Muovo di nuovo i miei passi
ancora prigioniera di un dolore
che non posso evitare.
Ogni volta è una scoperta:
scopro una nuova parte di me
che non conoscevo
e mi detesto, così incapace
di guardare avanti,
di lasciarmi alle spalle
quel passato che mi fa soffrire.
Non riesco a dimenticarlo,
la voce di chi mi urlava contro
è ancora forte e chiara:
uccide il meglio che raramente
riesco a vedere dentro di me.
Vince lo sbaglio che credo di essere
e il buio ripiomba all'improvviso
sfamandosi del mio senso di colpa.
Il buio come un principe
si spaccia per la soluzione,
si prende gioco di me
e mi sento in trappola.
Divento cieca
e non vedo la meraviglia
che potrei essere.
Divento sorda
e non sento più
la mia voce:
le parole che tento di ripetermi
quando non mi sento abbastanza.
Non riesco a brillare.
La mia luce è quella di una candela:
la fiamma traballa
mossa da un vento
che pian piano la affievolisce
fino a spegnerla del tutto.
Si oscurano i sogni che
rendono speciale la vita,
ma so per certo che
anche se non li vedo più,
essi sono ancora lì ad aspettare
di poter splendere ancora per me.
Mi armo di pazienza,
ritrovo la gentilezza di una carezza
che dono a me stessa
e mi lascio salvare da un desiderio
che può diventare realtà.
Torno a credere che ce la farò
ma non so quanto durerà.
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Presunte sfumature di poesia
PoetryUn viaggio dentro e al di fuori di sé, attraverso le mille sfumature delle emozioni assaporate mediante la sublime arte della poesia lontana dai suoi schemi strutturali