CAPITOLO 11

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Max mi ha chiesto di vedere la partita di oggi pomeriggio al campetto, dice che può insegnarmi qualcosa guardando. Non so chi gioca, ma la boxe mi piace tanto quindi se posso migliorare in qualche modo sono disposta a sprecare l'intero pomeriggio per vedere questa partita.

Invece di vestirmi sportiva, mi metto dei jeans a zampa molto aderenti e una semplice maglietta messa dentro i pantaloni. Prendo la borsetta ed esco di casa.

Appena arrivo trovo tante macchine parcheggiate, non ne ho mai viste così tante. Appena entro sento già l'odore di sudore immersa nella stanza. Mi faccio spazio tra la gente per andare dal mio allenatore, che dovrebbe preso un posto per me in prima fila assieme a lui.

<<Ci hai messo un po' di tempo>> dice piegando un asciugamano.

<<C'è tantissima gente oggi>>

<<Perchè gioca un ragazzo molto forte>>

<<Chi?>>

<<Alex contro quella bestia>> indica una persona, io giro la testa per vedere di chi si tratta. La bestia si chiama Jack. Un ragazzo di diciotto anni muscoloso e pieno di fascino. Lui mi piace da quando ho iniziato boxe, ma non ci siamo mai parlati.

Lui è davvero forte, non so se Alex se ne renda conto di chi sta per sfidare.

L'incontro finalmente inizia, sono impaziente di sapere come andrà a finire. Io dico che vince la bestia solo dopo due secondi, tutti stanno puntando su di lui.

Max si allontana da me per incoraggiare Alex. Non l'ho mai visto a petto nudo, anche lui dei bei muscoli. Da lontano riesce a vedermi e mi saluta con la mano, io ricambio senza il sorriso.

Salgono entrambi sul ring e suona la campanella per l'inizio della partita. Alex dà subito un pugno sull'addome di Jack, ma questo non gli provoca nulla in confronto al pugno che restituisce lui all'avversario.

Dopo il primo tempo vedo Alex già sfinito. Decido di fare una cosa, io conosco Jack da tanto, so i suoi punti deboli. Mi alzo dalla panchina e vado verso il ring.

Chiamo Alex ad alta voce e lui si gira meravigliandosi. <<Punta sui suoi piedi, fai come ti dico!>> lui annuisce e comincia il secondo tempo.

Alex ha ascoltato il mio consiglio, e sta funzionando. Tira a Jack un ultimo pugno sulla testa e la bestia cade. Mi alzo dalla panchina incredula. Incredibile, ma vero Jack è stato sconfitto.

Suona la campanella che segna la fine della partita, Alex si toglie i guantoni e il paradenti. Dopo aver abbracciato Max, mi raggiunge e mi prende per il polso portandomi lontano dalla gente. Mi porta nello spogliatoio.

Si gira verso di me, mi prende la testa tra le mani e scatta un bacio passionale. Io non rifiuto, mi sta piacendo così tanto. Sembra rude, ma ha un lato dolce questo bacio.

<<Grazie per il consiglio>> e ricomincia a baciarmi. Lo prendo per le spalle e lo sbatto contro gli armadietti.

Continuiamo a baciarci fino a quando una voce ci ferma. <<Alex...>> Max entra nello spogliatoio, noi di colpo ci stacchiamo. Lui ci guarda con una faccia interrogativa, direi che non abbia capito cosa stavamo facendo.

<<Ti stiamo aspettando per i festeggiamenti>> dice guardando anche me che ho il fiatone.

<<Si, andiamo>> e se ne va.

Max rimane ancora ad osservarmi. <<Vi siete baciati?>> invece lui ha capito tutto.

Io come risposta alzo le spalle.

Ci Basta Il PugilatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora