La farfalla innamorata

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La farfalla innamorata

Che senso ha giocare quando sappiamo che perderemo?

(Peanuts- Charles M. Schulz)

Non ero più abituata a farmi stringere di notte tra le braccia di un'amica.

Se qualcuno, mesi fa, mi avesse detto che Roxanne mi avrebbe stretta al suo petto, facendomi entrare nel suo letto, sarei scoppiata a ridere. Ma adesso è diverso. Roxanne indossa solo una maschera, quella della dura a cui annoia tutto, dietro la quale c'è il suo viso, buono e rassicurante. E a me non viene voglia di ridere.

Mi rannicchio su me stessa, trovando conforto nel suo calore, nelle carezze che sta lasciando ai miei capelli, passando le sue unghie dipinte di nero tra le mie ciocche. Lo fa con delicatezza, cullandomi con il suo respiro contro il mio collo.

–Guarda che tra innamorati piò succedere, Portland. Lo sai che non sono brava con queste cose, ma... lo sai da te che i litigi sono normali, no?

–Io e Holden non abbiamo litigato. Non solo, almeno. Lui mi ha lasciata.

Holden mi ha lasciata. Mi ha lasciata. Mi ha lasciata. Non sono ancora del tutto consapevole di quello che sia successo, ma la parola 'lasciata' prende a risuonare nella mia testa. Dentro il mio cuore. Nella pancia. Lasciata. Lasciata. Lasciata. Holden mi ha lasciata. Anche se mi tappassi le orecchie, continuerei a sentire questa frase ovunque.

–Può succedere anche questo, sai? Lo si dice tanto per, molte volte. Sai come sono i ragazzi, Kathleen. Sono dei fessacchiotti che sparano stronzate il più delle volte. Vedrai che domani tornerà da te con la coda tra le gambe.

–Holden ti sembra il tipo?

Rimane in silenzio per qualche secondo. Anche le sue carezze si fermano.

–Non lo so. Le mie osservazioni mi hanno sempre fatto pensare che sia un ragazzo per bene, con la testa sulle spalle, in gamba. Però è pur sempre un maschio e i maschi non hanno tutte le rotelle a posto.

–Holden le ha tutte al posto giusto. Holden non è un fessacchiotto. Lui non tornerà domani, né dopo domani, né mai. Holden era sicuro di quello che mi stava dicendo. Era turbato, ma anche... sicuro. – una lacrima mi finisce tra le labbra. – Avevi ragione.

–Sulla donna ragno?

Annuisco. – Ho pensato di essere io quella esagerata, ma... un filo alla volta, me l'ha fatta sotto il naso. Deve essere così perché lui non avrebbe mai pensato a certe cose da solo. Holden non ha avuto il coraggio di confessarmelo apertamente, ma... anche le farfalle innamorate finiscono nella rete di ragni così belli.

–Avrei voluto avere torto. – torna a passarmi le dita tra i capelli. – Mi spiace, Kat.

–Pensavo che... non sarebbe mai successo. Ho sempre pensato che il nostro amore fosse potente. Doveva esserlo per forza. È nato nelle avversità e di conseguenza doveva essere forte.

–O forse proprio perché è nato nelle avversità... non partivate avvantaggiati. – tituba. – Cioè... non so cosa sia successo tra voi nel passato, ma... forse era già scheggiato. Un vaso rotto resta un vaso rotto anche se lo abbellisci. Immagino sia una questione di prospettive.

Questione di prospettive. Anche Holden mi disse questa frase, un giorno.

–Quindi gli errori del passato trovano sempre il modo di tornare? – mormoro, stringendo spasmodicamente tra le dita un fazzoletto umido e rovinato.

Un fidanzato come Holden MorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora