Tornate stelle

27 7 6
                                    

Tante volte mi sono affezionata,

spesso incredula del modo in cui

ogni cosa prendesse forma.

Tante volte ho immaginato un altro agire,

ma così difficile è mostrarsi

diversi da ciò che in realtà si è.

Nel mio mondo fatto di cielo

son comparse molte anime che

hanno brillato e, passato l'attimo

si son spente, come d'incanto.

Così d'un tratto tutto era buio

e non veder, non saper mi annebbiava

fuori e dentro, come la tormenta

di un gelido inverno, che

passa attraverso la carne e,

arrivando alle ossa,

bisbiglia al cuore la sua condanna.

Solitudine a tutte le ore,

nell'anima e nelle viscere,

che si infranga questo corpo

e nulla resti di questo povero cuore.

Un sonno profondo,

respiro mancato,

sdraiata sull'erba col ciel sereno.

Svegliarsi all'improvviso

e sentire sul viso

come un vuoto sorriso.

Le stelle ancor sono

bianchi astri a puntellar il drappo della notte

e del lor lume non dovrò più dubitare.

Son tornate, anche se lontane,

più luminose di sempre, forse mai le afferrerò.

E le guardo da qui, intonando un pensier

che alla mente si dona, nel silenzio di

una notte piena di stelle che,

luminose e sempre più belle,

brillano di nuovo sulla mia pelle.

Son lontane, lo so, ma

del resto si sa che l'abbagliar in volto

allo sguardo nega di saper

cosa succede dinnanzi a sé.





Presunte sfumature di poesiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora