Balsamo che ristora

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Sono forte.

Me lo ripeto da sempre, ma

ogni volta la fatica è più grande e

queste parole sembrano perdere potere

nel momento in cui torno

a stare in bilico su di un cratere.

Un soffio di vento, un fulmine improvviso,

due mani sulla schiena che spingono e

cado giù, in un vuoto profondo

dove non v'è alcun appiglio

a fermar lo schianto.

La bocca non ha più forza di

sussurrar parole per incoraggiar

l'anima mia dalla devastazione investita..

Se la guardo vedo solo

creature immonde a rosicchiarla.

Un soffio di vento e

vola via la consapevolezza

dell'esser forte nonostante la caduta.

Un fulmine improvviso e

sotto la pelle anche il cuore

soccombe alle fiamme.

Due mani sulla schiena che spingono e

non sono più forte,

sono un fallimento.

Devo rialzarmi ma

le mie gambe sono pesanti,

le ginocchia cedono e 

il profumo del balsamo che ristora si disperde.

L'odore pungente del veleno

si insinua nelle narici

e soffoca il respiro con

l'antica storia delle

voci come lame taglienti.

Sempre lì, nella memoria

disfanno il lavoro paziente ,di

giorni e giorni di carezze,

in un oltraggioso istante.

Un soffio di vento, un fulmine improvviso,

due mani sulla schiena che spingono:

tre gocce di veleno che,

giorno dopo giorno,

tende tutto ad annullare, mentre ricerco

il profumo del balsamo che

ristora l'anima mia in balia di

un soffio di vento, un fulmine improvviso e

due mani sulla schiena che spingono.







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