part 2

734 43 6
                                    


"No credimi, tuo zio non vorrebbe saperlo" scuoto immediatamente la testa guardando la ragazza al mio fianco per poi tornare a prestare attenzione alla strada avanti a noi. Ho appena preso Dolores in aereoporto e mi sta tenendo aggiornata sulla sua vita sentimentale, si sta frequentando con un ragazzo con il quale c'è stato anche un rapporto e mi ha detto se secondo me doveva parlarne con Paulo. Ovviamente sì, doveva, era un migliore amico per lei. Ma omettendo la parte intima, quello lo manderebbe fuori di testa sapendo che per lui Dolores era ancora una bambina e faceva fatica ad accettare il fatto che praticamente fosse quasi una mia coetanea, ed io ero già sposata "Non mi sembra sia così contrario al sesso..." risponde lei ironicamente guardandomi. E io arrossisco non dandolo a vedere "Vi date davvero così tanto da fare? Com'è scopare con mio zio? Oddio non voglio immaginarlo ma a livello di.. si insomma.. ti soddisfa? È ben attrezzato?" faccio un colpo di tosse quando per poco non mi va di traverso la saliva "Dolores! Non risponderò a queste domande lo sai vero?" annuisce alzando gli occhi al cielo. "Okay okay, era tanto per aprire un discorso.." alza le mani in aria in segno di innocenza "Su come scopa tuo zio? Non mi sembra molto sensato" lei scoppia a ridere e poi decide che è meglio non insistere perché sa che non le dirò nulla "Però possiamo parlare della vita sentimentale e sessuale di Lautaro" ammicco io accennando un sorriso malefico, lo stesso che compare qualche secondo dopo anche a lei "Allora la scorsa settimana sono tornata a casa e lui era chiuso in stanza a parlare al telefono..."

"Kaia! Sei davvero così grande come dicevano!" non appena apriamo il portone d'ingresso Kaia corre subito verso di noi e Dolores inizia a riempirla di coccole stendendosi sul pavimento con lei "Sempre bello ricevere quest'accoglienza!" sbuca Paulo dalla cucina con un bicchiere di mate -ovviamente- tra le mani "Sai che è Kaia il motivo per cui tutti vengono a trovarci vero? E non tu?" gli dico scherzando e dandogli un bacio sulla guancia, mentre lui pressa con due dita sul mio fianco trattendomi per qualche secondo sulla sua guancia "Magari tra qualche mese verrò per un nipotino, chissà" spalanco gli occhi e vedo il volto di Paulo sbiancare, poi si gira a guardarmi "Sei.. sei-?" non riesce a terminare la frase e così lo aiuto io scuotendo immediatamente la testa "Dio mio, no. Pazza.." sembra rimanerci male dalla mia risposta ma fa finta di nulla. Anche se so che ci era rimasto male, e mi rendo conto di aver sbagliato il modo. L'avevo fatto passare per un 'io incinta? neanche per sogno'. E questo era un tasto dolente per noi ultimamente. "Ciao zio, come va? Sta passando il ginocchio?" notando la tensione che si era creata da quell'innoqua battuta e capendo subito che ci fosse qualcosa di sbagliato, Dolores cerca di risollevare la situazione mettendo da parte Kaia e salutando suo zio "Sta andando bene piano piano, forse tra un mesetto passerà completamente" sforza un sorriso, dietro il quale nasconde tutto il dolore che questo infortunio gli ha causato "Cosa ho detto dì sbagliato?" mi chiede a bassa voce Dolores mentre saliamo verso la sua stanza "Nulla tranquilla. Solo che se evitiamo di parlare dell'essere incinta e di bambini sarebbe meglio"
cambio immediatamente discorso, non mi va di rovinare la giornata in questo modo. Di nuovo.
"Stasera andiamo in qualche locale figo?" mi chiede sempre lei quando la aiuto a sistemare le sue cose "Domani devo lavorare, però si dai. Sto iniziando a comportarmi da donna sposata e non mi piace ho bisogno di far uscire la vera Alessia" mi batte il cinque e iniziamo a sistemare le sue cose.

Paulo

"Sto bene, davvero. Ho bisogno dì qualche birra che c'è di strano?" faccio spallucce indicando la lattina di birra sul bancone della cucina dei Marchisio, era bello avere Claudio come vicino, sotto lo sguardo curioso di Claudio e Gonzalo "Si beh certo è normale essere stressati quando si è ai primi tempi del matrimonio" dice Claudio passandomi la birra chiesta qualche minuto prima, come risposta alzo gli occhi al cielo "Non è il matrimonio il problema.." rispondo in un sussurro buttando giù un lungo sorso del liquido
"Si certo, come dici tu" mi risponde lui sarcastico.
Beh si in effetti aveva ragione, l'inizio è sempre difficile giusto? Però non aveva senso, stiamo insieme e conviviamo da tre anni quindi il matrimonio non aveva cambiato nulla se non una carta in più firmata. Eppure ultimamente ogni giorno andava peggio, meno ci vedevamo durante il giorno meglio stavamo la sera. Era la stessa routine da tre settimane, andavamo a lavoro, ci incontravamo ogni tanto in campo o nella pausa pranzo ma nessuno dei due andava dall'altro e poi ci ritrovavamo a casa a fine della giornata,a cena, in cui entrambi cercavamo di non dire nulla di sbagliato, poi del sano sesso prima di dormire e finiva così.

Addirittura il sesso sembrava tutto un 'ti faccio avere un orgasmo e basta'. Questi non eravamo noi. Era un periodo di merda sotto tutti i punti di vista, la pressione che sentivo in campo mi causava stress, tanto, troppo stress. Forse è questo uno dei motivi per cui la nostra relazione stava cadendo sempre più in basso. O forse, pensandoci, c'era una cosa che il matrimonio aveva cambiato. Avere dei figli. "Alessia non vuole avere figli da me" dico io dal nulla dopo averci pensato per vari minuti nella mia testa. Mi guardano come se avessi detto chissà cosa, così vado avanti a spiegarmi "Sono mesi che le dico di provare ad avere figli e lei cerca sempre di evitare l'argomento. Oggi quando Dolores ha fatto una battuta sull'avere figli lei risponde con 'Dio mio, no. Sei pazza'" cerco di imitarla e scuoto la testa e butto giù un altro lungo sorso promettendomi che questa non sarà l'ultima birra. Ho bisogno di togliermi dalla testa questa assurdità e di non pensare a lei, alla mia carriera che va a puttane, il mio ginocchio che non vuole guarire. "Ah quanto la capisco! Comunque puoi scopare anche senza dover fare figli, basta usare un preservativo" risponde Gonzalo ridendo, lo fulmino con lo sguardo "Che cazzo abbiamo sempre parlato di avere figli e adesso.."

"Non hai pensato che magari non si sente pronta? Voglio dire, non avete molti anni di differenza ma avete avuto vite diverse. Tu hai avuto una carriera importante già da quando eri un ragazzino e lei sta ancora finendo i suoi studi per realizzare il suo sogno. Avere dei figli è una grande responsabilità, soprattutto per una mamma." guardo Claudio facendo un cenno con la testa incitandolo ad andare avanti perché mi piaceva ciò che stava dicendo "Lei vuole avere dei figli con te, perché ti ama da morire e tutti lo sanno. Ma non è il momento giusto evidentemente e credo che dovresti rispettare la sua scelta. Sinceramente"

sei bella come un gol al novantesimo (2) Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora