capitolo 4

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Strecatto's pov

"potresti smetterla di comportarti da bambina?" Le dissi con tutta la calma del mondo. Il segreto per passare dalla parte della ragione nei litigi era proprio essere calmi. L'avrei fatta anche innervosire di più e questa cosa mi divertiva molto se dovevo essere sincero.

"il bambino sarai tu caso mai"

"va bene, e se me lo dice una troia come te allora sarà sicuramente vero" Le feci un sorrisetto irritante tenendo testa ai suoi occhi colmi di rabbia nei miei confronti.

"stai zitto, o te la farò pagare frocetto del cazzo" Disse sul colmo di esplodere dalla rabbia.

"ah si? e come pensi di farlo?" le sorrisi ancora giusto per irritarla.
E ci riuscì.
Ma non nel modo che mi aspettavo..

Mi tirò un pugno molto forte in faccia. Mi girò la testa e notai che molte persone si erano girate ad osservarci.

Avevo una voglia Incontrollabile di ricambiare quel pugno. Dal mio faccino potevo pure sembrare un ragazzino dolce e adorabile ma quando mi incazzavo diventavo davvero una bestia.
Però non so per quale ragione riuscii a trattenermi stringendomi forte il pugno e facendo molti respiri profondi.

La mia testa continuó a girarmi e mi accorsi sentendomi la faccia sporca di qualcosa, avevo molto sangue che fuoriusciva dal naso.

Anastasia, anche essa molto innervosita e non curante delle mie condizioni fisiche si precipitò su di me e iniziò a picchiarmi tirandomi numerosi pugni in faccia.
In quel momento non ci vidi più e iniziai ad urlare e a ricambiare i pugni con tutta la rabbia che provavo.

"SEI SOLTANTO UNA LURIDA PUTTANA CHE MI HA ROVINATO LA VITA, SEI SOLTANTO UNA PUTTANA DI MERDA!" Le mie urla erano piene di odio nei suoi confronti. Non riuscivo a starmene zitto, ormai la rabbia aveva preso possesso del mio corpo.

"ehi ehi calmo" Un ragazzo alle mie spalle mi placó costringendomi a smettere.
Cercai di dimenarmi ma non riuscivo a muovermi.

La campanella suonò facendomi per un'attimo distrarre e ricordare dove ero e cosa stavo facendo, ma io non avevo più forze necessarie per muovermi, ero bloccato dalla rabbia e se avessi tirato anche solo un altro pugno sarebbe finita per Anastasia e quel suo caratterino del cazzo.

Anna portò via Anastasia guardandomi negli occhi e accennando un si con la testa, forse per aiutarmi a calmarmi, ma mi aveva di nuovo lasciato da solo.

"sta calmo, va tutto bene"
Cercó di rassicurarmi il ragazzo non sapendo come comportarsi.

"n-no.. NON VA TUTTO BENE CAZZO! NON VA TUTT-" Mi alzò la testa incrociando il suo sguardo.

Mi mise le sue caldi mani sulle mie guance e mi sguardo dritto negli occhi.

"calmati.. fai dei respiri profondi.. ascoltami" Mi disse con una voce molto calda e rassicurante.

La mia espressione cambiò al suo tocco, alle sue parole e al suo atteggiamento nei miei confronti.

Feci come mi aveva detto e mi accompagnò con i respiri.

"bravo.. bravo" Mi faceva sentire bene e non capivo neanche il motivo.. insomma, era una persona come tutte le altre... cosa aveva di speciale?

Mi calmai, mi sentii molto meglio, molto più rilassato.

"tutto apposto?" Mi chiese dolcemente per accertarsi che stessi bene e io per rispondergli annuii con la testa.

"vieni con me in infermieria.. così ti sentirai meglio" Mi disse mentre io lo seguivo, non so per quale motivo, fidandomi ciecamente di lui.

falling in love | strecico (wgf story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora