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Thor: "Stanno per andare, vuoi salutarli?" chiede affacciandosi nella camera di sua sorella.

Febe: "No, salutali tu per me" dice guardando dritto.

Peter: "Hey, è lì?" chiede arrivando alle spalle di Thor.

Thor: "Sì, ma non vuole uscire, è tempo sprecato se pensi di convincerla" dice voltandosi per raggiungere gli altri "Solo...sii gentile. In due giorni sei riuscito a stravolgere completamente il suo mondo"

Peter: "Non capisco.."

Thor: "Lo vedo come ti guarda...sei importante per lei" dice dandogli una rapida pacca sulla spalla. Peter prende un bel respiro e poi entra nella stanza, arrivando alle sue spalle in terrazza.

Peter: "Davvero, non saresti venuta a salutarmi?"

Febe: "Peter!" dice girandosi di scatto "I-Io, non me la sentivo" 

 Peter: "Già, Thor dice che ti rifiuti di uscire dalla tua camera" dice posizionandosi di fianco a lei "E' bello qui. Dovresti andare fiera di essere la regina di questo posto" dice guardando insieme a lei verso il bosco.

Febe: "Lo sono, è solo che...qui nessuno mi tratta da essere umano"

Peter: "Infatti sei una Dea" la interrompe.

Febe: "Sai che intendo, tutti mi vedono solo come la Regina Febe, la figlia di Odino. Invece voi siete diversi. Mi trattate come una di famiglia, nonostante mi conosciate da due giorni. Tu. Tu sei diverso dagli altri. E ora ve ne dovete andare" dice triste abbassando la testa.

Peter: "Senti" dice mettendosi davanti a lei e prendendogli il viso tra le mani "Io voglio vederti ancora e ancora. Troveremo un modo, ok? Ora che ti ho conosciuta non potrei fare più a meno di questi occhi color nocciola, e del tuo sorriso perfetto" dice portandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Ecco sì, proprio questo" dice quando lei gli sorride. 

Febe: "E come facciamo?"

Peter: "Beh, puoi venire sulla terra quando vuoi, e anch'io posso venire qui a volte. Anche se non credo che a Loki garberebbe l'idea che io venga qui a trovarti" dice mettendosi a ridere.

Febe: "Allora faremo in modo che non lo sappia" dice dandogli un leggero bacio sulle labbra.

Peter: "Ora, sono sicuro che Wanda e Nat sarebbero contente di salutarti prima di andare via. Mi accompagni?" chiede prendendole la mano.

Febe: "D'accordo" Mano per mano si dirigono al Bifrost, dove il resto della squadra sta aspettando Peter. Quando arrivano per poco a Thor non viene un attacco di cuore.

Thor: "Oddio"

Loki: "Che c'è?" chiede

Thor: "Niente!" dice girandolo per non fargli vedere che si tengono per mano. Quando i due si avvicinano, notano lo sguardo di Thor, e subito si staccano "Oh, guarda, sono arrivati" dice poi indicandoli facendo finta di niente. Lui e Loki si scambiano degli sguardi sorpresi.

Loki: "E' riuscito a farla uscire" bisbiglia.

Thor: "Lo vedo. Come diavolo ha fatto?"

Febe: "Buon viaggio" dice ai suoi amici, senza riuscire a contenere una nota di tristezza.

Nat: "Ricorda che puoi venirci a trovare quando vuoi. Alla base abbiamo tantissime stanze vuote" dice abbracciandola.

Febe: "Mi mancherete ragazzi" dice abbracciando alcuni di loro. 

Sam: "L'unico che ti mancherà davvero è il bimb-" viene interrotto bruscamente da un calcio di Nat ben piazzato sugli stinchi.

Loki: "Chi?"

Febe: "Il buon gusto! Il buon gusto...della vostra compagnia. Ah come farò senza l'ironia di Tony" dice mollando un'occhiataccia a Sam.

Thor: "Tutto a posto Sam?" chiede dato che ormai era paonazzo.

Sam: "S-sì, giusto un piccolo crampo"

Peter: "Ci vediamo presto" dice dando un bacio sulla guancia a Febe, prima di seguire gli altri dentro la piccola cupola.

Heimdall rimanda tutti a New York e sul ponte rimangono solo lui e Febe.

