Stre pov
Era il citofono chi sarà mai, era lui, era cico. Mi chiese se potevo scendere un attimo, in quel momento il mio mood andó a diventare sempre più basso e freddo come il tempo fuori appena risposi con ok “ chi era?” chiese anna “chi può mai essere anna?” rispose lyon ironizzando sulla domanda della ragazza “è Cico” dissi io un pochino giù di morale presi il mio giacchetto ed uscì di casa.
Anna pov
Sapevo della mezza cotta di cico per stre, ormai le cose le capisco ma cico purtroppo è in un brutto giro da tanto tempo, ha provato a togliersi di torno le persone che aveva in prima in classe ma lo perseguitarono a vita, nell’ ultimo periodo la troietta davanti a lui stava prendendo troppo la mano nel provarci, mi dava un urto che se potevo conficcargli un coltello nel cranio l’ avrei fatto volentieri, perché direte? Un anno fa ci ha provato con lyon tagliandomi una ciocca di capelli abbastanza lunga, io non feci nulla per ribellarmi al tempo o almeno non volevo, lyon non si fece scappare nemmeno una parola per cichita, fin da quando aveva adocchiato cico ci provava tantissimo ma senza risultati perché non la cagava di striscio, la sfida che tanto ci interessava per ora era stata creata proprio da lei, senza contare che a che tempo ci ha provato con yuu ma ovviamente è finita male, ora probabilmente avrà fatto qualcosa a cico per fagli scrivere tutte quelle cose sul suo banco, quella tipa può riuscire a farlo, quella stronza.
Stre pov
Stavo scendendo le scale, non ero per niente tranquillo, anzi tutt’altro, ero agitato non sapevo che voleva dirmi ero arrivato davanti il portone apró e melo trovo alla destra della porta con se aveva una rosa e una bustina a forma rettangolare quindi non era gelato, lo salutai e lui salutó me “senti lo so che è il migliore dei momenti ma volevo parlarti, intanto tieni” si avvicinó a me e mi mise la piccola rosa tra i capelli, era rossa, rosso acceso molto acceso come lui, io lo evidenziavo come rosso fuoco, rosso puro ma che si era sporcato,tra i miei capelli biondi con il mio ciuffo spiccava molto lui inizio a camminare verso un albero vicino al mio palazzo mi fece cenno di sedere sotto l’ albero e lui fece lo stesso e inizio a parlare “só che sai tutto… del banco, della sfida, di come ero in prima credo che gli altri ti abbiamo detto tutto ma só che volevi telo spiegassi io, e credo sia giusto farlo, quella cazzata della sfida purtroppo mi ci avevano messo in mezzo fin dal primo giorno che sono entrato in quella scuola, io accettai senza sapere di cosa trattava ero un bambino stupido e credo di esserlo per sempre, ma comunque in prima cichita ci provò spudoratamente con me; si sedeva sulle mie gambe, faceva la sdolcinata e mi ci aveva fatto credere, mi aveva messo in quel giro e da lí mi hanno spiegato che non potevo più uscirne, però da quando ho conosciuto lyon ho rifiutato qualsiasi sfida mi lanciavano, ma come dicono loro ogni azione ha una conseguenza, nel periodo di fine seconda avevo un ragazzo, è durata due settimane, sono riusciti a farmi apparire un persona non proprio buona e così davanti a tutti o più o meno, davanti a certe persone no per fortuna, come Lyon e gli altri, ogni volta che rifiutavo una sfida loro facevano qualcosa per rovinarmi la vita, nella scorsa settimana mi hanno inviato un ultima sfida, questa però sarebbe stata l’ ultima, siccome poi yuu aveva deciso di cacciare via il capo dell’ organizzazione, ma era brutale e anche la vendetta per chi non la faceva, la mia era di credere di averti illuso trattandoti male sennò la vendetta sarebbe stata rivolta a te, qualcosa di più crudele di delle scritte sul banco o qualche minaccia, mi dispiace di aver fatto quello che ho fatto e meglio che sia durato poco, per quanto riguarda il resto ci ha pensato quella santa donna che ci ritroviamo come rappresentante d’istituto meglio per noi” concluse