Capitolo 9

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SANEM
È passata una settimana dal compleanno di Kiras ma sopratutto dall'ultima volta che ho visto Can, andavo di proposito a trovare mia sorella, negli orari in cui ero sicura lui non fosse in casa.

Sono tornata a casa da lavoro distrutta, ma avevo promesso a Metin di cenare insieme, ha capito dal mio tono di voce che forse ero troppo stanca per uscire, così mi ha proposto di cenare a casa da me, così che io possa essere più tranquilla, mi ha detto anche di non preoccuparmi per la cena, ordineremo una pizza così che davvero io non debba pensare a nulla, era sempre molto attento e premuroso con me, era un ragazzo d'oro, ed io mi sentivo fortunata ad averlo incontrato.
Come previsto mi raggiunge con due cartoni di pizza, anziché sederci a tavola, propone di mangiare sul divano comodi davanti la tv, mi piace la sua semplicità, ed io con lui mi sento bene, non mi sento a disagio, come anche questa sera l'ho accolto indossando una semplice tuta, lui mi guarda sempre nello stesso modo, sia se sono super sexy che con abiti semplici e senza trucco, ogni giorno, specialmente dopo la conversazione con Can, cerco di guardarlo con occhi diversi, sto cercando di immaginare un futuro con lui, pensandoci, mi vedo una donna amata, coccolata, stimata, sostenuta da lui, purtroppo se immagino il suo futuro, lo vedo con una donna che proverà e lotterà contro se stessa per amarlo e forse non era questo che si meritava, ma forse dovevo provare, tentare di dare una possibilità a me, a lui ma sopratutto a noi.
La pizza è finita e siamo abbracciati sul divano mentre guardiamo un programma divertente in televisione, stiamo ridendo come matti, tra noi c'è molta complicità, mi guarda e accarezza il mio viso, io sorrido e lui avvicina le sue labbra alle mie dove inizialmente lascia un dolce bacio, ma che piano piano intensifica, cerco di lasciarmi andare e accarezzo il suo petto, lui mi attira più a se è insinua le mani sotto la mia maglietta e accarezza i miei seni, non sono infastidita, quindi forse è arrivato il momento di provare a spingerci un po' oltre, è arrivato il momento di affrontare la nostra intimità, sfilo la sua maglietta, lui mi sorride

< Sanem non dobbiamo per forza...>

scuoto la testa e tenendolo per mano, raggiungiamo la mia camera, in maniera veloce mi spoglia, mentre continua a baciarmi le labbra, lo aiuto a togliersi i pantaloni e i boxer, sembra stia fremendo per avermi, mi fa sdraiare sul letto e si insinua tra le mie gambe, mi bacia e con un colpo secco mi penetra, lui sembra molto preso dal momento io... io vorrei scusarmi con lui e mandarlo via, l'ultima volta che ho fatto L'amore è stato con Can, e ricordò esattamente, ogni dettaglio della nostra prima volta, ricordi come voleva ogni parte del mio corpo come io volevo lo stesso di lui, Metin no, lui sembra meccanico, il suo desiderio era possedermi, lo stava facendo e lui stava raggiungendo il suo piacere, mentre era incurante di ciò che a me avrebbe recato piacere.
Mi sembra di rivivere le volte in cui facevo l'amore con Yghit il mio ex, quindi decido di optare la stessa tecnica che avevo usato proprio con lui nell'ultimo periodo in cui stavamo insieme, fingo un orgasmo, Metin, mi guarda compiaciuto e dopo aver messo il preservativo, raggiunge il suo piacere, mi sorride e accarezza il mio viso

< amore mio è stato bellissimo, ne è valsa la pena aspettare >

accenno un sorriso e mento ancora

< anche per me è stato bello>

si sdraia al mio fianco e mi abbraccia, vorrei scappare, vorrei piangere, ma non posso farlo, non posso ferirlo, in fondo lui non ha fatto nulla di male, il problema sono io, il mio problema e Can che nonostante cerco di Dimenticare non ci riesco e ancora una volta, ho fatto paragoni, tra lui e qualcuno che sta cercando di prendere il suo posto.
Sono molto stanca, così mi addormento mentre Metin accarezza la mia schiena.
Apro gli occhi sono le 4:30 di mattina, trovo Metin al mio fianco, tiene abbracciato a se un cuscino, scuoto la testa e ancora una volta penso a lui, ogni volta che mi sono addormentata tra le sue braccia, mi sono svegliata nello stesso modo, posizioni diverse, ma l'unica cosa che non cambiava, che ero sempre stretta nelle sue braccia.
Mi alzo e vado dritta in bagno, apro la doccia e mi butto dentro, devo scacciare questi pensieri, devo decidere come comportarmi una volta che Metin sarà sveglio.
Sento il citofono e subito mi allarmo, esco dalla doccia, mi asciugo velocemente e indosso una canottiera e delle culotte, mi avvio verso la porta e vedo che Metin ha già aperto, ed indossa solo i boxer, davanti a lui.....

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