Questa mattina ci siamo svegliati insieme, mi sono ritrovata un suo braccio intorno ai miei fianchi. Questa posizione mi ha mandato un po' in tilt. Io non so cosa voglio da lui e lui molto probabilmente non sa cosa vuole da me.
Spostandomi per scappare da quella posizione, però l'ho svegliato. <<Buongiorno>> dice ancora con gli occhi chiusi. Dò anche io il buongiorno, ma in un modo più distaccato. Prendo le mie scarpe che si trovano vicino l'armadio e le metto.
<<Oggi lascerò Rose>> mi giro per guardarlo meglio negli occhi, ancora seduto sul letto. Rose è la sua ragazza che ormai non calcola più da qualche giorno, forse anche un po' per causa mia.
<<Non devi farlo...noi non siamo nulla>> torno di nuovo ad allacciarmi le scarpe, per il nervosismo che ho in questo momento non mi accorgo che ho allacciato la scarpa troppo stretta.
<<Voglio farlo>> mi alzo dopo aver allacciato di nuovo la scarpa e vado verso la porta per scendere le scale. Vengo bloccata da lui che mi afferra per il braccio.
<<Tu non provi niente?>> tolgo la sua mano dal mio braccio.
<<Devo andare a casa>>
Ancora c'è un po' di buio fuori, le strade sono vuote e calme. Solo per poco, tra qualche minuto tutti saranno costretti ad andare a lavoro o a scuola e queste strade tornano ad essere piene.
Io decido di andare a casa, salendo lentamente le scale vado verso il bagno. Ho il bisogno di fare una bella doccia, ultimamente le docce mi stanno servendo molto. Sciolgono i muscoli, non penso a niente e sento il rumore dell'acqua, bellissimo.
Non potendo stare in doccia per ore decido finalmente di uscire e ricoprirmi velocemente con l'accappatoio per il freddo.
Ora arriva la parte che non mi piace, pettinare i capelli e asciugarli. Vorrei solo buttarmi sul letto e pensare a tutto tranne che lui. Alla sua domanda "Tu non provi niente?" avrei voluto rispondere di si, sono attratta da lui. Sono una persona anaffettiva, ma da lui vorrei farmi abbracciare sempre. Non ho avuto il coraggio.
Dopo aver fatto queste riflessioni, mi siedo sulla sedia davanti la scrivania e inizio a fare dei compiti per domani. Devo solo provare a capire questo argomento di matematica, da almeno un ora sono qui seduta per cercare di capire qualcosa, ma niente. Io mi arrendo.
Dopo un'ora che sono sdraiata sul letto a guardare il soffitto bianco, sento il citofono suonare. Mi alzo controvoglia e vado a vedere chi c'è alla porta. Dallo spioncino vedo Alex con le mani nelle tasche. Non mi stupisco che sia ancora qui.
<<Vai via!>> urlo per farmi sentire.
<<No ora apri!>> sembra piuttosto arrabbiato. Apro leggermente la porta, ma con il braccio e la sua forza riesce a spalancarla.
<<Mi sono lasciato>> dice guardandomi fisso negli occhi.
<<Alex non mi interessa>> faccio per richiudere la porta, ma mi ferma in tempo.
<<Invece ti interessa, perchè tu provi qualcosa>> inizia ad avanzare verso di me fino a che non entra in casa e chiude la porta alle sue spalle.
<<Non è vero>> non lo guardo in faccia, ma guardo il tappeto del salotto mentre continuo ad andare indietro e lui avanza.
<<Tu provi qualcosa>>
<<Non è vero>> la mia schiena si appoggia al muro che separa il salotto dalla cucina.
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Ci Basta Il Pugilato
RomanceSarah fa pugilato da quando c'è stato quel brutto incidente, ma a capovolgere la sua vita è Alex. Un nuovo ragazzo che inizierà a fare pugilato insieme a lei, su di lui c'è tanto da scoprire. Cosa succede se entrambe queste persone con un brutto pas...