❦︎vita❦︎

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"stre stai bene?"

cico pov

ero andato un attimo a vedere la situazione che avevo causato a stre, si mene pentivo abbastanza ma quel bacio é stato fantastico, bacia bene... vabbè vabbè, restai a guardarlo per qualche minuto e nel mentre stavo per alzarmi tornando nella stanza accanto notai che iniziò a rigirarsi più velocemente come se stesse facendo un incubo, non capivo bene cosa stesse succedendo ma mi sembrava strano, magari non si sentiva bene, controllai con la mano per vedere se aveva la febbre ma non sembrava averla, appena sembrava essersi calmato ricomincio a rigirarsi nelle coperte, mi misi vicino a lui per vedere fino a dove arrivava, ad una certa avevo superato la soglia della preoccupazione che avevo, lo iniziai a chiamare ma niente non sembrava dare segni di vita, riprovai muovendo il braccio ma nulla, iniziai a chiamare il suo nome fino ad urlarlo, a quell' suono acuto sobbalzó sedendosi sull letto "stre tutto bene?" gli chiesi preoccupato, intanto lo vedevo che tremava, non mi aveva ancora visto, neanche alzato la testa, mise le mani a circondare la spalla opposta ad ognuna, mise le gambe racchiuse vicino alle braccia e mise la testa sopra di esse, non stavo capendo niente " ehy stre tutto bene stai tremando..." lui sollevó la testa di poco almeno per incrociare il mio sguardo, appena notó che ero io, si tranquillió un po' "con calma ora mi dici che é successo" gli dissi più calmo possibile anche se stavo veramente in panico "... va bene.... é solo che pensavo a.... un vestito... un vestito che non sarebbe piaciuto alla cliente e in quel momento mi sarei sentito di merda.." sapevo che stava mentendo ma non volevo farlo mettere in soggezione quindi feci il finto tonto e dopo circa cinque minuti si riprese e andammo di là dagli altri che stavano dormendo per terra, controllai l' orario ed erano le 21:45  troppo stanchi o no pure stre crollo dopo non troppo mi tocco portarlo a letto e metterlo sotto le coperte calde che inalavano il suo odore di fragola e cioccolato che ogni volta sentirlo mi faceva impazzire, caddi anche io a dormire e mi svegliai dalle urla di lyon che urlava "buona vigilia di Natale" da quando era il 24 mattina, mi metto paura decisi di alzarmi ed andare a chiedere una cosa ad anna, riguardava stre "anna senti ieri stre quando si sveglio disse che aveva sognato che un vestito non piaceva alla cliente ma non credo sia vero, era tutto triste e conoscendolo lui non sela prenderebbe perché un vestito non piace a una cliente al massimo glielo rifà non gli ho dato peso e ho lasciato scorrere per non metterlo in soggezione, non so cosa ha sognato ma ha fatto la stessa cosa che é successa la prima volta, quando ha avuto quell'attacco d' ansia improvviso" gli spiegai mentre rimetteva a posto delle cose "non sai tutto vero? ah vero stre ha aspettato non voleva dirtelo" mi disse lei mentre si sedeva "dirmi cosa?" gli domandai con serietà nei miei occhi "telo deve dire lui ma sicuramente dopo natale" mi rispose lei non potei rispondere che Lyon non sené uscí con una sua solita idea di natale "allora quest' anno come lo scorso faremo babbo natale segreto quindi ora pescate dalla scatola e fate il regalo alla persona indicata facile vero? siete stupidi quindi no ma facciamo finta di si"

oltre a questo non ho altro da raccontare di quei giorni andó molto tranquillamente il mio babbo natale segreto mi ha regalato una nuova custodia per la chitarra mi serviva, quindi grande babbo natale, a lyon un nuovo paio di cuffie, anna un paio di libri, giorgio un nuovo capello, alex una felpa e stre una collana con un fiore di ciliegio chissà chi glielà fatta ;)

di quel periodo mi ricordo quel giorno, era fine delle vacanze e stavo da stre che voleva stare un po' in compagnia ma siccome tutti stavano studiando andai solo io, a stre non fú racconatata quella sera alla festa, lui non sapeva nulla ma meglio così sinceramente o si sarebbe traumatizzato oppure non mi avrebbe più parlato "stre senti ma la notte della festa di inizio vacanze tu cosa hai sognato, é inutile che dice un vestito só che non hai sognato quello c'è qualcosa che devi dirmi?" lui si giró, forse avevo toccato un tasto dolente ma da una parte dovevo farlo, stava con quasi gli occhi lucidi "non ti ho mai parlato del mio passato e se vuoi proprio saperlo..." mi disse avicnandosi a me e mettendosi davanti, annuì per fare cennó di si alla sua domanda senza fine " avevo una sorellina.. avevamo solo sei anni di distanza e io non mi sono potuto godere i miei sette anni che sono già diventato grande, quando era nata eravamo tutti felici ma il problema venne hai suoi cinque anni, mia era una chiacchierona che rideva sempre non stava mai zitta, i miei erano sempre impegnati e quindi con lei ci stavo io, ero il suo unico amico, siccome io miei avevano scelto di farla studiare a casa senza mai farla uscire, purtroppo a cinque anni lerse del tutto la vista e ed ero triste ma da quel giorno in me cresceva la voglia di avere spazio nella vita dei miei, ero diventato 'la scorta' ma dopo un anno capivo che sbagliavo, dopo un anno decisero di far fare un operazione e mia perse la vita, il giorno prima di questo avvenimento mia mi chiese il suo ultimo disegno, un unicorno con la criniera gialla e viola" consluse lui, non volevo mettermi più in mezzo di così quindi lo presi e melo misi con la testa poggiata al mio petto, così da poterlo abbracciare inizio a piangere, lo capivo dopo una cosa del genere da raccontare é normale che ti viene da piangere, non posso capire cosa vuol dire perdere una sorella con cui condividi pure il sangue ma lui ora aveva noi la sua nuova vita.

fuochi d'artificio---(strecico)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora