CAPITOLO 3

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Anche oggi, dopo i miei incubi notturni, mi alzo dal letto per andare a scuola.

Mi lavo la faccia usando acqua fredda, sperando che mi svegli. Inizio a mettermi una semplice maglietta nera e larga con dei jeans molto aderenti.

Prima di uscire di casa mi ricordo di prendere il pacchetto di sigarette sul tavolo. Ora ho tutto, posso andare.

Appena arrivo, mi dirigo subito verso gli armadietti, alla prima ora ho fisica. Una delle materie più brutte che io conosca.

Tolgo dal mio zaino tutti gli altri libri per metterli dentro l'armadietto, tengo fuori solo il libro pesante di fisica. Appena mi giro mi scontro con una persona, mi cade il libro e lui gentilmente me lo raccoglie, mentre con l'altra mano tiene la mano ad una ragazza che mi sta guardando male.

Il ragazzo si tira su e mi rendo conto che il ragazzo è proprio quello di ieri a lezione di pugilato.

<<Facciamo la stessa scuola quindi?>> dice guardandomi fisso negli occhi.

<<Posso riavere il mio libro?>>

<<E io posso sapere il tuo nome?>> continua a guardarmi con una faccia da ebete, gli tirerei molto volentieri uno schiaffo.

<<Amore possiamo andare lasciando questa sciacquetta al suo posto>> si intromette la ragazza vicino a lui.

<<Sciacquetta ci sarai tè. Guarda come ti vesti>> riprendo il mio libro dalle mani del ragazzo e me ne vado. Noto che si era già creato un cerchio attorno a noi, spingo qualche persona per allontanarmi da quella mischia di gente.

Finalmente arrivo in classe e mi poso negli ultimi banchi, come sempre.

Dopo mezz'ora di lezione io mi sono quasi addormentata sul banco, mi tiro su solamente quando si apre la porta. Entra il ragazzo di prima con tutta la tranquillità del mondo.

<<Alex non potresti nemmeno entrare a quest'ora>> dice la prof togliendosi gli occhiali per appoggiarli sulla cattedra.

<<Prof chiuda un occhio per favore>> la prof ritorna a spiegare dove si era interrotta.

Questo Alex mi nota e si incammina per andarsi a sedere al banco proprio davanti a me. Saluta un suo amico battendogli il cinque.

Questi ragazzi davanti a me iniziano a parlare a bassa voce, anche se io riesco a sentire tutto.

<<Tu veramente hai saltato mezz'ora di lezione per scopare con Rose nei bagni?>>

<<Sicuramente era molto più interessante fare quello invece di ascoltare la lezione>>

Continuano così per il resto dell'ora, fino a quando finalmente suona la campanella. Ora ho capito che io e lui abbiamo in comune solo questa materia, almeno spero di non avere altre materie che ha anche lui. Non riuscirei mai a sostenere i suoi sguardi.

Ci Basta Il PugilatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora