...la banalità

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Ho passato l'infanzia, oltre all'essere felice e a giocare, a leggere moltissimo.

Ho letto libri "importanti" anche quando ero fin troppo piccolo per capire il loro vero significato, e ho visto video alquanto particolari, non entrerò nei dettagli.

Questo mi ha lentamente aperto in un mondo in cui va a finire stranamente tutto bene, ma mano a mano che continuavo la mia vita ho capito che non era poi tutto cosi rosa e fiori.

Nulla è facile, e nessuno ti darà qualcosa gratis senza chiedere qualcosa in cambio; nessuno ti aiuterà se non tiene a te in qualche modo, e quasi nessuno fa sedere al posto suo una donna anziana sull'autobus.

Tutta, e dico proprio tutta, roba che a me sembrava scontata che accadesse nel mondo reale; questo ha provocato in me una specie di reazione esotica.

Morale della favola: mai leggere libri se te li consiglia tua madre.

Per capirci io da piccolo immaginavo che per fidanzarmi bastasse andare da una ragazza e baciarla; per fortuna non era il mio obbiettivo primario fidanzarmi a 10 anni, PER FORTUNA.

Mano a mano ho capito come funziona il mondo, ed è tutto diverso dalle storie inventate.

Io dopo aver diciamo smesso di leggere per mia scelta, mi sono appassionato per un periodo al giornalismo, in particolare la branca più allegra, felice, che provoca sempre piacere quando la leggi: la cronaca nera.

Letteralmente ero, e sono ancora adesso in parte, appassionato di omicidi, ero fin troppo curioso di sapere i peggiori modi con cui una persona potesse morire.

Ero sociopatico a tal punto da farmi comprare da mia madre una specie di libro in cui c'erano i peggiori serial killer della storia, il modo con cui uccidevano la gente  e che fine hanno fatto.

Ogni volta che magari su twitter riesce uno di quei video in cui la gente si spara e qualcuno fa finta di essere schifato mi da fastidio; ceh bro un conto è che ti fa schifo vedere certe cose, ma se da piccoli ti sei visto video come quello del tizio che si mette un bicchiere nel culo non può farti schifo uno che si spara.

So che può sembrare da malati, infatti sono un malato, però vedere un tizio che muore mi ha sempre in qualche modo attirato, aveva un certo fascino oscuro.

Durante la mia fase pre-adolescenziale vedevo tipo ogni mercoledi "Chi l'ha visto" e ogni volta che sentivo una notizia di morte al telegiornale sapevo tutti i dettagli strani e tipo delle teorie che c'erano dietro alla morte di quel tipo.

Rileggendo quello che ho scritto mi faccio un po' strano, ma allo stesso tempo non mi va di inventare cazzate su di me.

Tutt'ora vorrei fare 2 cose nella mia vita:una è fare cosi tanti soldi dal comprare la Calabria, l'altra è di diventare un giornalista di cronaca nera, per farmi i cazzi degli altri principalmente.








Sono una persona creativaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora