Capitolo 5

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SANEM
Sono ormai passati 5 mesi dalla morte dei miei genitori e la mia vita è totalmente cambiata.
Ho fin da subito, abbandonato il mio sogno di laurearmi, perché per potermi mantenere e sopratutto pagare l'affitto, ho trovato il mese seguente alla morte dei miei genitori, in cui mi sono chiusa a riccio, un lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento, faccio turni massacranti e se possibile, anche straordinario, per riuscire solamente a pagare l'affitto, pagare le bollette e fare la spesa, per me rimangono forse 100€ ma tutto dipende dalle bollette.
Ovviamente sia Embre che Leyla si erano offerti di aiutarmi con l'affitto, sopratutto dopo che ho rifiutato l'offerta di Leyla di trasferirmi a casa con lei da sua nonna, o di andare nella dependance, Embre ha capito a pieno le mie motivazioni, mentre Leyla no, ultimamente ci siamo un po' allontanate, dalla morte dei miei genitori, io mi sono chiusa, sentendomi quasi ogni giorno in colpa per vivere, mentre lei, sembra essersi data alla pazza gioia, il fine settimana, non fa che andare il pub, discoteche, spesso torna a casa ubriaca e ogni volta che rifiutò il suo invito ad uscire, fa la parte dell'arrabbiata, ma oltre al fatto che non ho nessuna voglia di ballare, cantare, rifiuto anche perché sono fisicamente stanca, dopo aver passato giornate intere in piedi a servire clienti e sistemare il negozio, ultimamente per guadagnare qualche soldo in più, visto che l'assicurazione della mia macchina e in scadenza, ho proposto al mio capo di trattenermi dopo la chiusura, per fare le pulizie del negozio e lui ha acconsentito, sapendo la mia situazione.
I miei fratelli mi avevano proposto di andare a lavorare con loro, nell'azienda che ad oggi è ancora della nonna, ma ovviamente ho rifiutato, io con quella donna non volevo avere nulla a che fare, era stata in grado di sminuire i miei genitori anche dopo essere morti, non mi ha mai accettata, l'unico motivo per cui mi permette, anche se ora lo faccio proprio in rare occasioni e per un tempo minimo di entrare in casa sua e perché sa, che nonostante i disguidi con Leyla sia lei, che Embre non rinuncerebbero mai a me.

In questi mesi spesso ho pensato a Can, non ci siamo più visti e sentiti, ogni tanto ho aperto la chat con lui, ma ho notato che mi ha bloccata, evidentemente lo avevo ferito e sicuramente mi ha già dimenticata da un pezzo. Ma in fondo è meglio così, io ad oggi, non sono più la Sanem che aveva conosciuto e lui, non meritava una come me.

Sono appena tornata a casa da lavoro e sono le 22:09 sono stanca morta, sto per entrare in doccia ma il mio telefono suona ed è Leyla

< Leyla >

La sento piangere

< Sanem sei a casa?>

< si, che succede? Perché piangi?>

< Sanem sto arrivando, devo dirti una cosa importante, ho bisogno del tuo aiuto>

< ti aspetto>

Le nostre case distanziano 5 minuti a piedi una dall'altra, così chiudo la doccia, indosso una tuta veloce e il citofono suona.
Mia sorella entra e sembra disperata, mi abbraccia ed io ricambio

< Leyla mi dici che succede? Così mi fai preoccupare>

annuisce, nel frattempo ci sediamo sul divano

< Sanem, un paio di mesi fa ho conosciuto un ragazzo, mi sono perdutamente innamorata di lui...>

annuisco invitandola a continuare

<....Sanem credo di essere incinta...>

deglutisco vistosamente, ma cerco di mostrarmi calma

< allora andiamo in ordine per favore... con questo ragazzo ci stai insieme giusto?>

lei scuote la testa

< no, non proprio, insomma ci vediamo nel fine settimana con altri nostri amici, ed è capitato di andare a letto insieme >

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