𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓𝐌𝐀𝐑𝐄;; ΎΠΝΟΥ ΑΓΏΝ
𝑪𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 022.--- ( 𝖢𝗁𝖺𝗅𝗅𝖾𝗇𝗀𝖾𝗌 )Una stanza illuminata, fu ciò che si mostrò di fronte ai due. Ben arredata, ma opprimente: colore porpora delle pareti e oro placcato dei vertici incassettonavano il perimetro delle quattro mura. A queste si opponeva una quasi misera porta in legno, che ne sigillava l'ingresso. I mobili erano scuri, semplici ma ben posati, un tavolo centrale era cosparso di libri e fogli disegnati, piccoli puff erano stati sparsi qua e là per la sala, il tappeto sembrava un tetris di matite, pennelli e pennarelli. Le poltrone ai lati erano le uniche a non esser state intoccate dall'euforia dei due ragazzi che giocavano. Né Ester né Riccardo avrebbero mai potuto dimenticarsi di una stanza del genere: era il loro posto. O almeno, lo era, quando erano ben più piccoli. I due, ormai adolescenti, si erano trovati seduti in una stanza ben familiare. Ricordavano cosa fosse accaduto prima: era scoppiato il panico con quello che Hyonos aveva detto, tutti avevano cercato riparo da qualche parte. Lui ed Ester si erano chiusi nella stanza di lei, e appena sigillata la porta, si voltarono, trovandosi davanti a quel ricordo d'infanzia.
«Questa è casa tua» sussurrò la ragazza a Riccardo, mentre lui si girava su sé stesso, spaesato, controllando i dettagli, impressi nella sua mente con un tatuaggio stampato a fuoco. Tutto era esattamente uguale, esattamente al suo posto, anche troppo, per quelli che erano i gusti di entrambi. «Quel bastardo ha già-» un suono sordo di vetri infranti fece fischiare le orecchie di entrambi, il tintinnio di piccoli cocci che cadevano al suolo li stordì. Esattamente come quella volta, fecero entrambi lo stesso errore: aprire la porta e controllare. Fecero uscire la testa dalla porta; un uomo apparve, dal voto oscurato da un cappuccio, che camminava con strana calma per il corridoio a loro adiacente. Quella volta, Riccardo ed Ester si erano accucciati contro il muro della stanza dove si trovavano, sperando di non esser stati abbastanza veloci da non essere visti. Invece, adesso, i due erano cresciuti, solo in parte coscienti di chi fosse dietro tutto questo. E soprattutto, erano molto arrabbiati: che fosse dio o uomo, la mente umana era un sarcofago prezioso e alcuni segreti non dovevano essere portati a galla. Fu Ester a scattare, rapida per i suoi anni di allenamento.
Con disarmante velocità fu vicino allo sconosciuto, assestandogli un montante sulla mascella, in grado di stordirlo solo per poco. Riccardo la seguì a ruota e, con decisamente meno forza, gli tirò una ginocchiata sullo stinco. Mossa incauta, fu infatti Ester a prenderlo per i capelli e trascinarlo di lato prima che egli estraesse un coltello e portasse avanti un colpo ravvicinato. Non aveva senso continuare, scapparono spalla contro spalla, verso la porta di ingresso: Riccardo conosceva a memoria la strada. Corridoio, destra, altro corridoio, sinistra, corridoio. Ecco la porta, si voltarono entrambi a controllare dove fosse l'altro, e si gettarono senza pensieri contro l'uscita. Sbatterono contro un muro senza porte: la loro via di salvezza era stata sigillata; era un vicolo cieco. Si guardarono, nemmeno c'era tempo per le parole e si buttarono dalla parte opposta alla massima velocità, per non dare tempo allo sconosciuto di raggiungerli. Tutti i corridoi che Riccardo ed Ester conoscevano continuavano a sparire davanti ai loro occhi, più di una volta rischiarono di sbattere contro una parete. Mancavano solo le scale, solo quelle erano rimaste, ed entrambi sapevano cosa sarebbe accaduto.
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𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓𝐌𝐀𝐑𝐄- ΎΠΝΟΥ ΑΓΩΝ
Fantastik𝑫𝑨𝑵𝑮𝑬𝑹'𝑺 𝑪𝑯𝑰𝑴𝑬𝑹𝑨 °•--𝑑𝑜𝑛'𝑡 𝑠𝑡𝑒𝑎𝑙 𝑜𝑟 𝑐𝑜𝑝𝑦•° La Didumos Academy, Accademia dei Gemelli, è un prestigioso collage situato nell'isola di Itaca. Tale istituto, costruito sul tempio delle divinità Gemellari, Thanatos e Hypnos...