𖧷odio𖧷

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Stre pov

Era ottobre, quasi fine ottobre ed ero felice di come stavo, con lyon e gli altri mi divertivo tantissimo, alex era molto ironico e qualsiasi cosa gli usciva da quella bocca o era per dire che aveva fame oppure qualcosa di stupido, poi giorgio che è sempre attaccato ad alex, dicendo che controlla se non fa cazzate ma tutti noi altri pensiamo sia perché c’è una cotta di  mezzo, anna era la miglior persona che possa conoscere insieme a tutti gli altri ovviamente, era strano ma lei mi capiva, gli ho raccontato la cosa successa con cico lei ha sclerato tantissimo dice che siamo una coppia perfetta come anche gli altri due  e poi c’era cico… che dovrei dire su cico, eravamo migliori amici, ci vedevamo spesso e parlavamo molto, lui mi prendeva in giro perché ero alto solo un 1:60 al confronto del suo 1:79 usavamo l’ ironia per capirci tra noi ed era fantastico.
Era il 24 ottobre freddo boia volevo morire dentro, stavo aspettando Cico per farci la strada per scuola insieme ma mi scrisse dicendo che oggi avrebbe fatto ritardo, non ci feci molto caso e quindi andai a scuola dove ad accogliermi trovai i miei amici con vicino una ragazza che parlava loro, sembravano molto preoccupati, mi avvicinai e notai che la ragazza in persona era la stessa che il primo giorno mi porto in classe “che sta succedendo qua?”  chiesi incuriosito “ehmmm posso dirglielo?” chiese la ragazza a lyon che annuì “vieni un attimo con me allora” disse la ragazza, che mi stava portando in classe, dietro di me si trovavano gli altri che mi seguivano a testa bassa, ero impaurito ma curioso di cosa mi dovevano far vedere, penso che gli altri sappiano già cosa sia, li vedevo preoccupati e abbastanza in pensiero, eravamo arrivati davanti alla porta entrammo tutti in classe e già si notava che era successo qualcosa al mio lato di banco , da lontano sembrava nera, ma in realtà erano delle scritte…ci misi poco a collegare le due cose, volevo uscire dalla classe e andarmene via direttamente ma nemmeno il tempo che sentivamo delle voci da fuori la porta “zitti tutti…” disse quasi sottovoce la ragazza che prese il telefono e inizió a registrare l’ audio “allora l’ hai fatto vero?” “si.. l’ho fatto..” “bene finalmente ci toglieremo di mezzo un altro come quello, e tu sarai l’ artefice di tutto vero…ciccino caro” sentivo poco e niente ma quel ciccino l’ho riconosciuto, è stato cico, perché perché perché nemmeno il tempo di continuare a sentirli che i miei amici mi trascinarono indietro e appena le voci non si sentirono più uscimmo dalla classe, non potevo credere a quello che ho sentito fino ad ora, anche se generalmente se non mi avessero tirato dietro i miei compagni avrei sentito di più, loro erano sorpresi, perché proprio Cico fra tutti, altra voce era femminile, sarà stata quella ragazza davanti al suo banco non lo so, só solo che ora vorrei piangere e mettermi a cucire in casa mia, la cosa strana di quel momento era l’ espressione di yuu, quella ragazza che ci ha accompagnato e zittito credo sappia qualcosa, non andai a lezione, saltai tutto, l’unica cosa che aspettavo era chiedere a quella ragazza risposte e credo che né sappia molte….. l’ha aspettai in bagno, appena sentivo le sue converse con i lacci slacciati camminare potevo andare, eccoli li ho sentiti, va sempre a quest’ ora, uscì dal bagno dei maschi e la fermai di colpo “tu sai qualcosa..” dissi sicuro con le pupille a cento “si só qualcosa, vieni..”  mi prese un polsó e mi portò nella stanza della rappresentante, abbastanza particolare ecco ma gusti “allora devo dirti tutto tutto” disse lei sedendosi come fosse a casa sua “si voglio sapere tutto quanto”dissi io mettendomi davanti a lei “ allora essendo più grande conosco questa scuola come le mie tasche, conosco tutti e tutti mi conoscono, quando cicotobbi entró in questa scuola era un tipo particolare, ora lo vedi tranquillo ecc ma prima era letteralmente un delinquente, quando conobbe lyon e gli altri divenne più docile ma successe solo in secondo  quando venne spostato di sezione… quando era in prima nella sua classe girava questa sfida che ripropongono tutti gli anni perché non cianno nulla da fare quei coglioni, in poco questa sfida consiste nell’ illudere qualcuno e sputtanarlo poi, una cosa terribile ma che qua dentro purtroppo succede, se devo essere sincera dopo che siamo intervenuti la situazione si è calmata ma ora questa sfida per quanto só è ancora in corso e sembra che cico stia partecipando per qualche motivo che probabilmente sarà stupido quanto lui.” Concluse il discorso, mi sentivo vuoto tanto vuoto, come se non avessi appena scoperto che mi avevano preso per il culo per settimane, non potevo crederci stavo per scoppiare guardai la ragazza che aveva sguardo serio su una libreria dello studio e ispirando disse “ penso che la situazione sia meno grave del solito comunque sia, só che fa male, tieni.. queste fi aiutano a gestire ansia e attacchi di panico, prendile se ti servono” mi porse questa boccetta con dentro queste pasticche che ad odore sapevano di fragola e avena, “soffri di attacchi di panico continui l’ ho notato il primo giorno “ disse lei deglutendo la saliva “torna pure a casa stre stai tranquillo, la tua rappresentante d’ istituto farà tutto quanto quello che serve, vai pure” la sua voce acquí un tono serio ma allo stesso tempo gioioso, annuì e uscì dall’ ufficio non stavo provando emozioni, stavo scendendo le scale e davanti mi ritrovo l’ unica persona che non volevo vedere oggi , decisi di fare l’ indifferente, lui fece un cenno di saluto con la mano ma io ignorai tutto, andai verso la porta con la testa bassa quasi stavo piangendo, forse si è sentito un singhiozzo da parte mia, credo sené sia accorto ma troppo tardi ormai sto andando a casa mia.

fuochi d'artificio---(strecico)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora