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La squadra si divide, e dopo qualche minuto Peter, Febe e Bucky arrivano al sottolivello 4, stendendo qualche guardia durante il tragitto.

Bucky: "Noi siamo in posizione, iniziamo a raccogliere i dati" comunica all'auricolare "Febe, tu stai qui e scarica più file possibili " dice porgendole una chiavetta "Io e Peter facciamo il giro del piano e distruggiamo tutto. Fai fuori chiunque entri nella stanza" ordina "Esclusi noi due" specifica subito dopo per sicurezza.

Febe inizia a scaricare i dati: armi in costruzione, progetti secretati, basi segrete... Qualche stanza più in là, può sentire Bucky e Peter combattere con altre guardie, e ad ogni colpo, un piccolo sussulto si fa strada dentro di lei, pregando che non sia Peter quello colpito. Cerca di fare più veloce che può, per andare ad aiutare i due, ma qualcosa la rallenta. Un forte rumore fa tremare il pavimento e qualche vecchia vite arrugginita cade dal soffitto.

Febe: "Cos'è successo?" chiede preoccupata, ma non riceve risposta né da Bucky né da Peter.

Steve: "Ragazzi?" chiede anche lui, ma nessuna risposta. Finalmente dopo qualche secondo la flebile voce di Bucky si sente all'auricolare.

Bucky: "Abbiamo un problema" dice tossendo "Una delle porte nel sottolivello quattro aveva una bomba che è esplosa quando ci siamo entrati. E ne ha innescata una molto più grande, per far saltare l'intero edificio"

Tony: "Quanto tempo abbiamo?"

Bucky: "Cinque minuti"

Nat: "Tutti fuori, subito!"

Febe: "Peter!" urla correndo verso il corridoio da cui ha sentito l'esplosione.

Thor: "Febe, esci da qui!" le grida attraverso l'auricolare.

Febe: "Devo trovarli!"

Loki: "Va via!"

Bucky: "Ci penso io Febe, corri fuori!" insistono. Febe è circondata dal fumo e quando si ritrova a scegliere quale corridoio imboccare, cede riluttante e comincia a correre verso l'uscita. Una volta tutti radunati davanti al quinjet, osservano la base saltare in aria, mentre Febe si guarda intorno spaesata.

Steve: "Dove sono Bucky e Peter?"

Febe: "Erano un po' più indietro di me" 

Nat: "C'è qualcosa tra gli alberi" dice puntando la pistola in quella direzione. Alcuni cespugli si muovono, e poco dopo spuntano fuori Bucky e Peter.

Bucky: "Volevi spararmi per caso?" chiede alla rossa che lo guarda storto.

Nat: "Avrei voluto sì". Bucky tiene un braccio attorno alle spalle di Peter, e l'altro sul suo fianco per sostenerlo. Anche se più che sostenerlo lo sta praticamente trascinando di peso, dato che il ragazzo tiene a malapena gli occhi aperti. Nel vedere la scena Febe non cade a terra svenuta solo grazie alla mano di Thor che prontamente la sostiene.

Tony: "Cos'è successo?" chiede con gli occhi sbarrati.

Bucky: "Era nella traiettoria della bomba, le macerie sono cadute tutte addosso a lui"

Peter: "S-Sto bene" dice a fatica.

Febe: "Peter" dice con voce rotta "N-Non mi sento più le gambe" ed ecco che sviene un'altra volta, questa sostenuta da Clint.

Bruce: "Portatelo sul quinjet, dobbiamo tornare alla torre, così lo posso curare"

Fanno distendere Peter su una brandina, e Febe si siede di fianco a lui poggiandogli delicatamente la testa sulle sue gambe.  Il viaggio di ritorno dura un paio d'ore ed esausta e in pensiero per Peter si addormenta. Loki prontamente copre entrambi con una coperta e torna a sedersi vicino a Nat.

Nat: "Sei un bravo fratello" dice di punto in bianco, ridestando il Dio dai suoi pensieri.

Loki: "Cosa?"

Nat: "Sei un bravo fratello. Si vede che siete molto legati"

Loki: "Grazie"

Nat: "Ci tiene a lui, lo hai capito vero?" dice indicando con la testa Febe, che tiene una mano sul petto di Peter, come se avesse paura che possa sparire da un momento all'altro.

Loki: "Si lo so. L'ultima volta che ha reagito così è stato quando ha visto nostra madre morire"

Clint: "Siamo arrivati" avvisa. Bruce porta subito Peter in infermeria e comincia a medicarlo mentre la squadra rimane in attesa nella sala d'aspetto. 

Bucky: "Febe siediti, andrà a finire che consumi il pavimento" dice dopo un bel pezzo che continua a camminare su e giù per la stanza.

Tony: "Eccolo!" dice scattando in piedi non appena Bruce arriva.

Bruce: "Ha preso parecchie botte, l'ho ricucito e medicato. Per ora sembra stabile, ma lo terrò in osservazione stanotte" 

Febe: "Posso rimanere con lui? Se si sveglia"

Thor: "Non credo che-"

Loki: "D'accordo" dice spiazzando tutti "Che c'è perché mi guardate così? Non sono mica un dittatore io" dice stizzito. Febe corre velocemente a cambiarsi, mettendosi una tuta più comoda, e poi Bruce l'accompagna nella stanza di Peter. 

Bruce: "Non so quanto ci metterà a svegliarsi"

Febe: "Aspetterò" dice prima di rimanere sola con lui. Avvicina la poltrona al letto di Peter e si siede tenendo lo sguardo fisso sul suo viso. Dopo un momento di indecisione prende la sua mano, e la stringe delicatamente, quasi avesse paura di fargli male "Io resto qui. Quindi tu dormi pure, ma quando ti sveglierai io sarò qui" dice sottovoce. Nonostante fosse in uno stato pietoso quando lo hanno portato alla base, ora ha un'espressione tranquilla, sembra stia sognando. Dopo un paio d'ore passate con gli occhi spalancati, Febe cede alla stanchezza e si addormenta sulla poltrona, ma sempre tenendo saldamente la mano di Peter. Di colpo la mano di Peter si muove leggermente e ricambia la stretta di Febe. Lei scatta in piedi e si avvicina per vedere meglio. La stanza è illuminata soltanto da una piccola lampada poggiata sul comodino e qualche spiraglio di luce dalla luna. Febe riesce ad intravedere il profilo del suo viso e quando lentamente apre gli occhi deve far ricorso a tutta la sua maturità per non mettersi a piangere.

Peter: "Febe?" chiede cercando di mettere a fuoco la ragazza che dolcemente gli accarezza una guancia.

Febe: "Sì. Sì sono io"

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