Heimdall: "Sembra un bravo ragazzo"

Febe: "Lo è" dice rivolgendoli un grande sorriso "Secondo te...a mia madre piacerebbe?" dice guardando verso il mare, dove ha visto sua madre per l'ultima volta. Come da tradizione i reali e i soldati dopo la loro morte vengono riposti in delle barche e una volta raggiunto il largo vengono lanciate delle frecce infuocate  e lasciati cadere nel vuoto. Questo è quello che è stato fatto anche a Frigga e Odino.

Heimdall: "Sono sicuro che entrambi lo avrebbero accettato. Anche se tuo padre probabilmente non lo avrebbe dato a vedere. Ti volevano bene" 

Febe: "Grazie. Ci sei stasera alla cena per i soldati?"

Heimdal: "Cercherò di fare un salto"

Passa il pomeriggio a presiedere i preparativi per la festa annuale dedicata ai soldati. Lei odia questa festa fin da quando era una ragazzina. Di solito lei e Loki senza farsi vedere sgattaiolavano via e andavano a giocare nel giardino reale, finché qualcuno non se ne accorgeva e li riportava indietro. Ma questa volta Loki non c'è, se la dovrà cavare da sola. Le famiglie più illustre di Asgard approfittano di questa festa per mandare i propri figli soldati a corteggiarla. Ma il problema è che loro si sentono autorizzati a superare certi confini chela mettono a disagio.

Verso metà serata la festa comincia ad entrare nel vivo, le risate si fanno più accese, i bicchieri sempre più pieni. Ed ecco che cominciano anche ad arrivare i primi problemi.

X: "Hey regina, volete ballare?" chiede un ragazzo avvicinandosi barcollando, chiaramente ubriaco marcio... del resto come tutti nella stanza.

Febe: "No, grazie" dice senza girarsi.

X: "Te l'ho chiesto con gentilezza, potresti almeno degnarti di guardarmi in faccia" dice prendendole il polso e facendola girare con uno strattone "Ora te lo chiederò di nuovo, e sta volta la risposta sarà diversa"

Febe: "Altrimenti?" chiede spavalda guardandolo dritto negli occhi.

X: "Non mi sfidare" negli occhi del ragazzo vede uno scintillio, e capisce che non scherza. Ma non ha intenzione di soddisfarlo.

Febe: "Ho detto che non voglio ballare con te" Il ragazzo non gradendo la sua risposta la tira a sé, sempre tenendole stretto il polso e comincia a trascinarla verso la pista "Lasciami" dice con voce ferma, ma lui non l'ascolta e una volta arrivato le mette una mano sul fianco e comincia a muoversi a ritmo di musica, al contrario di lei che si irrigidisce non appena sente che la sua mano comincia a scendere sempre di più. 

Sif: "Ha detto di no" dice staccando la mano sudicia del ragazzo e allontanandolo da lei "Evapora soldato" dice con uno sguardo di fuoco "Tutto ok?" chiede appoggiando una mano sulla schiena della sua regina e accompagnandola fuori a prendere aria "Febe?" chiede quando ancora dopo svariati secondi non riceve risposta.

Febe: "Grazie" dice a bassa voce cercando di rimandare giù il groppo che le blocca la gola "Grazie" ripete ancora tentando in tutti i modi di non scoppiare a piangere come una bambina.

Sif: "Dovresti andare"

Febe: "Cosa?" chiede ancora frastornata.

Sif: "Su Midgard. Dovresti prenderti una pausa. Hai sempre dedicato la tua vita al regno e a servire il popolo, è ora che pensi un po' a te"

Febe: "Ma, non posso lasciare tutto così..."

Sif: "Non ti preoccupare, ce la caveremo. Ci siamo io, Heimdall, Volstagg, Fandrall, Hogun. Il regno è in buone mani, e poi se ci sono problemi possiamo sempre venire a prenderti con il Bifrost"

Febe: "Lo fareste davvero?" dice con gli occhi lucidi, ormai inizia a cedere.

Sif: "Questo e altro per la nostra regina" la guarda sorridendo.

Febe: "Parto adesso, io.."

Sif: "Si lo capisco, hai bisogno di lui" dice annuendo convinta.

Febe: "Oh, Sif, non saprei cosa fare senza di te" dice di slancio abbracciandola "Thor non sa davvero cosa si perde"

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