Un Bifrost enorme si apre alle loro spalle, da cui escono Heimdall e l'esercito di Asgard. Come sempre Heimdall stava vegliando su di lei, e quando ha visto che le serviva una mano, non c'ha pensato due volte. Febe gli sorride riconoscente, per poi girarsi nuovamente verso Lena, che guarda irritata l'esercito. Salta giù dal cumulo di macerie sicura che ci sarà il suo fedele cavallo alato a prenderla al volo. Atterra sulla sua groppa, e afferra lo scettro che l'animale le aveva portato, tenendolo in bocca "ASGARD...fateli fuori tutti" comanda.
Sam: "Sembra che facciano tutto a comando, come se non avessero una testa loro"
Loki: "Lena controlla le loro menti, lo ha sempre fatto"
Clint: "Saranno tanti" dice colpendo uno con una freccia senza nemmeno guardare "Ma hanno un'intelligenza pari a quella di una gallina...forse è anche un complimento"
Steve: "Finché non distruggiamo la nave continueranno ad uscire!"
Tony: "Ci penso io. Jarvis un po' di botti prego" parla all'intelligenza artificiale. Mentre Febe va verso Lena, afferra Peter che era intrappolato in mezzo a dei Chitauri.
Febe: "Fammi un favore, non morire" dice lasciandogli un veloce bacio a stampo quando atterrano.
Peter: "Lo sai che sei davvero bella quando dai ordini a tutti?" dice sorridendo.
Lena: "Ah l'amore... bello, ma rende deboli. Ti ringrazio perché ora ho capito che cosa devo fare. Ti farò soffrire uccidendo tutti quello che ami, senza che tu possa fare nulla" ghigna. Con un gesto improvviso della mano immobilizza Febe e con i suoi poteri crea un'illusione.
Tutti combattono contro mostri che non sono reali. Tutti tranne lei. Bloccata è costretta a fissarli mentre cercano di non farsi uccidere, senza poter fare niente. Nell'illusione c'è anche lei. Lena ha fatto davvero un bel lavoro, sembra tutto così reale. Poi in pochi secondi succede quello che temeva di più. Nell'illusione Lena prende Febe per il collo con l'intenzione di ucciderla. Come aveva previsto Peter corre da lei per aiutarla, ma non sa che dall'altra parte c'è la vera Lena che lo aspetta.
Febe: "PETER!!" urla a squarciagola "PETER! E' UNA TRAPPOLA!!" cerca di avvertirlo, inutilmente, lui non la può sentire. Quando è abbastanza vicino una lunga lama perfora il petto di Peter, lasciandolo per qualche secondo confuso. L'illusione svanisce così come le catene che tenevano bloccata Febe. Peter cade a terra cercando di respirare affannosamente. Con la magia Lena scompare, non se ne va però, non ha ancora finito, semplicemente diventa invisibile. Febe corre disperata verso di lui. Sa che lei è lì intorno a loro, pronta ad attaccare di nuovo, ma non le importa. Con le lacrime che le appannano gli occhi si inginocchia di fianco a Peter, tenendogli una mano sulla guancia.
Peter: "Hey" dice a fatica.
Febe: "Hey. E' tutto ok. Sistemerò tutto"
Peter: "Non puoi sempre proteggere tutti. L'hai detto tu, no?" dice accennando un debole sorriso.
Febe: "Mi dispiace è colpa mia. E' tutta colpa mia" dice coprendosi il viso con le mani.
Peter: "Febe, guardami, ti prego. Non è colpa tua" dice asciugandole un lacrima "Ti amo tanto" Nelle storie, quando un personaggio è sul punto di morte, queste parole non portano mai ad un lieto fine. Perché per la persona a cui sono indirizzate, significano che rimarrà da sola, che non avrà più la sua ancora di salvezza. Ma a Febe fanno l'esatto contrario. Quelle due parole così semplici, le danno una grinta che non aveva mai avuto. La rabbia pervade ogni centimetro del suo corpo, il suo cuore diventa lava e i suoi occhi rosso fuoco. Si alza di scatto e comincia a tirare palle di fuoco intorno a lei. Quando finalmente riesce a colpire Lena, torna di nuovo visibile, e nonostante si trovi a qualche metro di distanza, in pochi secondi Febe la raggiunge stringendo le sue dita attorno al suo collo.
