⍟problemi⍟

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stre pov

Era finito il festival culturale e purtroppo non avevamo vinto la competizione, avevano vinto i ciurros, non avevo parlato della mia paura dei fuochi ma non pensavo che li lanciassero così senza senso, é un piccolo trauma che ho da quando ero piccolo, perché? ero a una festa di paese con i miei e la mia sorellina purtroppo mi arrivó troppo vicino uno di questi che dovevano essere nel cielo, saltai addosso a mia madre e una ciocca dei miei capelli si brucio,era vicinissimo al mio orecchio ma per fortuna non successe nulla al mio udito e da quel giorno ho una grandissima paura dei botti, una paura mortale, saltai addosso a cico per il botto udito, avevo paura, tanta.
era lunedì e il fine settimana lo passai da cico, non volevo andarmene il divano era più comodo del mio, letto soprattutto e aveva una casa bellissima, lo rappresenta al massimo, volevo stare con lui, ma la scuola chiamava per i compiti e quindi niente domenica pomeriggio ero di nuovo a casa mia, a studiare e solo verso le 21 di sera ci arrivó un messaggio da Anna in cui annunciava l' arrivo di una nuova compagna di classe che sarebbe stata presente da domani, si chiamava heather (si cantiamo quella canzone insieme) né avevo una che si chiamava così negli scorsi anni nella mia classe, impossibile che fosse lei, cioè almeno ci speravo, era abbastanza falsa e stava con me solo perché i miei avevano avevano l' azienda di moda, e voleva i loro vestiti, per questo non parlo mai e poi mai dei miei genitori, finisco sempre sul discorso lavoro ed é brutto essere rappresentati da un cognome che ha già una storia e non puoi cambiarla, non ci feci molto caso a questa ragazza, andai a dormire pensando che il giorno dopo sarebbe stato come gli altri...

mi svegliai presto con una chiama di cico "che c'è a quest' ora" ero ancora molto assonnato ma risposi comunque "mi aprí la porta è da tanto che non ci vediamo" mi disse mi accorsi di essere nel peggiore delle situazioni ma mene fotto altamente, e poi erano le sei di mattina che voleva.

cico pov

ammetto che mi mancava stre, si era passato letteralmente neanche un giorno, ma era strano non vederlo dormire nel proprio letto o appisolarsi sul divano vicino a me o vederlo mangiare, mi svegliai prestissimo non riuscivo a chiudere occhio, sapevo che mi avrebbe risposto e aperto, oggi per via di una assemblea dell' ultimo minuto entravamo alle 10 e volevo stare con il mio migliore amico, doveva venire una nuova ragazza in classe ma non sapevamo nulla di lei, meglio così tanto non potevamo averla nel gruppo, ad anna non piace avere altre persone intelligenti come lei, sempre la stessa, ormai non era nemmeno più strano parlarci come prima era diverso, ma le persone cambiano e ricambiano quindi credo sia normale per tutti, mi aprí sia il portone e melo ritrovai addormentato davanti alla porta, era raffreddato da morire, era ovvio stare in pantaloncini a fine febbraio non é top dei top, mi cadde addosso per il troppo sonno, lo avrei svegliato tra un oretta, lo portai in camera sua per rimetterlo a letto, sotto le coperte e starmene lí a guardarmi in giro.
andai verso quella disordinata scrivania, piena di cartacce, fogli scritti, tessuti, agi e libri, al mio occhio risaltó in particolare una lettera molto lunga e scritta in stampatello, ho voluto leggerla tutta, e era identica a quella ricevuta insieme all' anello a san Valentino, vedevo che aveva fatto altri prototipi di anelli vari, con pietre diverse e particolari,non toccai altro, ma avevo capito chi mi aveva regalato quest' anello e pensare che porta i miei orecchini per cui mi sono strappato le dita facendoli, mi veniva facile pensare che potesse provare qualcosa per me, quella lettera parlava chiaro arrosì al solo pensiero, senza renderne conto baciai l' anello che avevo su l' anulare pensando che era da parte sua, mi allontanai da quella zona e andai verso di lui mi sedei accanto e gli iniziai ad accarezzare i capelli molto delicatamente, li trovavo super soffici e bellissimi, piano piano le sue palpebre si aprirono e con voce assonnata e occhi semichiusi per il sole della serranda mi rivolse un buongiorno con sorriso nel pacchetto, si alzó con calma e si andó a cambiare, lui fece colazione nel mentre che io parlavo di serie tv e stronzate varie come sempre alla fine, le dieci arrivarono in fretta, presi in spalla il mio zaino e con stre ci dirigemmo verso la nostra scuola dove da lí a poco sarebbe entrata una nuova ragazza.

stre pov

eravamo a scuola e quando sarebbe entrata yuu con i suoi riccioli neri, era segno che era arrivata questa heather, appena entro in classe scese la bava a quasi tutti i ragazzi, era lei la stessa Heather degli anni precedenti, si presento e si diresse verso il mio banco essendo che il posto libero e assegnato a lei era proprio quello "oh guarda chi c'è il figlio dei de lucis" mi disse con aria spiritosa "de lucis? aspe' sei loro figlio" mi chiese anna e intanto cico mi guardava incuriosito e pieno di domande "si non velo aveva detto é stato mandato via da casa per-" continuó lei la fermai prima che potesse continuare " tu chi sei, sembri carino.." disse rivolgendosi a cico, in quel momento capí che era nato un grandissimo problema...

fuochi d'artificio---(strecico)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora