CAPITOLO 23

119 1 0
                                    

<<Che cazzo di fine hai fatto? In questi giorni mi hai fatto preoccupare, se vuoi lasciarmi fallo subito...>> parto a raffica e non mi rendo conto nemmeno di quello che sto dicendo.

<<Sarah fermati, devo parlarti di un altra cosa. Posso entrare?>> sembra serio e questo continua a preoccuparmi. Apro meglio la porta, lo faccio entrare e lo seguo fino in salotto.

Si siede sul divano e si guarda intorno. <<Avevo queste analisi da ritirare e il risultato mi ha lasciato un po' atterrito>>

Mi avvicino a lui e gli prendo il volto tra le mani. <<Alex, che analisi erano?>> i suoi occhi iniziano a diventare rossi e delle lacrime scivolano sul viso. <<Ho un tumore al pancreas>>

Rimango ferma immobile, continuo a guardare i suoi occhi che piangono. Dopo che afferra la mia mano, sento le mie guance bagnate. Piango anche io e non me ne sono accorta.

Un tumore. Il ragazzo di cui mi sto innamorando ha un tumore e non si sa se guarirà.

Stringo forte la sua mano. <<Ascoltami. Farai tutte le terapie necessarie per questo tumore, ti starò vicino e vincerai>> dico con la voce tremante.

<<Invece non vincerò questa volta, pochissime persone non riescono a sopravvivere nonostante la terapia. Non c'è nulla da fare>>

Io di scatto mi alzo dal divano e mi posiziono di fronte a lui. <<Non permetterti di dire queste cose! Tu farai tutto ciò che ti diranno i medici, combatterai e avrai la vittoria in mano>> anche lui si alza e si avvicina a me, mi abbraccia.

<<Farò di tutto per vederti ogni giorno per il resto della mia vita>> gli prendo il viso tra le mani, lo esamino per bene sperando che questo viso potrò continuare a vederlo ogni giorno.

Mi avvicino alla sua bocca e lo bacio come se fosse l'ultima volta, forse sono io che mi sto facendo tutte queste paranoie. Lui potrebbe guarire veramente.

Mi prende per mano e saliamo le scale per andare nella mia stanza, con uno spintone mi butta sul letto, lui sale su di me qualche secondo dopo.

Faccio per togliergli la maglia, ma le mie mani fredde a contatto con la sua pelle gli provoca i brividi. La maglia la tolgo comunque, dopo di questo tolgo anche i jeans che ha.

Lui fa la stessa cosa con me, toglie maglia e pantaloni. Con la bocca inizia a sospirare sul mio corpo provocandomi spasmi.

<<Baciami>> dico dopo avermi fatto eccitare solo sfiorandomi.

Si avvicina a me, mi bacia e nel mentre si toglie i boxer. Tira fuori il suo membro e sposta le mie mutandine per penetrarmi, strappando un grido di piacere.

Stringo le labbra e circondo le braccia intorno al suo collo, una sua mano si regge per non buttarmi tutto il peso addosso e l'altra mano tiene leggermente stretto il mio collo.

Continua a dare delle forti spinte <<Sarah...cazzo>>dopo essere venuto, si sdraia vicino a me. Io d'istinto mi avvicino ancora di più a lui per poterlo abbracciare e accarezzarlo.

Questo non è sesso, è amore. Si capisce dai forti abbracci dopo essere venuti. Incredibile come l'attenzione non ti viene data dai tuoi famigliari, ma da un ragazzo che conosci solo da pochi mesi. Incredibile come mi sono aggrappata a questa persona che rischia di non sopravvivere.

<<Come l'ha presa tua madre questa notizia?>> mi sollevo leggermente per poterlo guardare negli occhi.

<<Come te...è scoppiata a piangere. Quando la vedo piangere mi ricorda i tempi in cui mio padre la picchiava e io che in tutti i modi provavo a difenderla>>

Altre lacrime mi rigano il viso, lui se ne accorge. <<Non roviniamo questo momento in cui siamo nudi e ci stiamo abbracciando>> io annuisco e provo a fare ciò che mi ha chiesto.

Ci Basta Il PugilatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora