Capitolo 30

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SANEM

È passato un anno da quando io e Can siano una coppia a tutti gli effetti, non solo davanti la legge ma proprio nella vita.
È stato un anno difficile per tutti, ma insieme siamo riusciti a creare una stabilità è un armonia in famiglia, certo è che mia sorella e  il mio pensiero costante, lei vive in me, spesso faccio cose o prendo decisioni pensando lei cosa farebbe al posto mio, non solo verso i bambini ma proprio nella vita in generale, nel lavoro, con Can, anche quando sono indecisa su un vestito provo a immaginare lei quale mi consiglierebbe.

Ogni mattina mi sveglio tra le braccia di Can non importa se abbiano discusso, come calamite durante la notte ci cerchiamo e il risveglio è sempre lo stesso.
Prima di alzarmi lo sveglio riempiendolo di baci, ovviamente questa mattina lo faccio perché non abbiamo discusso.
Apre gli occhi e mi sorride

< buongiorno amore mio>

< buongiorno a te>

Mi tira a lui stringendomi forte

< Can... dobbiamo alzarci i bambini devono andare a scuole e noi a lavoro...>

Mi tiene forte

< dai 5 minuti di coccole e poi ci alziamo >

Lo bacio e sorrido

< 5 minuti sono troppi... fatti bastare questo bacio >

< non mi bastano mai i tuoi baci...>

Sorrido e lo bacio di nuovo stavolta sono io a intensificare il bacio perché anche a me i suoi baci non bastavano mai

< mammaaaaaaa>

Entrambi sorridiamo alla voce di Bulut, Can mi da un altro bacio veloce sulle labbra

< ora dobbiamo davvero alzarci>

Sorrido e ci alziamo io raggiungo la camera di Bulut e lo trovo in piedi nel lettino

< buongiorno amore >

Mi sorride e fa cenno con le braccia di essere preso in braccio, lo prendo e lo riempio di baci nel mentre sento Kiras ridere, mi affaccio nella sua camera e la trovo sdraiata sul letto con Can che si fanno il solletico a vicenda, sorrido automaticamente, il loro sorriso era il mio, Kiras mi vede

< mamma aiutami....>

Scuoto la testa sorridendo e Can alza le mani

< mi arrendo basta>

Si alza dal letto ma con un movimento rapido mi tira sul letto, sorreggendo Bulut che già ride

< no... Can... il solletico no>

Si butta sopra di noi tenendoci prigionieri e fa il solletico a tutti...
Ridiamo a crepapelle riesco a svincolarmi o meglio mi permette di farlo e in modo autoritario metto fine al gioco

< bastaaaa forza tu giù dal letto>

Can fa una faccia impaurita versi i bambini che subito smettono di ridere io trattengo la risata e continuò con la mia autorità

< andiamo a fare colazione e poi tutti a prepararsi altrimenti facciamo tardi >

Subito si alzano dal letto ed io sospiro mentre sorridendo esco dalla camera seguita da tutti loro.

CAN
Un anno è passato, molte cose sono cambiate l'unica cosa sempre uguale e l'amore che provo per la mia famiglia.
Ogni sera prima di mettermi nel letto guardo i miei figli e ringrazio Allah che siano sani e sereni e felici ma ringrazio anche Leyla per aver deciso con tanta determinazione che Kiras sarebbe nata, a prescindere da ciò che volevo io in quel momento, la ringrazio anche per avermi fatto pressione su pressione per più di un anno per volere un altro figlio il mio campione... il mio Bulut. La ringrazio che quando al mio fianco vedo Sanem, perché è solo grazie a lei se sto vivendo la favola della mia vita, ho sempre amato Sanem in un modo inspiegabile, quando ho accettato non solo di prendermi la responsabilità verso Kiras ma anche di provare ad avere una famiglia con Leyla è stato principalmente per non deludere lei, me lo aveva detto chiaramente. Con il tempo ho imparato ad amare anche Leyla era un amore diverso ma era amore, mi pento solo di averlo capito tardi e mi pento di non essere stato in grado di donargli l'amore che meritava.

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