I fuochi d'artificio e i botti di fine anno si sono placati, adesso le strade sono quasi vuote ma per terra vi sono ancora resti di petardi. Alessandro mi ha offerto un passaggio per riaccompagnarmi a casa, ma io ho rifiutato e ho preferito ritirarmi con Marco. Non so perché abbia rifiutato, ma avevo bisogno di pensare e riflettere. Troppe cose sono successe in una sola notte. Chiudo gli occhi stanca.
"Ti sarà venuto un colpo quando l'hai visto" interrompe il silenzio Marco, a cui ho raccontato ogni cosa.
"Già.."
"È tornata la scintilla?" ironizza schioccando le dita.
"Ma smettila!" dico ridendo.
"Dovresti essere felice"
"Lo sono"
"Davvero?" dice guardandomi e alzando un sopracciglio.
"Sì.. ma voglio parlare con Alessandro. Molte cose non mi sono chiare sulla sua partenza"
"Va bene, ma non litigate di nuovo! State bene assieme" commenta.
"Litigh. . Litigavamo sempre.. " gli rispondo io sbuffando.
"Può darsi che adesso la situazione sia cambiata.. e poi ricorda: l'amore non è bello se non è litigarello"
"No, ti prego, risparmiami i detti popolari!" dico alzando gli occhi al cielo.
"Saranno pure antichi, ma rispecchiano la realtà " conclude Marco.
È il 2 gennaio. Io e Alessandro abbiamo deciso di incontrarci in una pizzeria per parlare un pò. È passato tanto tempo e non so se il nostro rapporto sarà come prima o subirà modifiche. Appena entro nella pizzeria, noto subito Alessandro seduto al tavolo prenotato.
Mi avvicino titubante a lui.
"Buonasera" dico trattenendo l'emozione.
Lui si gira e mi sorride. Si è rasato la barba. Si alza e mi saluta dandomi due baci sulle guance. Siamo entrambi imbarazzati.
"Prego, accomodati" mi dice indicandomi la sedia. Io mi siedo e il cameriere prende subito le nostre ordinazioni.
"Mi sembra una scena già vissuta questa" dico sorridendo.
"Già.. ne è passato di tempo da allora"
"Quasi un anno" dico impercettibilmente.
Lui abbassa un attimo lo sguardo, ma poi mi guarda fisso negli occhi. Il suo sguardo è una tempesta al cuore, un tornado di emozioni nel mio stomaco. Nonostante tutto, le sensazioni che mi provoca sono sempre le medesime.
"hai bisogno di farti l'insulina?" mi chiede bevendo un pò d'acqua.
"No, ora ho il microinfusore" lo informo.
"Ah.. non lo sapevo. Sono contento per te, lo desideravi tanto"
"Ci sono tante cose che non sappiamo l'uno dell'altra " gli rispondo.
Lui sorride formando con le dita piccoli cerchi sul tavolo.
"A quanto vedo non sei cambiata per niente"
"Avrei dovuto?"
Lui mi guarda per qualche secondo.
"No" annuncia infine.
"Perché sei andato via?" chiedo finalmente.
"Marco te lo avrà detto.. a causa del lavoro di mio padre.."
"Sì, me lo ha detto ma non so perché sento che mi nascondi qualcosa"
Lui alza gli occhi al cielo e si sfrega il viso con le mani.
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||DEMO|| TU CHE FAI PARTE DI ME
De Todo||VERSIONE DEMO|| La vita di Adriana non è rose e fiori, ma del resto, per chi lo è? Una malattia da affrontare ogni giorno, un fratello perduto e forse ritrovato, un amore troppo complicato e amicizie in bilico. Eppure, gli occhi di Marco, per un m...