CAN
Non ho chiuso occhio tutta la notte, ma forse aveva ragione mia madre se Leyla avesse deciso di tenere il bambino non potevo tirarmi indietro, come avrei potuto continuare a vivere e magari un giorno incontrarla con mio figlio per mano...consapevole che io lo avevo rifiutato....
La chiamo voglio parlare con lei, fortunatamente risponde subito, è appena le chiedo di vederci, subito accetta come se non aspettasse altro.Ci vediamo in un bar dove ordiniamo la colazione, senza troppi giri di parole, le chiedo direttamente che intenzioni abbia e lei, nella maniera più sincera e semplice, mi dice che vuole questo bambino e che a prescindere dalla mia decisione, questo bambino nascerà. Sono un po' preoccupato per il nostro rapporto, più che altro perché noi non abbiamo un rapporto, e ancora una volta, in maniera semplice mi dice che lei è innamorata di me, quindi creare una famiglia non è di certo un problema, io rimango un po' sorpreso è destabilizzato da tanta certezza, mi sento anche in colpa per non ricambiare e per non avere la sua stessa convinzione, sembrerà brutto, ma forse se la sua famiglia non fosse d'accordo... non sarebbe colpa mia...non so più nemmeno io cosa sto pensando, sono confuso, frastornato ma sopratutto molto impaurito.
Mi dice che ora, con sua sorella andrà a parlare con il fratello, io annuisco, dicendo che farò lo stesso anche io, ma poi mi sorprende< Can, quando lo dirò a mia nonna, dovrai essere presente, lei è una donna molto particolare, autoritaria.... Insomma, ti condannerebbe a vita, solo per avermi mandata da sola>
annuisco e penso, che l'ultima cosa che ci voleva era proprio la nonna bacchettona.
Raggiungo Serkan al suo nuovo studio, fortunatamente lo trovo nel suo ufficio e quasi come fossi in terapia da uno psicologo, mi siedo e gli racconto tutto, sembra scioccato quanto me, lui conosce Leyla, forse anche meglio di me, mi dice che ad ogni modo, non sono obbligato a stare con lei, ma che posso prendermi cura lo stesso di mio figlio, in questo momento, sapere che posso avere un'alternativa, mi da sollievo.
Leyla mi chiama e mi dice di raggiungerla a casa da sua sorella, mi dice che hanno parlato con il fratello e che ora, è arrivato il momento di affrontare la nonna, mio fratello mi guarda< Can vorrei venire con te, non voglio che vai lì da solo >
abbraccio mio fratello, perché avrei tanto voluto chiederglielo, ma la vergogna me lo aveva impedito.
Insieme a mio fratello raggiungo l'indirizzo che Leyla mi aveva dato, suono il citofono alla porta e rimango immobile, credo di essere sotto shock.SANEM
Leyla mi ha letteralmente buttata giù dal letto, mi ha raccontato di essersi già vista con il suo lui misterioso e di essersi messi d'accordo, che una volta parlato con Embre, sarà anche lui a venire a parlare con sua nonna.
Ribadisco il mio non voler avere niente a che fare con la nonna, ma lei sembra ignorarmi, così decido intanto di procedere per ordine, quindi con un senso di ansia, raggiungiamo casa di Embre, fortunatamente Guliz e in casa e sono sicura, che lei potrà aiutarci con Embre.
Ci sediamo in salotto, Leyla mi guarda invitandomi a parlare, ma nostro fratello conoscendoci, interviene< allora? Che avete combinato?>
sorrido nervosamente
< allora....ciò che sto per dirti, è una notizia bellissima, che porterà tanta felicità nella nostra famiglia>
Embre sorride felice, per ciò che ho appena detto, così prendo coraggio
< sei pronto a diventare zio?>
mio fratello sgrana gli occhi sorpreso, Guliz sorride e Leyla mi guarda confusa, forse si aspettava un grande discorso per dirglielo
< Sanem tu...tu..>
Embre non riesce nemmeno a pronunciare la parola, mentre Guliz mi abbraccia
< Sanem sono così felice...se tu lo sei...>
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OLTRE LA VITA....
ChickLitNella mia vita ho avuto a che fare molto con il destino, lui si è preso gioco di me, dandomi e togliendomi al tempo stesso tutto ciò che ho sempre amato. Sono ormai una donna, ben strutturata e anche realizzata ma ciò che ho dovuto affrontare, il d...