Before You Go

CAPITOLO 10: LA NOTIZIA CHE SCONVOLSE LO STUDIO MODERANI

Bologna, 12 Aprile 2018

AMELIA POV'S

Flashback

Appena arrivata in studio noto che Giacomo non è nel suo ufficio e inizialmente penso che sia in ritardo a causa di quell'Astori, ma chi si credeva di essere? Io non sapevo con chi parlavo? Lo sapevo benissimo invece parlavo con una ragazza alla quale era sempre e solo interessato la carriera ed era senza cuore. Mentre stavo pensando queste cose arrivò una telefonata dal presidente dell'ordine il quale chiese di parlare con Stefano, io rimasi stupita di questa chiamata poi quando Stefano termino la chiamata mi fece entrare nel suo ufficio e mi disse: "Da oggi l'avvocato Taviani non farà più parte di questo studio" rimasi senza parole e lui se né accorse ed aggiunse "abbiamo un problema più grosso adesso" riprese " Il presidente dell'ordine non è altroché il padrino di Laura" Appena mi disse così capi a cosa si riferiva Laura quando mi ha detto che non avevo idea con chi stessi parlando, Ora avevo collegato tutto.

Bologna, 17 Aprile 2018

Da quel giorno in studio Giacomo non si era più fatto vedere ma ciò che sconvolse l'intero studio era il fatto che la squadra di pallavolo che noi cercavamo di mandare via per impedire a Laura di tornare fosse riuscita a trovare un legale e ciò che sconvolse tutto lo studio e che questo legale fosse nientemeno che Giacomo! Non ci credevamo ci sembrava impossibile quando notai due biglietti sulla sua scrivania uno era indirizzato a me e l'altro a Stefano; il primo citava così "Non puoi tenermi sotto controllo 24 h su 24 e poi la mia vita da quando mi hai tradito con tuo marito è andata avanti e le mie scelte non ti devono più importare. Pensa alla tua famiglia e lasciami in pace" invece il biglietto indirizzato a Stefano citava così "Grazie per avermi dato la possibilità di fare il tirocinio e poi di avermi assunto ma ora è tempo che io prenda la mia strada la quale non include più te e tua moglie".

Bologna, 12 Aprile 2018

STEFANO POV'S

Flashback

Appena arrivato in studio noto che Giacomo non è nel suo ufficio e inizialmente penso che abbia avuto da fare, Mentre stavo pensando queste cose arrivò una telefonata dal presidente dell'ordine il quale chiese di parlarmi, io rimasi stupito di questa chiamata poi quando terminai la chiamata feci entrare nel mio ufficio Amelia e le dissi: "Da oggi l'avvocato Taviani non farà più parte di questo studio" Amelia rimase senza parole e io mi accorsi ed aggiunsi "abbiamo un problema più grosso adesso" ripresi " Il presidente dell'ordine non è altroché il padrino di Laura" Appena le dissi così Amanda si come assento e poi mi racconto ciò che le aveva detto Laura e io collegai tutto.

Bologna, 17 Aprile 2018

Da quel giorno in studio Giacomo non si era più fatto vedere ma ciò che sconvolse l'intero studio era il fatto che la squadra di pallavolo che noi cercavamo di mandare via per impedire a Laura di tornare fosse riuscita a trovare un legale e ciò che sconvolse tutto lo studio e che questo legale fosse nientemeno che Giacomo! Non ci credevamo ci sembrava impossibile quando notai due biglietti sulla sua scrivania uno era indirizzato a me e l'altro ad Amelia; il primo citava cosi: "Grazie per avermi dato la possibilità di fare il tirocinio e poi di avermi assunto ma ora è tempo che io prenda la mia strada la quale non include più te e tua moglie". invece il biglietto indirizzato ad Amelia citava così: "Non puoi tenermi sotto controllo 24 h su 24 e poi la mia vita da quando mi hai tradito con tuo marito è andata avanti e le mie scelte non ti devono più importare. Pensa alla tua famiglia e lasciami in pace". Era arrivato il momento che aspettavo nonché non volessi Giacomo in studio ma lo vedevo sofferente e come suo datore di lavoro volevo il meglio ma mia moglie ciò non lo concepiva e allora speravo che prima o poi lui facesse il passo, beh il momento era arrivato anche se lo avrei trovato come avversario preferivo così piuttosto di vederlo sofferente. Amelia non concepiva il fatto che Giacomo avesse preferito Laura a lei per me era indifferente anche perché io ero il padrino di Giacomo anche se i nostri rapporti si erano rotti da quando Amelia ci aveva messo l'uno contro l'altro.