"Buongiorno amore della mia vita" do dei piccoli bacietti sulla guancia di Paulo per farlo svegliare del tutto. Ma non ne vuole proprio sapere dato che inizia a fare versi strani e dire cose sussussate come 'lasciami dormire'.
Paulo e il sonno erano una cosa sola. "Devi andare agli allenamenti" mi alzo dal letto e mi rimetto i pantaloni del pigiama buttati via da qualcuno la scorsa notte. Mi guardo allo specchio e mi tocco la piccola pancia, era così strano ancora. "Ti fa male?" sì alza di scatto non appena sì rende conto cosa stessi facendo "No stavo solo vedendo..." gli rispondo io riassucurandolo. Da quando ha saputo la notizia ieri pomeriggio non fa altro che chiedermi ogni due per tre se mi sento bene, qualsiasi cosa faccia sì preoccupa. Se salgo o scendo le scale sì mette dietro di me e mi dice ripetutamente 'stai attenta che puoi cadere', se mi abbasso per prendere qualcosa arriva subito lui a farlo al mio posto, addirittura ieri sera volevo cucinare qualcosa e mi ha ordinato di sedermi e che ci avrebbe pensato lui. Alla fine ha ordinato una pizza.E stanotte, ho dovuto praticamente supplicarlo per fare sesso, suggeriva di chiamare la mia ginecologa e chiedere se potessi. Certo, come se alle 23 di domenica sera potessi chiamarla e dirle 'Ciao scusami volevo sapere se posso fare sesso con mio marito, posso?'
Sapevo già che sì poteva, ero informata su questa cosa.
Alla fine ha ceduto alle mie tentazioni. Non ci toccavamo da due settimane, ne avevamo bisogno. Solo che è stato diverso dal solito, non dico che non mi sia piaciuto, ma è stato molto diverso. Sì muoveva davvero piano perché aveva paura, non appena emettevo un verso di piacere sì fermava pensando che mi stesse facendo male e facendo danni al feto. Ero di porcellana per lui in pratica."Beh dai non è così tardi. Se non ci metti molto a truccarti come al solito possiamo andare a fare colazione al bar. So vhe vorresti una brioche al pistachio" lo fulmino con lo sguardo "Non hai ancora imparato a dire pistacchio?" sottolineo con il tono della voce la doppia C
"Pistac..chio. Pistacchio" prova lui, riuscendoci, anche se abbastanza marcato. Vado verso di lui e gli circondo il collo con le braccia "Bravo ragazzo, e comunque sì ora ho voglia di colazione del bar" gli do un bacio e vado verso la cabina armadio per vestirmi e cercare di essere abbastanza veloce prima che sì innervosisca che ci stia mettendo troppo. "Andiamo con la mia macchina, non ti lascio guidare" dice mentre entriamo nel garage per prendere le macchine e andare "Davvero pensi che ora per 9 mesi non possa fare più nulla?""Guidare no. Sai quanti incidenti succedeno ogni giorno?"
"Quindi fino a ieri non ti fregava se ero a rischio per strada, ora che porto tuo figlio in grembo ti preoccupi. Interessante" scherzo io, facendogli notare che come ho guidato finora posso ancora farlo "Esatto" risponde con un sorriso da prendere a schiaffi, veramente, per poi salire sulla sua lamborghini e aspettando che faccia lo stesso. Sbuffo e salgo al lato passeggero "Decido io la musica però" prendo il suo telefono e mi collego al bluetooth dell'auto, facendo partire la mia solita playlist.
"Buongiorno!" non appena entriamo nel corridoio principale dello stadium trovo mio padre,Claudio e Barzagli che parlano "Oh guarda chi è tornata! Ci sei mancata" mi dice Andrea sorridendomi. Mancavo da due settimane dopotutto. Penso mentalmente a quanto lavoro arretrato abbia da recuperare nelle prossime. "Anche voi! Ciao Papi" gli do un bacio sulla guancia e mi accarezza la schiena, salutando anche Paulo con un cenno di testa "Allora come è andata a Parigi?" mi chiede Claudio, realizzando qualche secondo dopo che sì trattasse di Parigi appunto, infatti alterna lo sguardo tra di noi. Sicuramente aveva visto le foto su internet "Tutto bene, splendida come sempre"
"Stasera se vi va passate a casa, Roberta cucinerà il sushi" Paulo mi guarda subito e risponde al mio posto "No. Il sushi le fa male" gli do un pizzico sul fianco.
Gli avevo detto che non avremmo dovuto dire nulla agli altri fin quando non sarei entrata nel terzo mese e quindi sarebbe sceso il rischio di aborto spontaneo.
Sia mio padre che Claudio e Barza guardano Paulo confusi, poi vedo un sorrisino comparire sul volto di Claudio e prendo parola prima che possa dire qualcosa "Sì effettivamente mi fa male, ho fatto delle analisi per varie intolleranze alimentari e a quanto pare dovrò fare a meno del mio amato pesce crudo" spiego io velocemente "Menomale, non so come faceva a piacerti quella schifezza" dice mio padre con un espressione disgustata "Ci vediamo in campo tra cinque minuti, Dybala va a vestirti forza!" ci lascia andando verso il campo e faccio lo stesso anche io prima che Claudio mi faccia qualche domanda "Ciao Amore ci vediamo a pranzo" gli do un bacio a stampo e lui mi prende per il polso prima che io possa voltarmi "Sta attenta per favore" annuisco alzando gli occhi al cielo "Ciao ragazzi, buon allenamento" li saluto con la mano e mi volto lasciamdoli alle mie spalle "Ah Claudio, di a roberta che verremo ma dopo cena""Oi eccoti! Iniziavi a mancarmi" non appena arrivo nel piano dove sì trova il mio ufficio incontro subito Giovanni nel corridoio "Lo so... sono stata via nelle ultime due settimane. Che mi dici?" gli do due baci sulla guancia "Niente di che solite cose, anzi forse una sì. Ho ricevuto finalmente una promozione e ora sono ufficialmente direttore marketing!" spalanco gli occhi e mi congratulo con lui dandogli un caloroso abbraccio, so da quanto aspettava questa promozione "Sono così contenta per te! Dobbiamo festeggiare!
"E sicuramente non é l'unica cosa da festeggiare, ma tranquilla non farò pressione" mi fa un occhiolino e scioglie l'abbraccio "Dai su raccontami come hai ricevuto la notizia, come ti senti, tutto...!"
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sei bella come un gol al novantesimo (2) Paulo Dybala
RomanceAlessia Allegri, cognome importante, infatti è la figlia del mister Allegri, allenatore della Juventus. Dopo aver vissuto in America per un anno torna a Torino dalla sua famiglia, ha 21 anni ed è una ragazza semplice, simpatica, divertente, avventur...