Peter Morris & MJ Foster

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Peter Morris & MJ Foster

"Santo Cielo! Piove anche oggi... è il tempo più stinfio che abbia mai visto!"

"Non dovresti criticare il tempo, capo... fa tutto parte del mondo in cui viviamo..."

(Peanuts – Charles M. Shulz)


Sono ufficialmente parte del club di disegno.

E ho ufficialmente due nuovi amici, o qualcosa che ci si avvicina. Dopo Roxy, ovviamente.

La prima si chiama Paige, ha la carnagione color cioccolato e bellissime lunghe treccine impreziosite da perline colorate. Un piercing al naso e alla lingua, e un sorriso bianchissimo completano il tutto. È una studentessa del dipartimento di arte e archeologia ed è super brava con la pittura. Miss Lefevre, la docente che tiene il corso, nonché assistente del professor Garcia della facoltà di storia dell'arte, non fa che tessere le sue lodi, per quanto lo faccia con tutti.

Il secondo è Philippe, un ragazzo dalle origini francesi. Ha capelli ricci, color ruggine, e occhi cerulei. Indossa sempre capi sofisticati, come maglioncini palesemente di cachemire, pantaloni dal taglio dritto e scarpe stringate, perennemente lucide. Ha l'aspetto del classico "figlio di papà", perfetto per Princeton, accentuato da una marcata 'r' moscia. Tuttavia, è simpatico. Le prime due lezioni ci ha guardato da lontano, fingendo indifferenza quando lo guardavamo di rimando. Il terzo giorno si è presentato così: "So di essere irresistibile, ma non osate innamorarvi di me. Sono del partito di Henry Cavill". Io, Paige e Andy lo abbiamo guardato con la stessa aria stralunata, così lui ha tenuto a precisare, dopo aver sollevato gli occhi al cielo, che intendesse il partito dei ragazzi mori, preferibilmente con gli occhi blu e tanti muscoli. Poi si è seduto vicino a noi, come se fosse una cosa naturale. Ci è bastato poco per capire che dietro l'aria da snob, si nasconda un ragazzo divertente.

Ho scoperto che siamo diversi, più di quanto immaginassi, a non esserci adattati da subito.

Non mi aspettavo che avrei stretto dei legami con qualcun altro con facilità, eppure è stato tutto abbastanza semplice. L'aula che ospita il club è più piccola rispetto a quelle nelle quali facciamo lezioni. I posti a disposizione non sono poi così tanti, ma io e Andy riusciamo sempre a trovarne alcuni vicino alla finestra. Il primo giorno, poco prima che venisse Miss Lefevre, mi si è presentata questa ragazza dall'aurea luminosa che mi ha chiesto se sapessi dove fosse il bagno. L'ho guardata per qualche secondo e poi, spinta da una vocetta interiore, le ho proposto di mostrarle la strada. Da lì, abbiamo preso a sederci vicine, sotto le occhiate amichevoli di Andy, che si è confermato un lupo solitario, tessendo una lezione alla volta un rapporto amichevole e piacevole.

La farfalla che è in me sta prendendo quota. Il battito delle sue ali si fa di giorno in giorno più fluido.

All'inizio era rigido, meccanico, arrugginito. Un po' come il movimento delle ballerine nei carillon. Di quelli pieni di polvere che si trovano nei cassetti delle case dei nonni o delle regge principesche abbandonate allo scorrere del tempo.

All'inizio è difficile girare la molla e vedere la danzatrice girare su sé stessa con grazia, poi dopo diversi giri, vinta la voglia di arrendersi, la danza si fa bellissima, leggera, aggraziata e spedita.

Conto i giorni che mi separano al breve viaggio con Holden, ma nel frattempo inizio a capire cosa significhi vivere in pieno la vita universitaria. Iniziare ad avere un posto preferito a mensa, conoscere ad occhi chiusi la posizione delle aule o della palestra, interessarmi al gossip studentesco. Non essere più dieci passi indietro rispetto agli altri, ma cercare di camminare al loro passo. Ho preso a intervenire a ogni lezione del professor Morley, sotto i suoi sguardi compiaciuti e i suoi sorrisi soddisfatti, io e Andy abbiamo abbozzato l'introduzione della nostra storia e ho preso parte ad altre due feste insieme a Roxy, agli amici di Holden, Philippe e Paige. Solo Andy non è stato presente per via delle prove in vista di Halloween con la sua band, su cui aleggia ancora tanto mistero. Non so ancora come si chiami, infatti.

Un fidanzato come Holden MorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora