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Ned: "Finalmente ti conosciamo Febe. Peter non ha fatto altro che parlare di te per giorni" dice beccandosi l'occhiataccia del diretto interessato.

Mj: "Io sono Mj" dice rivolgendole un piccolo sorriso.

Febe: "Febe Odinson"

Ned: "Odinson, che strano cognome"

Peter: "E' nordico"

Febe: "Già. Andiamo, sto morendo di fame". Si siedono in mensa, e Febe si guarda attorno affascinata "Che bel posto. Cosa ci offrono da mangiare?"

Peter: "Non quello che sei abituata a mangiare tu"

Ned: "Perché? Cosa mangi tu?" chiede curioso.

Febe: "Diciamo che vengo da una famiglia...agiata"

Mj: "Beh, qui il cibo spesso non ha un aspetto invitante"

Peter: "Vieni, ti faccio vedere" insieme vanno a prendere dei vassoi e si mettono in fila.

Febe: "Ma non ci servono loro?"

Peter: "Non proprio". Quando arriva il loro turno, la cuoca mette sui loro vassoi delle verdure al vapore, una sbobba non ben identificata e una striminzita porzione di patate al forno.

Febe: "Grazie, molto gentile" dice rivolgendole un sorriso sincero. La signora sembra apprezzarlo e ricambiando il sorriso le aggiunge un'altra porzione di patate.

Mj: "Wow, nessuno aveva mai ricevuto più patate dalla cuoca. Tu le piaci!" dice sorpresa.

Peter: "Lei piace a tutti" dice prendendole la mano da sotto il tavolo per non farsi vedere.

Flash: "Sei tu la ragazza nuova?" dice arrivando alle loro spalle.

Febe: "Sì" dice guardandolo male.

Flash: "Io sono Flash. Perché non vieni con me a quel tavolo invece di stare con questi sfigati" dice indicando un tavolo poco più in là a cui sono seduti altre ragazze e ragazzi ben vestiti.

Peter: "Flash, non la importunare" dice serrando la mascella.

Flash: "Perché altrimenti che fai?" dice mettendosi di fronte a Peter che nel frattempo si era alzato in piedi.

Febe: "Dai, Peter, non ne vale la pena" dice appoggiandogli una mano sul braccio nel tentativo di portarlo via.

Peter: "Vattene Flash, lasciala in pace"

Flash: "Fatti gli affari tuoi Parker" sibila avvicinandosi ancora di più, Peter lo spintona per farlo indietreggiare e poco dopo Flash carica un pugno diretto alla sua faccia. Anche se con i suoi sensi da ragno avrebbe tranquillamente potuto schivarlo, prima che possa reagire, la mano di Febe si para davanti alla sua faccia e blocca il pugno di Flash. Quest'ultimo la guarda confuso, mentre con un colpo secco Febe gli gira il braccio dietro la schiena e lo spinge via facendogli  anche perdere l'equilibrio. Per un momento tutta la mensa si ammutolisce fissando sbalordita la nuova ragazza che ha appena buttato a terra il bullo della scuola.

Peter: "Potevo bloccarlo anche io" dice tornando tranquillamente a sedersi.

Febe: "Lo so, ma è da stamattina che lo volevo fare" dice facendo spallucce

Ned: "Dico solo...wow!" dice alzando le mani "Ma dove hai imparato a farlo?"

Febe: "Corso di autodifesa" dice facendo finta di niente.

Peter: "Lui sa" le sussurra all'orecchio. Le ultime ore passano fin troppo lentamente, e non appena la campanella suona i corridoi e le classi diventano deserti. Si dirigono a casa di Peter, per far conoscere zia May a Febe.

May: "Sei tu Peter?" chiede dalla cucina.

Peter: "Sì May, ho portato anche Febe"

May: "Oh, certo!" dice andandogli  incontro "Piacere di conoscerti Febe, io sono May, la zia di Peter" dice dandole un caloroso abbraccio.

Febe: "Salve signora Parker" dice ricambiando la stretta.

May: "Oh cielo, chiamami May, così mi fai sentire vecchia!" Febe e Peter si scambiano un'occhiata divertita pensando entrambi al fatto che Febe sia più vecchia di almeno 1360 anni.

May: "Resti per cena Febe?"

Febe: "Oh, non vorrei disturbare..."

Peter: "Tu non disturbi mai" dice lasciandole un bacio sulla guancia e andando a sdraiarsi sul divano.

May: "Allora, raccontami un po' di te. Peter mi ha soltanto detto di aver conosciuto una ragazza bellis-"

Peter: "MAYY!!" urla dal divano.

May: "Ops.." dice facendo un occhiolino a Febe.

Febe: "Emh, non sono di qui, vengo da lontano. Ho due fratelli, a cui voglio moltissimo bene e, umh vediamo...ho l'età di Peter, all'incirca..."

May: "E i tuoi genitori, anche loro si sono trasferiti qui?"

Febe: "No. Loro sono...non ci sono più" dice cercando di non sembrare troppo malinconica.

May: "Mi dispiace, non lo sapevo. Anche Peter ha perso i suoi genitori, sai? Quando era piccolo"

Febe: "Sì, me l'ha raccontato"

May: "Ah davvero? Strano, è un argomento che evita sempre, non ne parla mai" dice sottovoce per non farsi sentire da lui. Febe non dice niente, si limita a sorridere, consapevole della fiducia che c'è tra loro. Dopo aver chiacchierato un'altro po' con May, raggiunge Peter sul divano e si sdraia di fianco a lui.

Febe: "E' simpatica tua zia"

Peter: "Mi sembra andiate d'accordo. Sono contento che ti piaccia, siete le donne più importanti della mia vita" dice lasciandole un dolce bacio fra i capelli.

Febe: "Ti amo Peter Perker" dice ridacchiando

Peter: "Smettila di chiamarmi così! Ero emozionato, ho sbagliato..."

Febe: "Hai sbagliato il tuo nome"

Peter: "Per quanto tempo ancora mi chiamerai così?"

Febe: "Finché campi"

Dopo cena, Peter aveva convinto Febe a rimanere, così aveva avvisato Loki che non sarebbe rientrata. Com'era prevedibile non era così felice al pensiero che la sua sorellina e quel disgraziato di Peter avrebbero dormito vicini, molto vicini. Ma ad un accenno di protesta da parte sua, Febe aveva chiarito che la sua non era una richiesta, il che stava ad indicare che non avrebbe accettato un no come risposta. Per qualche secondo dall'altro capo del telefono c'era stato silenzio, seguito poi da un rapido "D'accordo" e uno sbuffo di proposito rumoroso, giusto per chiarire come la pensava.

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