La perdita di conoscenza di Gaia aveva causato molti meno problemi di quanto chiunque si sarebbe aspettato, l'infermiera aveva dato la colpa alla calca eccessiva di persone e anche alla tensione dovuta al fatto che si fosse svegliata all'improvviso, trovandosi tutta la scuola trepidante per l'attesa.
Gwen era rimasta insieme a lei e non si era più nemmeno curata di Amadrien, il quale sembrava molto impaziente di tornare a rivisitare la scuola e il gruppo di teatro. Avrebbe pensato più tardi a lui e al motivo per cui ad alcuni dei suoi compagni di corso non piacesse.
Quando la ragazza si era svegliata, era rimasta a parlare insieme ad Ethan e a rassicurarlo, dicendo che non le fosse accaduto niente e che non avesse sognato nulla.
A quella parole Gwen si concesse di rilassare le spalle, leggermente sollevata, ed Ethan constatò che potesse lasciarla sola con la ragazza e andare a fare colazione.
Gaia non si fece praticamente vedere fino al giorno dopo, e solo quella mattina, quando Gwen aveva deciso di aspettarla per fare colazione, riuscì a parlarle.
<Come stai?> domandò la più grande, tornando a fissare Gaia solo quando Ethan si fu completamente allontanato.<Tutto bene, non mi sono nemmeno accorta di essere caduta per terra> rispose lei alzandosi in piedi e sistemandosi la felpa. Gwen tentò di trovare un collegamento con lo svenimento della notte prima di Riccardo e quello di Gaia, ma non ce n'erano, il che la tranquillizzò. Significava che almeno lei era fuori da quella situazione.
<Ti sei sentita male dopo che il nuovo arrivato ti ha visto> buttò Gwen sul ridere, mentre accompagnava la più piccola in mensa, ma Gaia scosse prontamente la testa.
Gwen si ricordava bene il modo in cui il ragazzo la stesse guardando.
<No, lui non stava guardando me, c'era un altro ragazzo a fissarmi>
<Un altro?> chiese sbigottita Gwen, glaciandosi sul posto.<Sì, due in realtà. Erano ai lati del nuovo arrivato, uno lo stava guardando soddisfatto, mentre uno sembrava volesse ucciderlo solo con lo sguardo>
<E che aspetto avevano?> Domandò lei, sempre più allarmata. Gaia non era presente alla loro riunione improvvisata di quella notte ed era molto probabile che ancora non fosse stata informata di ciò che si erano detti.
<Erano quasi identici, oltre al colore degli occhi e dei capelli. Uno aveva i capelli argentei o neri, non ricordo bene era buio, e l'altro bianchi con sfumature bionde>~~~~~ ~~~~~
<Cosa ci fai qui?> sibilò Riccardo, chiudendosi la porta alle spalle con un tonfo. Poggiò la cartella a terra e fissò il non gradito ospite a braccia conserte.
Un ragazzo dell'età del biondo era chino su una scritta incisa secoli prima sul muro della sala principale del gruppo del teatro, e la stava sfiorando quasi con timore.Il ragazzo si alzò mollemente, attirato dall'aspro richiamo del compagno. Portò le mani alle tasche con fare quasi esasperato e si voltò, puntando i suoi occhi color blu notte sul ragazzo. A causa del suo carattere, non si aspettava di certo che la sua prima conversazione dopo anni di assenza in quella scuola fosse rosa e fiori, ma nemmeno un litigio.
Riccardo sostenne il suo sguardo, seccato, e cominciò ad armeggiare nella tasca interna della giacca della sua divisa, dove teneva le chiavi di scorta della stanza, per vedere se gli fossero cadute, ma c'erano.
<Come sei entrato?>Amadrien fece dondolare davanti agli occhi del biondo un mazzo di chiavi uguale al suo.
<La preside mi ha dato le chiavi per poter accedere a tutti i padiglioni riservati al vostro club> rispose con tono semplice, nel tentativo di mascherare un certo fastidio.
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𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓𝐌𝐀𝐑𝐄- ΎΠΝΟΥ ΑΓΩΝ
Fantasy𝑫𝑨𝑵𝑮𝑬𝑹'𝑺 𝑪𝑯𝑰𝑴𝑬𝑹𝑨 °•--𝑑𝑜𝑛'𝑡 𝑠𝑡𝑒𝑎𝑙 𝑜𝑟 𝑐𝑜𝑝𝑦•° La Didumos Academy, Accademia dei Gemelli, è un prestigioso collage situato nell'isola di Itaca. Tale istituto, costruito sul tempio delle divinità Gemellari, Thanatos e Hypnos...