𑁍𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐗𝐗𝐈𑁍

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𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓𝐌𝐀𝐑𝐄;; ΎΠΝΟΥ ΑΓΏΝ
𝑪𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 021.--- ( 𝖢𝗎𝗍 )

«Quindi esattamente, sei sempre stato tu? Tutto questo tempo sei sempre stato tu? E non ci hai detto niente» fu la reazione allibita e scocciata di Ester

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«Quindi esattamente, sei sempre stato tu? Tutto questo tempo sei sempre stato tu? E non ci hai detto niente» fu la reazione allibita e scocciata di Ester. Quasi un anno scolastico sprecato nel nulla, a seguire piste e tentare di trovare risposte, solo per ritrovarsi davanti una persona che era già a conoscenza di tutto quello su cui stavano indagando. «Non potevo» ribatté rapidamente Amadrien, tenendo gli occhi serrati. «Mi controllavano» specificò, stridendo i denti, ma non ricevette altro se non un'alzata di sopracciglio decisamente scettica, sempre da parte di Ester. «Anche adesso ti controllano-»
«Sí, ma adesso la situazione è cambiata, o sbaglio?» questa volta, Amadrien fu tanto veloce che a mala pena la ragazza ebbe il tempo di terminare la frase. E rapidamente, il giovane concentrò la sua attenzione su Gwen, che puntò con lo sguardo a braccia conserte. «Sbaglio?» ripeté, saccente, rivolto alla stilista. «Adesso c'è Thanatos qui» confermò lei. «Non so da che parte stia, l'ho incontrato prima. E volevo venire da voi prima che Nathaniel rimanesse bloccato nei sotterranei: ha detto cose strane, sul fatto che nemmeno esistiamo. Non so quanto ci si possa fidare di lui, ma sicuramente non è dalla parte di suo fratello» Riccardo, la gamba ancora ingessata, si lasciò andare sul letto, sbuffando di fastidio. «Sicuramente non è nemmeno dalla nostra parte però»

«No, questo è vero. Gli Dèi sono selettivi, non scelgono una fazione precisa, non lo hanno mai fatto. Se c'è bianco e nero trovano il modo di inventare il grigio, non hanno mai preso grandi parti, nemmeno nei miti» fu Nathaniel ad interrompere quello che stava velocemente per trasformarsi in un litigio in una discussione più specifica. E Gaia lo seguì dopo poco tempo. «Non potevamo minimamente sperare sul fatto che un Dio sostenesse degli esseri umani tanto facilmente, su questo siamo abbastanza sicuri, ma non so quanto convenga fare tanti pensieri e sproloqui su Thanatos, adesso... Se ci aiuterà, molto bene, avremo un Dio dalla nostra, se non lo farà, saremmo contro Hypnos come sempre è stato per tutto questo anno scolastico. Siamo a metà della seconda fase... non possiamo più basarci sui "se", i "ma" ed i "forse"» tutti guardarono la più giovane nel gruppo. «Sí condivido decisamente» concordò John, agitando una mano in aria. «Peccato che però tutto questo non ci porterà a vincere nulla»

Il suo pessimismo riuscì a coinvolgere tutto il resto del gruppo, ancora rintanato in quella stanza dell'infermeria, unica luce accesa tra le finestre del castello, buie per la notte. Era un luogo tanto tetro, che nemmeno un Dio pareva esser in grado di disturbarli, e questo pensiero comune fece come scendere la temperatura all'interno della stanza di qualche grado, il silenzio tipico di chi durante un film aspettava cosa sarebbe accaduto dopo. «Tu che dunque sei una sorta di "Deus Ex Machina"» iniziò quindi Riccardo, facendo il verso al falso coetaneo «sai perché questo altro idiota si è fatto quasi affogare in un cazzo di sotterraneo?»
Pur avendo ancora lo sguardo fisso verso l'ex dirigente del club di teatro, riuscì a sentire la smorfia e i gesti di risposta di Nathaniel come se li avesse davanti. Uno spostamento dell'aria gli fece presumere che Gwen si fosse esibito in un tipico gesto italiano, sibilando qualcosa nel suo dialetto, che almeno da lui in quanto "compatriota", fu compreso. «Sí, perché è stato Ethan a farl-» «Quel figlio di puttana» soffiò allora Nathaniel, non più preoccupato di non farsi sentire. «...a farlo, ma non credo sia stato intenzionale. Sapevo stesse collaborando con Hypnos dall'inizio, è uno scherzo che ha già fatto in passato, però lui non concede mai un favore per lasciare che il suddetto beneficiante ne faccia ciò che vuole. Se ti concede un favore, vuole muoverlo come lui preferisce»
«Quindi Hypnos sta facendo lo stronzo con uno stronzo?»
«Se vuoi metterla in questo modo, contessa Gwen» Nathaniel finse di togliersi un cappello dalla testa, volteggiando la mano su e giù per mimare un maggiordomo.

𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓𝐌𝐀𝐑𝐄-                                                   ΎΠΝΟΥ ΑΓΩΝDove le storie prendono vita. Scoprilo ora