Controvoglia Febe si alza dal letto e, come ogni mattina, spalanca la finestra della sua camera per ammirare le bellezze che circondano la sua casa. Mette la sua vestaglia preferita, ed esce sul terrazzo. Anche se è presto, in paese c'è già movimento. Alcuni bambini giocano a pallone tra le stradine di Asgard, mentre i loro genitori sono indaffarati ad aprire le loro botteghe, o portare a riva il pesce che hanno pescato. Come un orologio svizzero ecco il gallo che canta, dando il buongiorno al regno. Febe chiude gli occhi e per un attimo si lascia trasportare dalla leggerezza del momento. I fiori particolari e pregiati le solleticano le narici mentre l'aria fresca del mattino le scompiglia i capelli e le colora leggermente le guance di rosso. Si gode questo momento spensierato finché può, perché tra qualche ora non sarà più una semplice ragazza, ma dovrà prendere carico delle sue responsabilità verso il suo regno, e giungere al suo destino. Regnare su Asgard.
Prima che suo padre morisse, qualche mese fa, doveva essere suo fratello maggiore Thor ad adempiere questo incarico, ma preferì rinunciare al suo diritto di nascita come primogenito. Nonostante si fosse preparato lungo tutta la sua vita per questo, decise che non spettava a lui assumere questo ruolo, e che preferiva lasciarlo a qualcun'altro. Questo qualcun'altro sarebbe dovuto essere il suo secondo fratello Loki, ma Odino espresse chiaramente il suo volere che non si avvicinasse neanche al trono. Non che non gli volesse bene, ma era chiaro a tutti che se Loki, il Dio dell'Inganno, fosse salito al trono, tutti i nove regni, compresa Asgard, sarebbero dovuti correre ai ripari. Così poco prima di morire, Odino lasciò scritto che fosse sua figlia Febe la legittima erede al trono di Asgard.
X: "Principessa, è ora di alzarsi" bussa delicatamente qualcuno alla porta.
Febe: "Potete entrare" dice ritornando dentro e chiudendo la finestra. Non è sempre solita alzarsi così presto, anzi, ogni volta che devono svegliarla, fa venire dei complessi alle sue dame di corte, perché non si alza nemmeno con le bombe.
X: "Non siete riuscite a dormire bene questa notte, vostra altezza?" le chiede infatti.
Febe: "Non proprio, no" dice pensierosa.
X: "E' ora" dice un'altra donna affacciandosi nella stanza. Si comincia, pensa con terrore. Se c'è una cosa che più al mondo odia, è fare shopping, farsi toccare i capelli dagli altri, e farsi impiastricciare la faccia di trucco, o melma, come lo chiama lei. Una molteplice di cameriere e sarte entrano trafelate nella stanza ed iniziano a lavorare intorno alla povera Febe. C'è chi le acconcia i capelli, chi le prende misure in vita per fare aggiunte dell'ultimo minuto al suo vestito, e via così.
Febe: "C'è tempo per fare una scappatina nelle cucine e mangiare qualcosa?" azzarda dopo l'ennesima volta che il suo stomaco brontola.
X: "Forse dopo la cerimonia, mentre vi cambiate d'abito" risponde indaffarata.
Febe: "Ma è fra 5 ore!" protesta.
Le successive tre ore le passa reclusa in camera, mentre attende che finiscano di prepararla per la sua incoronazione. Il vestito è stato cucito appositamente per lei, ed è fatto di pura seta e pizzo, è di un celeste antico che mette in risalto i suoi occhi color nocciola.
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My Spider Boy
FanfictionSorella di Loki e Thor, sulla terra nessuno la conosce. Ma presto scopriranno che non è solo una giovane regina, ma anche un'incredibile guerriera. Una persona in particolare farà breccia nel suo cuore e le rimarrà al fianco per sempre, sostenendola...