, anche se in realtà è un demone."
" Mio dio...quindi io e te siamo delle reincarnazioni?"
Feci segno con la testa di sì e Kakashi mi strinse di più a sé.
" Allora vedi che avevo ragione? Siamo destinati a stare insieme"
Risi alla sua affermazione e mi lasciai cullare dalle sue braccia.
" Quindi Akemi ha sviluppato lo sharingan? Ma non è presto?"
" Tu lo hai sviluppato a 7, sinceramente me lo aspettavo. Akemi è sveglia, forse troppo per la sua età"
" È cresciuta così in fretta"
La porta si aprì e Akemi entrò come una furia dentro la stanza. Si mise tra me e Kakashi e iniziò ad abbracciarmi forte.
" Mamma, finalmente sei sveglia!"
Inziai a piangere, era un miracolo godersi di nuovo la mia famiglia.
" Sì amore, e non vi lascerò più"
" Promesso?"
Mi guardò con quegli occhioni marrone scuro, ereditati da me.
" Certo amore, promesso"
Le lasciai un bacio sulla fronte e Kakashi ci strinse entrambe in un braccio.
Inziammo a parlare del tempo perduto e Akemi non la smetteva di sorridere, stessa cosa Kakashi.
" Ragazza scusatemi, ma devo andare. In quanto Hokage devo firmare molte scartoffie. Perdonami Yuzuki"
" Vai Kakashi, ci vediamo a casa"
Rimasi sola con Akemi e la strinsi di più a me. Lei si avvicinò al mio orecchio e ciò che mi chiese fu alquanto inaspettato e imbarazzante.
" Mamma, quand'è che avrò un fratellino?"
Le baciai la fronte.
" Presto... Penso che anche tuo padre non ne veda l'ora"
Sakura venne ad avvisarci che potevo tornare a casa e che ero guarita del tutto.
Nel tragitto incontrai molte persone che si congratularono con me e mi ringraziarono per ciò che avevo fatto. Quando tornai a casa andai a letto, era abbastanza tardi. Akemi andò in camera sua e io andai nella nostra camera da letto. Mi sdraiai e  dopo pochi minuti sentii un peso sull'altra parte del letto. Kakashi mi avvicinò a sé, fino a farmi posare la testa sul suo petto. Mi teneva stretta per la vita e io avvicinai le nostre labbra per un bacio della buonanotte. Mi lasciai cullare dal battito del suo cuore  e finalmente mi addormentai.

~baby i just wanna dance~ Kakashi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora