CAPITOLO 20 I PARTE: LA VERA FINE DI UN CALVARIO DURATO 8 ANNI

4 1 1
                                    

Bologna, 11 maggio 2018

AMELIA POV'S

Dopo 8 anni eccomi finalmente qui nella stanza d'attesa del tribunale per porre fine ad un calvario che mi è costato la lontananza di Laura e Sara. Ecco che arriva un agente e dice il mio nome Agente: "Amelia Donati" Amelia: "Eccomi!" l'agente mi fa entrare in sala il giornalista è seduto al tavolo degli imputati ma appena gli passo davanti mi guarda con fare cagnesco e capisco che farà di tutto per rendere la mia testimonianza non credibile. Eccomi arrivata al banco dei testimoni Agente: "Il suo nome" Amelia: "Amelia Donati" Agente: "Alzi la mano destra. Giura di dire la verità e nient'altro che la verità?" Amelia: "Lo Giuro" Procuratore: "Signora Donati ci può raccontare come l'imputato ha influenzato e costretto lei e suo marito ad allontanarsi dalle vostre figlie Laura e Sara?" Amelia: " Tutto inizio il 12 febbraio 2010 io e mio marito eravamo in studio quando arrivo il signor Capaldi e ci chiese di difenderlo contro nostra figlia Sara la quale aveva arrestato il cugino noi ci opponemmo e lui se ne andò ma si ripresento il giorno seguente minacciandoci che se noi non lo avessimo difeso lui avrebbe fatto del male alle nostre figlie Sara e Laura e ci disse che lui lo avrebbe fatto se noi non le avessimo allontanate poi una settimana dopo quando mia figlia Laura andò a Milano lui inizio a telefonarci costantemente dicendoci che se avessimo fatto un passo falso lui avrebbe fatto del male a Laura ed ha continuato sempre in tutti questi anni noi eravamo all'oscuro di ciò che lui avesse fatto per 8 anni a Laura la quale aveva allontanato sua sorella Sara per proteggerla ed aveva raccontato esclusivamente alle sue compagne di squadra (n.b. Laura è una famosa giocatrice di pallavolo e Sara un Agente della polizia) e al suo migliore amico il quale le è sempre stato accanto nonostante la distanza che gli divideva. Soltanto dopo la sera dell 11 aprile io e mio marito venimmo a conoscenza di ciò che le nostre figlie avevano passato, dico soltanto dopo quella sera perché l'11 Aprile mia figlia con la sua squadra era di rientro da una partita importante e mentre stavano rientrando ebbero un'incidente e mia figlia fu quella che non rimase illesa fu ricoverata ed operata d'urgenza e rimase per due settimane in coma, questo incidente fu provocato volontariamente dall'imputato perché mia figlia non voleva più averne a che fare con lui e mentre mia figlia lottava tra la vita e la morte lui ha tentato di non farla più uscire da quel limbo e posso dire con assoluta certezza che lui ha minacciato e violentato più volte mia figlia Laura solo perché lei conduceva la sua vita senza dargli peso. Per tutto questo lascio a voi la decisione ma da madre mi sento più sicura che lui non le faccia più del male." Procuratore: "Non ho nient'altro d'aggiungere la test ha risposto ha tutte le mie domande nel suo racconto" Avvocato della difesa: "Signora donati lei ha detto che tutto ebbe inizio il 12 febbraio 2010 prima di quel giorno non aveva mai incontrato il mio cliente?" Amelia: "Assolutamente no, non è mai stato il genere di ragazzo che mia figlia Laura potesse frequentare e comunque il suo cliente sapeva benissimo chi fosse mia figlia" Avvocato della difesa: "Sta forse dicendo che il mio cliente avesse calcolato tutto?" Amelia: "Assolutamente sì e non lo dico solo da madre ma anche perché anch'io e mio marito siamo del mestiere e sappiamo bene a cosa andiamo incontro e so cosa sta per dire ma ancora assolutamente no le mie figlie non hanno mai avuto a che fare con l'imputato prima che lui entrasse nelle loro vite" Avvocato della difesa: "Non ho nient'altro d'aggiungere signor giudice". Giudice: "Va bene riprenderemo più tardi con le altre due testimonianze" e il processo per il momento fu sospeso.

MASSIMO POV'S

Non ci credevo ancora era arrivato quel dannato giorno dopo 8 anni ed eccomi in quest'aula dove sicuramente non né uscirò spero che l'Avvocato riesca a farmi scarcerare così da poter finire la mia vendetta sulla famiglia Astori. Ecco amelia le mando un occhiata in maniera cagnesca ma purtroppo non ha l'effetto che volevo perché sento che dice: "Amelia: " Tutto inizio il 12 febbraio 2010 io e mio marito eravamo in studio quando arrivo il signor Capaldi e ci chiese di difenderlo contro nostra figlia Sara la quale aveva arrestato il cugino noi ci opponemmo e lui se ne andò ma si ripresento il giorno seguente minacciandoci che se noi non lo avessimo difeso lui avrebbe fatto del male alle nostre figlie Sara e Laura e ci disse che lui lo avrebbe fatto se noi non le avessimo allontanate poi una settimana dopo quando mia figlia Laura andò a Milano lui inizio a telefonarci costantemente dicendoci che se avessimo fatto un passo falso lui avrebbe fatto del male a Laura ed ha continuato sempre in tutti questi anni noi eravamo all'oscuro di ciò che lui avesse fatto per 8 anni a Laura la quale aveva allontanato sua sorella Sara per proteggerla ed aveva raccontato esclusivamente alle sue compagne di squadra (n.b. Laura è una famosa giocatrice di pallavolo e Sara un Agente della polizia) e al suo migliore amico il quale le è sempre stato accanto nonostante la distanza che gli divideva. Soltanto dopo la sera dell 11 aprile io e mio marito venimmo a conoscenza di ciò che le nostre figlie avevano passato, dico soltanto dopo quella sera perché l'11 Aprile mia figlia con la sua squadra era di rientro da una partita importante e mentre stavano rientrando ebbero un'incidente e mia figlia fu quella che non rimase illesa fu ricoverata ed operata d'urgenza e rimase per due settimane in coma, questo incidente fu provocato volontariamente dall'imputato perché mia figlia non voleva più averne a che fare con lui e mentre mia figlia lottava tra la vita e la morte lui ha tentato di non farla più uscire da quel limbo e posso dire con assoluta certezza che lui ha minacciato e violentato più volte mia figlia Laura solo perché lei conduceva la sua vita senza dargli peso. Per tutto questo lascio a voi la decisione ma da madre mi sento più sicura che lui non le faccia più del male." Procuratore: "Non ho nient'altro d'aggiungere la test ha risposto ha tutte le mie domande nel suo racconto" Avvocato della difesa: "Signora donati lei ha detto che tutto ebbe inizio il 12 febbraio 2010 prima di quel giorno non aveva mai incontrato il mio cliente?" Amelia: "Assolutamente no, non è mai stato il genere di ragazzo che mia figlia Laura potesse frequentare e comunque il suo cliente sapeva benissimo chi fosse mia figlia" Avvocato della difesa: "Sta forse dicendo che il mio cliente avesse calcolato tutto?" Amelia: "Assolutamente sì e non lo dico solo da madre ma anche perché anch'io e mio marito siamo del mestiere e sappiamo bene a cosa andiamo incontro e so cosa sta per dire ma ancora assolutamente no le mie figlie non hanno mai avuto a che fare con l'imputato prima che lui entrasse nelle loro vite" Avvocato della difesa: "Non ho nient'altro d'aggiungere signor giudice". Giudice: "Va bene riprenderemo più tardi con le altre due testimonianze" e il processo per il momento fu sospeso." la seconda testimonianza so che sarà Sara e la terza sarà sicuramente Marta. Pomeriggio vedremo se riuscirò ad essere scarcerato per poi completare la mia vendetta. 

Before You GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora