Di sicuro non voglio mettermi a scrivere la mia infanzia su un app in cui tutti possono leggere ciò che scrivo, ma allo stesso tempo alcune cose le ritengo troppo sdrogheggianti per non essere raccontate.
Sono cresciuto in un paese di merda sulla costa, in inverno non nevicava mai e pioveva pochissimo, quindi quasi ogni pomeriggio uscivo e mi trovavo qualcosa da fare.
Oltre al canale youtube abbandonato e alle fughe dai carabinieri di solito mi divertivo troppo ad invitare un mio amico, (quello del canale yt) a casa mia.
I miei lavoravano praticamente tutto il pomeriggio, e spesso arrivavano fino alle 20 circa, quindi io dalle 15 avevo la casa libera.
DI solito invitavo i soliti amici e facevamo cazzate al pc, giocavamo e ogni tanto andavamo in giro per il paese.
Essendo un posto dimenticato dal mondo, c'erano, ma in realta ci sono ancora, praticamente 0 cose da fare, cosi ogni volta dovevamo inventarci un gioco nuovo.
Ricordo ancora di quando mio nonno ha costruito un altalena nel mio giardino, e cosi dato che mi annoiavo ho invitato tipo una quindicina di miei amici, che però nessuno della mia famiglia conosceva.
Naturalmente i miei genitori, vedendo dei ragazzi di 16/17 anni in casa loro a giocare con il loro figlio che ne aveva 8, si sono fatti 2 domande, ma per fortuna non mi hanno detto nulla fino alla sera.
Non erano arrabbiati, volevano solo capire chi erano quei tizi, e se erano delle persone affidabili (infatti sta roba è successa poco dopo che ho trovato il tritaerba al campetto, quindi...)
Altri giochi molto divertenti, ma anche banalissimi possono essere acchiapparella, o l'immortale nascondino.
L'ultimo però noi lo rivisitavamo; essendo molti e non avendo una casa con abbastanza nascondigli dentro, decidemmo insieme di giocare in strada, per una cazzo di via.
A questa versione di nascondino io ci gioco ancora d'estate, ma purtroppo di solito siamo tipo 5, mentre quando eravamo 15 era troppo sdrogo.
Tu andavi avanti e dovevi vedere ogni macchina, ogni vicoletto, persino dentro le poste che stanno alla fine della via ci nascondevamo.
Troppo belle queste esperienze, pagherei molto per riviverle, dato che ormai non mi sento più con nessuno di quel gruppo.
Spesso ne rivedo qualcuno, l'ultimo che ho rivisto è Nicolas, praticamente era maggiorenne quando avevo 8 anni, ora lavora in una specie di ristorante trattoria sempre in quel paesino, o almeno d'estate sta sempre dietro al bancone.
Altri si sono trasferiti, o addirittura qualcuno è andato all'estero; addirittura uno del gruppo, che non era legato più di troppo a nessuno, è morto di polmonite qualche anno fa.
Cazzo era l'unico della mia età che ha sempre giocato a calcetto e che non aveva paura di stare in porta, era nu brav guaglion.