Capitolo 37
*Max*
Mi svegliai alle sei e mezza,erano tornati tutti e non avevo voglia di fare niente.Mi costrinsi a scendere giù dal letto e mi cambiai mettendo un paio di jeans a cavallo basso,la maglietta di Gaz e un cappello con la visiera rivolta verso dietro.Mi guardai allo specchio attentamente,lui si vestiva così.Aveva questa strana mania ossessiva per abinare tutto ciò che indossava.Tutto mi ricordava lui.
Presi il cellulare e il portafoglio per poi infilarli in tasca e scesi al piano di sotto.
Vidi Vicky,Aaron e Charlotte seduti sul divano a ridere su ciò che,probabilmente,era successo mentre erano fuori.
"Ehi Max!"mi salutò Vicky,mi stampai un sorriso falso in faccia e ricambiai salutando anche gli altri due.
"Dove vai,Max?Tutto bene?"mi chiese Charlotte.Si,come se a lei importasse davvero di me,lei voleva Gaz,ma lui era di mia proprietà.
"Si,io esco"le risposi ed ucii di casa chiudendo la porta e iniziai a camminare verso il centro.Ripensavo a quello che mi disse una volta mia cugina Rose."Per non fare cavolate,mi sfogo scrivendo su un diario a cui ho dato un nome",era infantile da parte mia,ma volevo provare.Andai in una cartolibreria e ne comprai uno,il solito diario con un piccolo catenaccio e due chiavi,era nero e c'erano dei disegnini bianchi sopra.Pagai e ucii di lì mettendo le cuffie nel telefono e facendo partire una delle tante canzoni nella playlist con la riproduzione casuale e tornai indietro dirigendomi verso la casa del Geordie per tornare.Camminavo cantando a voce bassa,Gaz mi diceva sempre che ero bravo a cantare e odiava quando lo facevo a voce bassa,voleva ascoltarmi.
Non stavo guardando dove andavo,guardavo il marciapiede e andai a sbattere contro qualcuno.
"Mi scusi,non ero attento,si é fatto male?Mi perdoni..."mi mortificai quando scoprii che avevo accidentalmente urtato contro un uomo di mezza età.
Si girò e rimasi scioccato.Lui.
"Oh,ma guarda chi si rivede,il patetico ragazzo di quel cretino di mio figlio"il padre di Gaz era davanti a me e stava ridendo.
"Ex ragazzo"lo corressi e subito spuntò un sorriso su quella brutta faccia che si ritrovava.
"Ti ha lasciato e adesso sei depresso?Oh,povero"continuava a ridere,stavo per buttarlo in mezzo alla strada per farlo investire dal camion che stava passando.
"Mi ha lasciato per colpa di una stupida ragazza e una vecchia cretina,mi ama ancora!"gli urlai in faccia e alla parola 'ragazza' si stupì,sicuramente pensava che fosse diventato etero e che avesse finalmente 'curato la sua malattia mentale',mi guardava come se volesse farmi capire di essere un errore e di aver trovato il ragazzo sbagliato,così continuai a parlare per togliergli dalla testa le idee stupide che si stava creando.
"E no,non è diventato etero.Facciamo parte di uno stupido programma chiamato Geordie Shore e se vuoi proprio saperlo,la donna che dirige le cose,ha assegnato a Gaz una ragazza per fare finta che sia la sua fidanzata davanti le telecamere"mi aspettavo una risposta cattiva,magari dove diceva che era meglio così,invece quello che disse subito dopo mi lasciò sconvolto.
"Anna?Lo so,le ho chiesto io di farvi,in qualche modo,partecipare a quello show e di dare una ragazza a mio figlio in modo da rendervi le cose complicate.Lui si sarebbe innamorato di questa ragazza e avrebbe curato la sua malattia mentale."ero stanco,avevo pianto per ore e questo fu un colpo grosso per il mio povero cuore,cercai di non piangere davanti a lui per non dargli soddisfazione e gli urlai contro tutta la rabbia che avevo.
"Sei un mostro!Che piacere ci provi a rovinare la vita a tuo figlio?Mi fai letteralmente schifo!Gaz non merita di avere un padre così,lui é troppo per questo schifo di mondo.Ma lo sai che per colpa tua si tagliava?E pieno di tagli ovunque,cavolo!Davvero,mi fate schifo.Tu e quella cretina di sua madre!"lo superai sbattendo la spalla contro di lui di proposito e corsi a casa,entrai e salii le scale di fretta chiudendomi in camera.
STAI LEGGENDO
Upset
Romance"Male.Andava tutto così dannatamente male. Non ne potevo più di tutti gli schiaffi che subivo da parte di mio padre,non ne potevo più di tutti i modi in cui mi insultava,non ne potevo più di tutte quelle volte in cui mi ripeteva che ero la rovina de...