CAPITOLO 20

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Oggi ho gli allenamenti, finalmente. Dopo il pomeriggio focoso ci sta ora andare nel posto del cuore per sfogarsi. Io e Alex andiamo insieme dopo quello che è successo poco fa.

<<Ti dispiace se faccio questo...>> afferra la mia mano e la intreccia con la sua. Si avvicina e schiocca un bacio sulla fronte.

<<Si, scusa ma non sono brava in questo?>> sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mentre fisso la strada davanti a me.

<<Cosa intendi con questo?>>

<<Nel senso che non ho mai avuto una relazione e non so mai cosa fare, se quello che faccio è la cosa giusta...>>

<<Con me non voglio che tu studi una mossa prima di farla. Sentiti libera>>

<<Farò sicuramente qualcosa di sbagliato, poi mi sentirò in colpa>>

<<Meglio sbagliare e rendersene conto>>

Continuiamo a chiacchierare fino a quando non entriamo in palestra. Vediamo subito Max con la testa china su delle carte che compila sulle ginocchia. Alza la testa e ci nota.

<<Cosa significa quello?>> vede le nostre mani intrecciate.

<<Significa quello che vedi>> risponde Alex. Bacia la mia mano e va a cambiarsi per iniziare l'allenamento.

<<Da quanto state insieme?>> continua a compilare quei fogli.

<<Da poco>>

<<Bene...vai a cambiarti>> mi ordina Max come se fosse infastidito.

L'allenamento è andato bene, Max non mi ha guardato in faccia nemmeno per un secondo. Cosa gli ho fatto?

Lo rincorro per chiederglielo, appena sono vicino a lui faccio per prendergli il braccio, ma lo ritrae.

<<Max ho fatto qualcosa di sbagliato?>> dico asciugandomi il sudore con il dorso della mano.

<<No...vai da Alex che ti aspetta>> Max è geloso?

Mentre continuo a pensare a questa cosa vado in camerino per cambiarmi e aspettare fuori Alex.

Apro l'armadietto, ma un braccio tatuato attraversa la mia vista. Jack la Bestia. Ha chiuso il mio armadietto mentre stavo per prendere lo zaino.

<<Cosa vuoi?>>

<<Un giorno di questi ci vogliamo allenare insieme?>> appoggia le spalle sull'armadietto.

<<Non ho tempo per te>> prendo il borsone e faccio per andare, ma lui mi blocca stringendomi al quanto il polso.

<<Nemmeno ora?>> mi prende per le spalle e sbatte la mia schiena sugli armadietti. Il dolore mi fa inarcare la schiena.

Ci Basta Il PugilatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora