Dopo un giro della valle, ci fermiamo presso un laghetto, dove troviamo un'enorme tovaglia con un cestino da picnic.
"E questo?" chiedo.
"Sorpresa! " mi sussurra Alessandro dandomi un bacio sull'orecchio. Scendiamo dal cavallo, che lasciamo libero di brucare, e ci sistemiamo sulla tovaglia.
"Perché fai tutto questo per me?" domando ad Ale. Lui mi guarda nostalgico.
"Vorrei vivere questo giorno come se fosse l'ultima volta che ci vedessimo"
"Perché dici così?"
Lui prende un bel respiro.
"Niente, sono miei pensieri.. voglio solo vivere ogni singolo nostro momento. Almeno oggi" mi dice sorridendo.
Dopo il delizioso picnic, Alessandro mi porge la sua mano.
"Vorresti ballare con me?"
"Senza musica?"
Lui alza le spalle. Io gli sorrido, gli porgo la mano e cominciamo a danzare abbracciati.
"Perdonami" mi sussurra.
"Per cosa?" gli chiedo io sorpresa. Lui sospira.
"Capirai presto...".
Io mi blocco.
"Ale, mi spieghi cosa sta succedendo? Cos'è che ti preoccupa?"
Lui mi stringe forte a sè e nasconde il suo viso tra il mio collo e i capelli.
"Ti prego, non farmi domande, ti prego."
Io rimango immobile senza parole. Non so davvero cosa gli stia passando per la testa, ma decido di lasciar perdere. Ho troppa paura di sapere.
"Va bene, non ti chiederò nulla, ma.. sappi che io per te ci sarò sempre"
Lui alza il viso e mi bacia quasi con forza. Non mi fa male, ma non so perché, sembra quasi mi volesse dire.. addio. Io ricambio stringendolo forte a me, e lui mi fa stendere sull'erba, mettendosi sopra di me. Continua a lasciarmi tante scie di baci, soprattutto lungo il collo, e quando ci stacchiamo, ci guardiamo fisso negli occhi. Lui appoggia la sua fronte su di me.
"Qualsiasi cosa succeda, ricordati che sei la persona più importante della mia vita"
Io gli accarezzo la guancia.
"Anche tu per me, amore mio."
Lui mi sorride tristemente.
"Ti prego, cerca di perdonarmi e di non odiarmi. "
Io volto la testa. Cosa mi nasconde?
"No, Adriana, guardami." mi ordina.
Io giro la testa e lo guardo. Lui mi sorride in modo rassicurante.
"Ehi, tranquilla, non devi preoccuparti. È solo che ultimamente sono un pò paranoico.. non fare caso alle mie parole, ok?" mi dice dandomi un bacio sul naso.
"Ok.."
"Bene.. " continua alzandosi "è ora di tornare a casa, piccola."
Durante il tragitto per tornare a Barletta, un brutto presentimento mi perseguita. Ha appena ammesso che è innamorato di me, perché dovrei perdonarlo o non odiarlo?
Un vortice di pensieri e di emozioni mi torturano.
Quando arriviamo vicino al mio portone, Alessandro scende dalla sua moto e mi stringe forte.
"Avrai sempre il mio cuore, ricordalo. " mi sussurra.
"Non voglio perderti" gli dico a bassa voce. A queste parole si irrigidisce.
"tu ricorda sempre: il mio cuore ti appartiene. Non dimenticarlo. E non dimenticarmi." dice sorridendo come un bambino.
"Va bene.. allora.. ci vediamo?" gli chiedo. Lui respira profondamente.
''Sì, ci vediamo. Al più presto possibile, amore mio."
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Segreteria telefonica. Chiudo l'ennesima chiamata indirizzata ad Alessandro. Sono due settimane, precisamente da quel giorno della tenuta, che nè lo vedo, nè lo sento. Sto cominciando ad essere davvero nervosa. Sto andando verso la mia stanzetta, e Marco, che vive ancora con noi, passa di corsa accanto a me. Io lo trattengo subito per un braccio e lo porto immediatamente nella mia camera.
"Mi spieghi cosa succede?" chiedo a Marco nervosa, incrociando le braccia. Lui si guarda intorno in cerca di una via di fuga.
"A cosa ti riferisci?"
"Sai bene a cosa mi riferisco! Si può sapere che fine ha fatto Alessandro? "
Lui abbassa lo sguardo.
"Non lo so" risponde.
"Non ti credo! Sei il suo migliore amico, e tutti in questi giorni mi ignorate o mi guardate con pietà. Si può sapere cosa succede? E guardami negli occhi!" gli urlo.
Lui si avvicina per abbracciarmi, ma lo blocco subito.
"Marco, ti prego.. ho bisogno di sapere la verità."
Lui si tocca nervoso un ciuffo di capelli.
"Mi ha fatto giurare di non dirtelo, ma odio vederti così... è partito, Adry. "
A questa frase il mio cervello non connette.
"Partito? In vacanza? Non mi ha detto niente.." dico non capendo.
"No.. è partito per gli Stati Uniti.. "
"Cosa? Così lontano? E perché? Per quale motivo non mi ha detto niente?" dico non accorgendomi che sto già piangendo.
Marco mi circonda con le braccia e mi guarda tristemente.
"Adriana, devi essere forte.. lui non voleva farti soffrire..."
"Dimmi una buona volta perché si trova lì! " grido come una pazza.
"Sì è trasferito a causa del lavoro del padre. D'ora in poi vivrà lì. . Per sempre. "
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||DEMO|| TU CHE FAI PARTE DI ME
Acak||VERSIONE DEMO|| La vita di Adriana non è rose e fiori, ma del resto, per chi lo è? Una malattia da affrontare ogni giorno, un fratello perduto e forse ritrovato, un amore troppo complicato e amicizie in bilico. Eppure, gli occhi di Marco, per un m...