CAPITOLO 17

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Ieri dopo gli allenamenti non ci siamo più visti, Max mi aveva sfinito e mentre Alex continuava ad allenarsi, io non riuscivo a stare in piedi. Avevo bisogno di buttarmi sul letto e dormire.

Dormire è stato difficile, quel faccino stanco e sudato non mi usciva dalla testa. Mi sento un po' in colpa per essermene andata senza salutarlo, ma sicuramente mi farò perdonare.

Devo cambiarmi per andare a scuola e vederlo nell'ora di chimica, metto un jeans skinny e una maglietta nera, abbastanza aderente. Non mi trucco quasi mai per andare a scuola, ma oggi voglio sentirmi bella. In un solo giorno quel ragazzo è riuscito a farmi effetto.

Scendo e vado in cucina solo per prendermi una mela. <<Oggi sei in anticipo?>> mia madre incredula chiude il giornale e lo appoggia sul tavolo, per bere un altro sorso di caffè.

<<Lo so>> dò una risposta fredda mentre prendo una bottiglietta d'acqua e infilarla nello zaino.

<<Chi è che ti fa questo effetto?>> mi fermo prima di mettere lo zaino sulla spalla.

<<Cosa?>>

<<Stai sorridendo davanti a me dopo tanti anni...non ti ho mai vista così>> alla sua risposta io mi fermo. Vero, non le sorridevo da tanto tempo. Da quando quegli uomini mi hanno rovinato la vita, il mio sorriso si è spento. E con lui si sono spenti anche i miei sentimenti.

Ora il sorriso si accende solo se c'è lui. Per me è difficile dirlo, ma nonostante noi due ci conosciamo poco...mi fa sentire bene.

<<Devo andare>> metto lo zaino sulla spalla e richiudo la porta alle mie spalle non appena sento che grida il mio nome.

Non appena arrivo a scuola vedo lontano la figura di Alex con una sigaretta accesa, per un attimo inizio a camminare verso di lui, ma gli occhi mi iniziano a pizzicare facendo uscire una lacrima dall'occhio destro. Il discorso con mia madre mi ha fatto questo effetto.

Vado verso il bagno senza correre, altrimenti sarei troppo notata. Faccio finta che vada tutto bene. Alex lo saluterò più tardi, ora ho solo bisogno di chiudermi in bagno.

Apro il rubinetto e bagno le guance, faccio respiri profondi e il mio battito torna regolare come prima.

Sento la serratura di un bagno aprirsi, dallo specchio noto una ragazza con capelli neri, lunghi, molto truccata in viso.

<<Tu sei Sarah?>> mi prende il polso e mi fa girare, ritraggo subito la mano.

<<Non osare più a toccarmi>> ma chi è questa ragazza?

<<Mi hai rubato Alex e non te la farò passare liscia>>

<<Rose?>> ora ho capito chi è e perché è così arrabbiata.

<<Non ti devo vedere vicino a lui, altrimenti peggio per te>>

<<Davanti ai miei occhi te non sei nulla>> prendo lo zaino da per terra e vado verso la classe di chimica, per incontrare il mio uomo proibito.

<<Te lo ripeto, guai se vi vedo vicini!>> la sua vocina è così lontana da me che quasi non la sento.

Entro in classe e vedo Alex che disegna su un foglio strappato. <<Questo posto è libero?>>

Lui alza la testa e toglie il suo zaino per poggiarlo per terra. <<Per te è sempre libero>>

Mi siedo e mi giro verso la sua direzione, i suoi occhi sono puntati su di me. Afferra la mia testa con le mani e mi bacia, davanti a metà classe che sta entrando.

Nonostante gli sguardi, la sua bocca è sempre come una calamita. Avverto una grande voglia dentro di me, nonostante il luogo in cui siamo. Alex mi morde il labbro e sento un leggero dolore che si colma subito con un altro bacio.

<<Voi due in fondo smettetela>> dice la prof.

Ci stacchiamo solo perchè la prof e i compagni ci stanno guardando. Altrimenti sarei salita sulle sue gambe e avrei continuato a baciarlo.

<<Hai fatto un po' di ritardo>> mi dice mentre rigira tra le mani la sua penna.

<<Qualcuno mi ha tenuto ferma in bagno>> dico guardando dritto di fronte a me.

<<Chi?>> si gira e mi guarda stranito. <<Rose>> dico guardando sempre quel punto fisso davanti a me.

<<Cosa ti ha detto?>>

<<Voi due ora uscite dall'aula, subito!>> la prof ci becca parlare e noi ci accomodiamo fuori proprio come ha detto. Almeno ora non disturbiamo più.

Ci Basta Il PugilatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora