Capitolo 19

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CAN
Sanem è andata con Kiras, sono sincero non mi sono stupito, sapevo che il suo amore per Kiras andava oltre ogni razionalità e pur di vederla sorridere, avrebbe fatto ogni cosa.
Mentre si stavano preparando Leyla si è svegliata e le ho raccontato cosa era successo, tralasciando il fatto che Kiras era arrabbiata con lei e che pregava di svegliarsi e scoprire che Sanem era la sua mamma, ovviamente ha preso molto bene la notizia è non ha perso tempo di dirmi, che per questo, per la felicità di nostra figlia lei aveva proposto il matrimonio tra le e Sanem, fortunatamente il loro arrivo ci ha interrotto.

Sono andate via da un po' e non faccio che pensare al sorrido di mia figlia e hai suoi occhi così pieni di gioia, mentre scendeva le scale stringendo la mano di Sanem.
Sto lavorando con il computer portatile seduto sul letto vicino a Leyla, improvvisamente la sento respirare male, si agita più del solito, le metto l'ossigeno ma nulla la sua respirazione non migliora, mi guarda spaventata ed è proprio lei a chiedermi di chiamare il medico, lo faccio subito e mi dice di alzare l'ossigeno al massimo rassicurandomi che in 15 minuti sarà qui a casa.
Sono i 15 minuti più lunghi della mia vita, vedo lei soffrire per la mancanza d'ossigeno ed io sono impotente.
Il medico arriva e le fa subito una puntura, poco dopo Leyla si rilassa e anche la sua respirazione anche se affannata migliora, il medico mi guarda

< Can la situazione come hai ben visto è molto peggiorata, credo sia arrivato il momento di avvisare la signora Remide e farla tornare il prima possibile >

sgranò gli occhi, perché mi rendo conto che stavolta mi stava dicendo una realtà che sapevo sarebbe arrivata, ma che nonostante tutto, non ero pronto ad affrontare

< dottore che significa? Secondo lei quanto le resta..>

il dottore scuote la testa

< Can potrebbero essere ore, giorni... ma da ciò che ho visto non credo arriverà ad una settimana >

chiudo gli occhi e li riapro cercando di mandare indietro le lacrime che stavano prepotentemente cercando di uscire

< ok la ringrazio dottore>

mi stringe la mano

< Can per qualsiasi cosa è a qualsiasi ora non esitare a chiamarmi>

annuisco e lo ringrazio.

Rientro in casa e Leyla e sveglia, mi avvicino e accarezzo il suo viso, cerca di parlare, ma la invito a non farlo per non farla affaticare ma lei insiste

< Can... sono stanca...>

bacio la sua mano

< lo so amore mio lo so...>

mi guarda con occhi lucidi

< Can devo sistemare i miei bambini prima, devo sistemare te e mia sorella io...>

annuisco

< non preoccuparti sistemiamo tutto amore mio ora riposati ok? >

Annuisce e poco dopo si è addormentata di nuovo, chiamo Embre e lo informo su ciò che il medico mi ha detto, non ho chiamato di proposito Remide perché sapevo che Embre avrebbe trovato il modo più giusto per prepararla a ciò che a breve sarebbe successo.
È inutile il mio tentativo nel cercare di concentrarmi nel lavoro così chiudo definitivamente il pc e mi sdraio vicini a Leyla accarezzando il suo viso diventato troppo magro, troppo bianco, spento, distrutto dalla malattia, penso alla sua proposta, penso a ciò che ci siamo detti con Sanem, penso a ciò che ha detto mia figlia, penso al suo viso felice di questa mattina, penso alle parole del medico e sopratutto alle ultime cose che mi ha detto Leyla, stava continuando a lottare contro se stessa, distruggendosi, nonostante fosse davvero stanca, solo per voler morire con la serenità che tutti noi avevamo un futuro o almeno un progetto di futuro ben definito.

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