Febe: "Se lui muore, muori anche tu" dice a denti stretti fuori di sé. Ai suoi piedi la terra inizia a spaccarsi, e del fuoco ne fuoriesce facendo volare in alto Febe, che tiene sempre ben stretto il collo di Lena. Arrivate molto in alto, Febe la lascia cadere, per poi scagliarle contro una scarica di fuoco. Per la velocità con cui cade, quando Lena tocca terra lascia un grosso cratere, in cui poco dopo atterra Febe.
Thor: "Non sapevo potesse farlo"
Loki: "Credo neanche lei lo sapesse" dice sempre più scioccato.
Nello sguardo di Lena si vede la consapevolezza di aver perso, e di morte certa. Mentre in quello di Febe sembra non ci siano sentimenti, solo rabbia, rabbia cieca. Apre il palmo della mano che diventa sempre più rosso, pronta a chiudere una volta per tutte questa storia, ma qualcuno le tocca il braccio.
Loki: "No. Se tu ora la uccidi lei non pagherà per quello che ha fatto, merita invece di pagare per ciò" Febe sembra capire e pian piano i suoi occhi tornano di una colore normale. Allunga una mano verso Heimdall, che le porge il suo scettro.
Febe: "Con il potere dei Nove Regni, per i tuoi mali, e per quello che hai causato sulla terra, io regina di Asgard ordino che tu venga imprigionata nel Regno Oscuro, dove le anime dei nostri nemici ti tormenteranno in eterno" dice con sguardo impassibile battendo il bastone a terra, come sigillo del suo ordine. Delle guardie la prendono, mentre Febe con lo scettro apre un portale scuro e macabro.
Lena: "NO! NO! ASPETTA!" tenta di dimenarsi, ma le guardie la buttano all'interno del portale, che subito dopo si richiude. Tiene lo sguardo per ancora qualche secondo dove poco prima si era aperto il portale, e poi torna da Peter. E' pallido e ha perso molto sangue. Tony è inginocchiato di fianco a lui, e gli tiene una mano dietro alla testa. Quando si ritrovano faccia a faccia nonostante Peter respiri a mala pena cerca di dire qualcosa, ma lei lo interrompe.
Febe: "No, no non dire niente. Non importa" appoggia la testa di Peter sul suo petto e lo culla delicatamente "Ti amo anch'io Peter Perker" dice con un sorriso malinconico al ricordo del loro primo incontro. L'esercito se ne sta a testa bassa e alcuni soldati si sono anche inginocchiati. La squadra si riunisce intorno ai due per dare sostegno a Febe. Nessuno osa fiatare. D'altronde cosa c'è da dire? Niente può placare il dolore che prova nel petto. Un dolore lancinante che le blocca il respiro e la rende incapace di pensare razionalmente. Rimane per minuti interi così, sentendo il respiro del ragazzo farsi sempre più lento, fino a diventare inesistente.
Bucky: "Febe..." le tocca delicatamente la spalla.
Febe: "No non voglio. Peter?" lo chiama ancora con un briciolo di speranza "Peter ti prego" dice con un fil di voce. Ma da lui nessuna risposta. Un urlo straziante squarcia il silenzio, lasciando tutti ancora più tristi. La mano di Febe si sposta sul petto del suo ragazzo e una luce luminosa inizia ad entrargli all'interno "Dei e miei antenati, lasciate che il vostro potere salga, invertite l'orologio"
Tony: "Che fai?" chiede guardando le sue mani.
Febe: "Riportatemi ciò che una volta era mio. Guarite ciò che è stato ferito, cambiate il destino del fato" dice riempiendo il suo petto di una luce arancione, una lacrima le cade sul viso di Peter, consapevole di quello a cui va incontro.
Loki: "Febe fermati! Lo sai cosa succede se-" cerca di fermarla allarmato.
Febe: "Salvate ciò che è stato perso, riportatemi ciò che una volta era mio" conclude la poesia. Da una mano fa uscire una piccola fiammella, che appoggia sul petto di Peter "Con la fiamma eterna tu rinasci" Il colore della sua pelle torna normale, e apre gli occhi di scatto guardandosi attorno confuso. Tony rimane per qualche secondo a fissarlo per poi abbracciarlo forte, mentre la squadra è a bocca aperta. Febe cade all'indietro mentre Loki, già pronto la afferra "La mia vita per la tua" sussurra prima di perdere i sensi.
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My Spider Boy
FanfictionSorella di Loki e Thor, sulla terra nessuno la conosce. Ma presto scopriranno che non è solo una giovane regina, ma anche un'incredibile guerriera. Una persona in particolare farà breccia nel suo cuore e le rimarrà al fianco per sempre, sostenendola...