il lungo discorso che rispondeva a tutto quanto, ero pronto a perdonarlo, ma non só se faceva parte della sfida, avevo un dubbio abissale in testa non sapevo che rispondere “ehy ci sei?” mi chiese lui sottovoce mettendomi due colpi sulla testa, alzai lo sguardo e mi ritrovai quei fantastici occhi che mi guardavano con sguardo tranquillo e gentile, mi scese una piccola lacrima dall’ occhi destro, riuscì a notarla a con l’ indice della mano la scaccio via “ hai avuto coraggio a dirmelo così.. ti voglio bene cico” dissi io avvicinandomi al ragazzo per abbracciarlo, lui ricambiò, ad una certa ritornammo a casa mia dove trovammo anna e gli altri a Giocare a carte per terra “ecco i fidanzatini tornati, stato bello il bacetto?” disse lyon imitando cico “stà zitto” rispose cico “ cazzo tra tipo venti minuti deve venire la ragazza per il vestito” dissi io controllando l’ orario “che ci stai cacciando?” disse giorno con faccia ad occhi dolci “ahh va bene potete rimanere, ma mettete i divani a L grazie” dissi io mentre sistemavo le cose intorno al vestito e lo guardavo per l’ ultima volta “ ci sediamo noi?” chiese anna indicando il divano dopo averlo spostato “ si voi sedetevi dissi io mentre prendevo i miei occhiali e il metro da sarto per ricontrollare le misure, senza farlo apposta suonarono il campanello, era la ragazza con la madre “venite pure, piano sei porta otto” dissi chiudendo il citofono “allora voi zitto fate finta che più tardi anna deve provare un vestito, ok?” dissi a gli altri intanto erano arrivate “prego venite pure” dissi aprendo la porta e lasciando spazio alla ragazza e la madre che guardarono subito i miei amici “sono del turno dopo stai tranquilla, comunque quello è il vestito” dissi facendo vedere alla ragazza il vestito rosso come aveva chiesto anche la madre era meravigliata, andó verso il vestito e iniziarono a guardarlo da vicino “ era proprio come lo volevo, grazie mille” disse la ragazza mentre quasi piangeva “si però è meglio che lo provi sennò credo sia un problema, lo sistemiamo subito almeno” dissi a entrambe che andarono nella stanza vuota fatta apposta per queste evenienze a mettere il vestito, intanto gli altri mi guardavano mentre toglievo il telo dallo specchio che stava in salone “ che c’è? “ chiesi incuriosito “ da quando porti gli occhiali?” disse cico guardando la rosa che avevo ancora tra i capelli “ da sempre, porto le lenti” dissi gesticolando “comunque sia tu sei magico hai fatto felice una ragazza con un vestito” disse lyon indicando le varie cose che diceva “ è il mio lavoro che ci posso fare “ dissi io sfoggiando un sorriso a 32 denti mentre la ragazza uscì camminando per il corridoio “ è perfetto lo adoro troppo” disse la ragazza, la madre stava piangendo per l’ emozione poco dopo sistemai le varie cose per farlo stare meglio alla ragazza, impacchettati tutto e glielo consegnai erano entrambe felicissime e ora potevo tirare un sospiro di sollievo “ ragazzi è meglio se andiamo adesso sono le 18:30” fece notare lyon agli altri “va bene a domani ragazzi, mentre tutti sene andarono Cico rimase per darmi il regalo rettangolare che aveva prima “non è niente di che ma só che né vai pazzo quindi l’ho preso” disse mentre mi dava il pacchetto, lo scartai ed era il box della blue Summer box, lo volevo da tantissimo ma non lo avevo mai trovato era contento gli saltai addosso per ringraziarlo.
I giorni seguenti i miei amici mi vennero ad aiutare a sistemare casa per renderlo abitabile ci divertimmo molto a sistemare tutto intanto passò un mese e si avvicinava quel momento, il compleanno di Cico.angolo della vera yuu*
:)
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fuochi d'artificio---(strecico)
Fanfiction"sei proprio un coglione" "lo so ma questo é poco" "come hai fatto una cosa del genere" "invece di usare la bocca per parlare usala per-" 🏳️🌈boyxboy🏳️🌈