Quante volte ho visto
solo la mia ombra avanzare,
pensando fosse più giusto
il giudizio degli altri, anziché
ciò che dentro di me mi definiva.
Ho lasciato, la mia luce, arrendersi al buio:
non l'ho protetta, anzi,
ho soffiato forte e Lei si è spenta.
Quante volte ho visto
solo la mia ombra
vivere alle mie spalle,
rubando, allo specchio, il mio riflesso.
Sono, ora, consapevole del
più grande errore potessi fare, ma
incapace di rimediare, mi fermo.
Contemplo il riflesso e prometto di
imparare a obbedire alla mia luce, perché
il giudizio degli altri non affondi più
i suoi artigli sulla mia pelle.
Cambia l'ora:
da legale a solare, signore e signori,
udite l'acclamar di quanto accade ,
ora, col Sol di fronte:
l'ombra, ch'aveva il nom
ugual al mio, è svanita.
Fate largo alla luce.
Ella risponde, ora, al suon delle lettere
che insieme fanno Ilaria:
son io.
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Presunte sfumature di poesia
PoetryUn viaggio dentro e al di fuori di sé, attraverso le mille sfumature delle emozioni assaporate mediante la sublime arte della poesia lontana dai suoi schemi strutturali