Terra sconosciuta o dimenticata?

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Tra i banchi di scuola son nati

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Tra i banchi di scuola son nati

i miei solitari e silenziosi pensieri

e hanno imparato che

non sempre l'orlo del precipizio

è la fine di tutto.

Ad un passo dal vuoto,

lì dove nessuno ti vede,

lì dove nessuno ti ascolta,

si può arrivare all'improvviso:

quel vuoto è insistente,

rapisce tutto ciò che sei,

lo estirpa con forza e lo abbandona

nell'angolo cieco dove

vanno a morire le cose banali.

Così tu diventi banale,

per gli altri e per te stesso.

Quante volte quel vuoto

mi ha travolto

fino a farmi dimenticare

chi ci fosse dietro quei pensieri

così profondi,

tristi,

pesanti,

confusi.

Quante volte mi sono dimenticata di me.

E poi è arrivato

Il tempo della riflessione,

un tempo che voleva essere guaritore.

La rabbia dei momenti ribelli

si è trasformata.

La monocromia di emozioni

tutte uguali

ha lasciato il posto

a nuovi colori

e con un gioco di sguardi più attenti

è iniziato un viaggio particolare

dove la città da visitare

è il mio cuore.

Ogni passo fatto su questa terra sconosciuta,

o forse solo dimenticata,

sarà un passo consolatore,

un passo esploratore,

un passo con il quale provare a ricominciare,

un passo con il quale provare a perdonare.

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