Capitolo 3

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CAN
Ci stiamo baciando in un modo fantastico, non ricordo di aver mai baciato nessuna in questo modo, ricordo di non aver mai desiderato baciare così tanto una donna, il mio corpo la desidera, e sento che per lei e lo stesso, ma il mio dannato buonsenso, mi ricorda che è ubriaca, quindi sono consapevole che dovrò tenere a bada il mio istinto.
Ci fermiamo per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e solo ora mi rendo conto di non conoscere nemmeno il suo nome, accarezzo il suo viso

< posso sapere il tuo nome?>

sorride

< sono Sanem la tua vicina di stanza>

sorrido e le schiocco un bacio sulle labbra

< hai un bellissimo nome >

sorride maliziosa

< me lo dicono in molti>

sorrido anche io.

La vedo guardare l'ora e sgranare gli occhi

< sono le 5:20 di mattina... è tardissimo >

sorrido

< forse vorrai dire e molto presto >

si alza mentre sorride

< hai perfettamente ragione >

mi alzo dietro di lei e raggiungiamo il muretto che separa i nostri terrazzi, mi sorride

< ti devo una sigaretta>

sorrido e la bacio di nuovo

< vorrà dire che stasera ci incontreremo di nuovo qui, così potrai restituirmela>

sorride e stavolta mi bacia lei

< non vedo l'ora >

l'aiuto a scavalcare il muretto e prima di raggiungere la sua camera mi guarda

<allora ci si vede...>

sorrido e annuisco

< ci si vede> .

Raggiungo la mia camera e guardandomi allo specchio, noto di avere un espressione da ebete.

SANEM
Oggi è il nostro ultimo giorno a Roma, domani in tarda mattinata abbiamo l'aereo di ritorno, questi 7 giorni sono volati, sopratutto la notte è volata, perché dalla prima sera che ho incontrato Can, aspettavo con ansia, il rientro in hotel, sperando che le mie amiche si addormentassero, per poi raggiungere lui sulla terrazza e passare la notte con lui, ci siamo raccontati molto della nostra vita, ma devo dire, ci siamo sopratutto baciati, non ci siano mai spinti oltre, nonostante io non avrei avuto problemi a farlo, mi piace e anche molto, solitamente non sono così, ma con lui... sembra tutto così naturale, con lui mi sembra di stare con qualcuno che conosco da molto, nonostante ho capito abbia un carattere molto particolare, diciamo che da sobrio e molto più introverso, parla poco di se, nonostante è sempre pronto per un consiglio, tanto che lui stesso, ha confermato il suo essere solitamente molto riservato, quindi devo dire, che mi sento molto fortunata, visto che mi ha parlato di lui, dei suoi sogni.
Lui resterà qui altri 3 giorni, sembra quasi dispiaciuto, quando invece dovrebbe essere felice, oggi mi ha chiesto di riuscire a svincolarmi dalle mie amiche a cui di proposito, non ho detto nulla di lui, conoscendole, avrebbero fatto troppe domande, avrebbero insistito per conoscerlo, ed io volevo solo vivere queste sere in sua compagnia, senza troppi pensieri e ansie, con la consapevolezza, che una volta tornati entrambi a Istanbul ci saremmo potuti vedere se entrambi lo volevamo davvero, allora in quel caso, ne avrei parlato con le mie amiche.

E ora di cena e loro si stanno preparando, io ho finto un gran mal di testa, giustificando la mia assenza alla cena, prenotata in uno dei migliori ristoranti di Roma, stranamente ci hanno creduto, anzi hanno proposto di restare in albergo con me, ma io ho fatto di tutto e alla fine le ho convinte, finalmente stanno uscendo.
Can mi aveva invitata a cena in camera sua, mi preparo velocemente, perché avevo già scelto cosa indossare da ieri sera, quando mi aveva proposto questa cena, indosso un vestitino semplice in raso blu, scarpa oro tacco 12, capelli sciolti lisci e un filo di trucco

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